Il Mondiale 2010 in pillole a cura di Massimo Perrone

Curiosita e cifre sui Mondiali (e sulla Nazionale, che nel 2010 compie 100 anni)

• gli anni di Ivan Eklind quando fu designato per Italia-Cecoslovacchia nel 1934: è il più giovane arbitro di una finale mondiale. Lo svedese, caso unico nella storia della competizione, aveva diretto anche la semifinale contro l'Austria, sotto il diluvio di San Siro, ed era stato contestato per la convalida del gol decisivo di Guaita nonostante una presunta carica di Meazza al portiere Platzer. Sette giorni dopo era a Roma, allo stadio del PNF (futuro Flaminio), per il 2 a 1 sui ceki con cui gli azzurri vinsero il primo di due titoli consecutivi. Curiosità: Eklind era nato il 15 ottobre 1905, esattamente come Schiavio, che decise quella finale con un gol nei supplementari. In quel 1934 arbitrò 3 partite, poi 2 nel 1938 e l'ultima, a quasi 45 anni, nel 1950.
  - 2814 mag 2010
• gli anni dei 4 giocatori più vecchi capaci di segnare una tripletta ai Mondiali: Batistuta, Cea, Cubillas e Pauleta, che avevano tutti 29 anni. In ordine di età: Cea 29 anni e 10 mesi, Bati 29 e 4, Cubillas 29 e 3, Pauleta 29 anni e un mese. Pedro Cea segnò 3 reti nella semifinale Uruguay-Jugoslavia, finita 6-1 il 27 luglio 1930: fu la sua unica tripletta in Nazionale, 13 il totale dei suoi gol. Teofilo Cubillas segnò il suo tris (con 2 rigori) l'11 giugno 1978 in Perù-Iran 4-1: furono le ultime delle sue 26 reti in Nazionale, che ne fanno il miglior marcatore della storia peruviana. Ha il record argentino, a quota 56 gol, Gabriel Batistuta, unico a segnare due triplette ai Mondiali: dopo la prima nel '94 contro la Grecia ne realizzò un'altra, quella a 29 anni appunto, il 21 giugno '98 contro la Giamaica, aiutandosi con un rigore: finì 5-0. Ed è il miglior cannoniere del Portogallo l'ultimo triplettista 29enne, Pauleta, vero nome Pedro Miguel Carreiro Resendes, che ne segnò 3 alla Polonia (finì 4-0) il 10 giugno 2002. I gol in Nazionale di Pauleta sono in tutto 47, compreso un record di 4 al Kuwait.
  - 2913 mag 2010
• i gol in Nazionale di Piola, terzo nella classifica marcatori assoluta dietro Riva 35 e Meazza 33. Ma lui li segnò in appena 34 partite, con una media di 0,88 a incontro, migliore di quella degli altri due bomber (0,83 Riva e 0,62 Meazza), e la migliore in assoluto di tutti quelli che hanno fatto almeno 10 gol in Nazionale, a pari merito con Libonatti che ne segnò 15 in 17 partite, esattamente la metà di Piola. Che esordì in azzurro a 21 anni e mezzo, nel 1935, realizzando i 2 gol della vittoria sull'Austria al Prater di Vienna, quando aveva già segnato 61 gol in serie A, i primi 51 con la Pro Vercelli e gli altri 10 con la Lazio, che l'aveva acquistato da pochi mesi. Piola vinse i Mondiali del 1938 realizzando 5 gol in 4 partite: uno alla Norvegia, 2 alla Francia e 2 in finale all'Ungheria, restando a secco solo contro il Brasile, procurandosi però il rigore poi trasformato da Meazza. La Seconda Guerra Mondiale gli tolse sicuramente la possibilità di diventare il più prolifico attaccante di sempre in azzurro: segnò 3 gol nei soli 3 incontri (sui 4 dell'Italia) disputati tra il 1941 e il '46, giocò contro l'Austria nel '47 e tornò in Nazionale addirittura nel 1952, a quasi 39 anni, per la sua 34ma e ultima presenza contro l'Inghilterra. Si consolò con il primato assoluto dei gol in serie A, che detiene tuttora: 290, compresi i 16 segnati nel campionato 1945/46 a doppio girone. Il dettaglio: 51 reti con la Pro Vercelli, 143 con la Lazio, 26 con la Juve e 70 con il Novara, con cui giocò fino a quarant'anni suonati.
