Quello sporco ultimo drop
Servivano "pazienza ed esperienza"

L'analisi della sconfitta di sabato da parte degli assistenti di Mallett: "La differenza la fanno i dettagli. Sono cose che si imparano partita dopo partita". E per l'Inghilterra di sabato Parisse potrebbe recuperare

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Eoin Reddan fra Mirco Bergamasco e Gonzalo Canale. Reuters

ROMA, 7 febbraio 2011 - Quello sporco ultimo drop come "Quella sporca ultima meta". La gestione dell'ultimo pallone avuto in mano dall'Italia contro l'Irlanda, nel match perso dagli azzurri per 13-11 al Flaminio nella prima giornata del 6 Nazioni, è ovviamente l'argomento di discussione con gli assistenti del c.t. Nick Mallett alla Borghesiana (Roma), dove oggi è iniziato il lavoro in preparazione alla sfida di sabato contro l'Inghilterra a Twickenham. Cos'è mancato all'Italia per trasformare quel pallone nei 3 punti della vittoria? "L'esperienza e la gestione dei momenti decisivi", dice Omar Mouneimne, coach dei punti d'incontro. Passata avanti con la meta di Luke McLean, scavalcata dal drop di Ronan O'Gara a due minuti dalla fine, l'Italia ha poi gestito forse con troppa fretta il pallone affidato al drop da lontano sbagliato da Luciano Orquera. "Quando ci si trova in questo tipo di situazioni e con quel tipo di punteggio, bisogna controllare e gestire il pallone finché non si arriva in una posizione di campo che ti possa permettere di andare a cercare con più sicurezza i punti che ti servono", spiega Mouneimne. "O'Gara nel corso della sua carriera si è ritrovato mille volte in quella situazione. Noi invece abbiamo sbagliato. Sono cose che si imparano partita dopo partita".

ORLANDI CONTRO KIDNEY — La pensa così anche Carlo Orlandi, coach degli avanti: "Ci sono state un paio di decisioni affrettate, è mancata la pazienza per arrivare a fare punti. La differenza la fanno i dettagli. Noi per due volte avremmo potuto segnare punti e abbiamo commesso degli errori". Il c.t. irlandese Declan Kidney si è lamentato per la direzione di gara del francese Roman Pite. "L'arbitro non ci ha certo favoriti", replica Orlandi. "Loro saranno bravi a giocare al limite e anche oltre, ma sono anche gli arbitri che lasciano anche correre. Evidentemente Kidney fa riferimento a un suo regolamento, decisamente diverso da quello comune. Se lo fa arrivare anche a noi...".

TRONKY INCORONA UGO — Il coach dei trequarti Alessandro Troncon sottolinea invece come la squadra "non abbia sempre letto nel modo corretto alcune situazioni", legate ovviamente allo sviluppo del gioco aperto. "Perché abbiamo dimostrato che, quando chiamati in causa, i nostri trequarti hanno dato prova di essere in grado di mettere in difficoltà l'avversario". Troncky incorona lo sfortunato Ugo Gori, "è più forte fisicamente di quanto lo fossi io a 20 anni" e promuove la convocazione di Fabio Semenzato (Benetton Treviso): "Ha dimostrato con le partite giocate in Celtic League e con la Nazionale A di essere cresciuto e di essere diventato un buon giocatore. Giusto che abbia anche lui la sua opportunità".

Sergio Parisse potrebbe rientrare a a Twickenham. Ansa

PARISSE — Cauto ottimismo poi sulla possibilità di vedere in campo Sergio Parisse a Twickenham. La situazione del numero 8 e capitano della Nazionale andrà "monitorata giorno per giorno", visto che la ferita alla mano sinistra si è riaperta. "Conoscendo bene la forza di volontà del giocatore", però, il dottor Corrado Bait confida nel recupero. A Parisse erano stati applicati 14 punti di sutura per la ferita tra il mignolo e l'anulare rimediata a Castres nella partita di Top 14 giocata due settimane fa. Lo staff medico della Nazionale è riuscito a mandare Parisse in campo contro l'Irlanda, ma a 10' dalla fine la ferita si è riaperta. "Ed è stata risuturata, ma poi i segni dei minuti finali di battaglia sono rimasti", spiega il medico azzurro. "Oggi la ferita è chiusa e la mano è meno gonfia. Può lavorare con la squadra ma, in via precauzionale, non deve utilizzare le mani".

GORI — Pessime notizie, invece, per Gori, che, come noto, ha riportato la lussazione della spalla sinistra nei primi minuti del match di sabato. "Oggi verrà sottoposto a nuovi accertamenti, poi con il suo club (il Benetton) decideremo se operarlo. Lo stop - dice Bait - sarà di 3-4 mesi". Pienamente recuperato invece il flanker Robert Barbieri, fermo la scorsa settimana per una elongazione al bicipite femorale sinistro, ma da domani pronto a tornare in gruppo.