  - 3012 mag 2010
• i gol segnati dall'Australia contro le Samoa Americane l'11 aprile 2001, a Coffs Harbour, per vincere 31-0. Era un incontro valido per le qualificazioni ai Mondiali del 2002, e l'Australia migliorò il suo stesso record stabilito appena 2 giorni prima, quando aveva battuto 22-0 Tonga. Archie Thompson segnò 13 gol, e anche questo è un primato mondiale in un incontro a livello di Nazionali. Gli stessi 13 gol furono segnati da John “Jocky” Petrie in un Arbroath-Bon Accord 36-0, partita valida per il primo turno della coppa di Scozia, giocata il 12 settembre 1885: e questi sono i 2 record per un incontro “professionistico”. Di quel Petrie non si è neanche sicuri se avesse 17 o 18 anni; mentre Thompson, classe '78, proprio in quel 2001 passò dal Carlton al Lierse, in Belgio, dove giocò per 4 stagioni prima di tornare in Australia (tranne una parentesi al Psv Eindhoven nel 2006). I suoi 13 gol alle Samoa Americane furono facilitati dal fatto che solo un giocatore della presunta squadra titolare avversaria fu dichiarato “eleggibile” (il portiere Nicky Salapu, per sua sfortuna, mentre gli altri ebbero problemi di passaporto), gli under 20 delle Samoa erano impegnati con gli esami scolastici, e in campo andò una squadra dall'età media di 18 anni, compresi tre quindicenni.
  - 3111 mag 2010
• le partecipanti alla fase finale dei Mondiali dal 1998. Nell'ordine sono state 13 nel 1930, 16 nel '34, 15 nel 1938 quando l'Austria si ritirò, a tabellone compilato, per l'Anschluss (era stata annessa alla Germania); poi di nuovo 13 nel '50, per l'ultimo Mondiale “zoppo”, 16 dal 1954 al '78, 24 dal 1982 al '94, e appunto 32 nelle ultime tre edizioni, e naturalmente saranno 32 anche in quella che inizierà tra poco più di un mese.
  - 3210 mag 2010
• i gol in Nazionale di Meazza, che ha detenuto il record fino al 1973, quando è stato scavalcato da Riva. “Pepin” fu uno dei calciatori italiani più forti di tutti i tempi, e uno dei tre, insieme a Giovanni Ferrari ed Eraldo Monzeglio, a vincere due titoli mondiali (1934-38). Segnò 2 gol alla Svizzera all'esordio in Nazionale, a 19 anni, e in quello stesso 1930, prima di compierne 20, realizzò una tripletta a Budapest per un clamoroso 5-0 all'Ungheria, che permise agli azzurri di vincere la Coppa Internazionale, una sorta di campionato europeo “ristretto”. Ai Mondiali del 1934 segnò una rete contro gli Usa e un'altra nello spareggio dei quarti di finale, per il decisivo 1-0 alla Spagna; nell'edizione del 1938 segnò il famoso rigore nel 2-1 in semifinale al Brasile, tenendosi i calzoncini con una mano, secondo la leggenda, perché gli si era rotto l'elastico durante la rincorsa. Quello fu il suo ultimo gol in Nazionale (in 53 partite), per un primato battuto solo dopo 35 anni. Ha segnato 218 reti in serie A (197 con l'Inter, 10 con la Juve, 9 con il Milan, 2 con l'Atalanta), più altre, tra le 43 e le 50 a seconda delle fonti (i numeri sulla maglia ancora non c'erano, i giornali erano spesso discordi...), nei due campionati 1927/28 e 28/29 prima dell'introduzione del girone unico. E' morto nel 1979, l'anno dopo gli è stato intitolato lo stadio di San Siro.
  - 3309 mag 2010
• gli oriundi che hanno giocato in Nazionale (in attesa dell'eventuale esordio di Amauri). Il più presente è Camoranesi, campione del mondo nel 2006, che ha giocato 53 partite. Dietro di lui altri 3 giocatori che hanno vinto un Mondiale con Pozzo: Orsi, 35 partite fra cui le 5 della fase finale del 1934 (con 3 gol: 2 agli Usa e uno in finale alla Cecoslovacchia); Andreolo, 26 partite tra cui le 4 in Francia nel '38; e Monti, che ne giocò 18 comprese le 5 per arrivare al titolo nel 1934 (dopo aver perso la finale, caso unico, con l'Argentina nel 1930). I giocatori provenienti dall'Argentina e naturalizzati per giocare in Nazionale sono stati 16, gli uruguayani 9, poi 5 brasiliani, uno scozzese (Moscardini), uno svizzero (Aebi), un paraguayano (Sallustro) e un sudafricano (Firmani). Il record di gol per un oriundo appartiene a Libonatti, che ne segnò ben 15 in 17 partite, tra il 1926 e il '31.
  - 3407 mag 2010
• i gol realizzati da Riva in Nazionale, tuttora un record in azzurro. Nelle 42 partite giocate, la sua fantastica media è di 0,83 reti a incontro. Esordì nel 1965 in Ungheria, a vent'anni, entrando dopo 8 minuti al posto di Pascutti con la maglia numero 16, e per tutto il primo tempo Carosio in telecronaca lo chiamò Simoni perché sulla lista ufficiale quel numero era attribuito al giocatore del Torino (poi gli venne il dubbio, e nella ripresa disse solo “l'ala sinistra italiana”). Venne aggregato come “non giocatore” alla spedizione mondiale del '66, si ruppe la gamba scontrandosi con il portiere portoghese Americo nel marzo '67, alla terza presenza in azzuro, rientrò a novembre contro Cipro, segnò una tripletta e non si fermo per 3 anni, realizzando 22 reti in 18 partite - dalla quarta alla 21ma presenza - fino alla semifinale del Mondiale '70 con la Germania Ovest, il famoso 4-3 (suo il gol del 3-2). Nell'ottobre '70 subì il secondo grave infortunio in azzurro per un fallaccio dell'austriaco Hof, ma nei successivi 3 anni segnò altre 13 reti in Nazionale: eguagliando il vecchio primato di Meazza, 33 gol, con una rete al Brasile (9 giugno 1973), battendolo il 29 settembre con una rete alla Svezia e fissandolo a quota 35 il 20 ottobre con l'ultimo gol alla Svizzera. Fu campione europeo nel 1968 (suo il primo gol nel 2-0 alla Jugoslavia, nella ripetizione della finale) e vicecampione del mondo nel 1970 (6 partite, 3 gol), chiudendo la carriera in azzurro con due partite (a secco) nel Mondiale '74. Ma il giorno dell'eliminazione, 1-2 con la Polonia, lui non c'era.
  - 3507 mag 2010
• i centimetri d'altezza della coppa del Mondo, in oro massiccio a 18 carati. E' stata creata da Silvio Gazzaniga, milanese, classe 1921. Quando il Brasile si aggiudicò definitivamente la coppa Rimet (che era alta 1 cm in meno), nel 1970, vincendola per la terza volta, la Fifa lanciò un concorso: e l'anno dopo, fra le 53 proposte, scelse il progetto dello Stabilimento Artistico Bertoni, affidato appunto a Gazzaniga. La coppa del Mondo resterà sempre di proprietà della Fifa (le federazioni campioni del mondo ne ricevono una copia placcata d'oro) e sarà utilizzata fino al 2038, perché la base offre posto soltanto per 17 nomi di vincitrici.
  - 3606 mag 2010
• le partite giocate complessivamente in 9 fasi finali da Urss (1958-1990) e Russia (1994-2002). Il bilancio: 17 vittorie, 6 pareggi e 14 sconfitte. Mentre lo score dei 33 incontri ufficiali giocati tra il 1952 e il '58 era stato di 22 vittorie, 4 sconfitte e 7 pareggi, l'ultimo per 1-1 nell'amichevole di Mosca, contro l'Inghilterra, avversaria tre settimane dopo a Goteborg nell'esordio mondiale. Era l'8 giugno 1958, l'Urss andò sul 2-0 ma si fece riprendere sul 2-2 a 5' dalla fine su rigore, vincendo poi però lo spareggio contro gli stessi inglesi per il secondo posto nel girone, dietro il Brasile: ancora a Goteborg, il 17 giugno, Brabrook, ala del Chelsea, prese due traverse e Ilyin segnò l'1-0 decisivo. Quel mondiale finì nei quarti (0-2 contro la Svezia), un ostacolo superato da Urss/Russia solo nel 1966, battendo 2-1 l'Ungheria, per poi perdere 2-1 sia contro la Germania Ovest in semi, che contro il Portogallo nella finale per il terzo posto.
  - 3704 mag 2010