Il Paraguay supera la Grecia
Attenta Italia, Barrios c'è

La prossima avversaria dell'Italia batte 2-0 la Grecia, mettendo in evidenza l'attaccante naturalizzato, al terzo centro in altrettante presenze in nazionale, e un reparto avanzato interessante. Anche Vera a segno in una squadra che non brilla, però, in difesa

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Barrios segna il 2-0 contro la Grecia. Epa

WINTERTHUR (Svizzera), 2 giugno 2010 - Occhio al Paraguay di Barrios. È il monito che arriva da Winterthur, Svizzera, vicino Zurigo, dove l’albirroja, prima avversaria mondiale dell’Italia, batte 2-0 la Grecia, lei pure presto protagonista in Sudafrica. L’attaccante nato in Argentina e naturalizzato in extremis, in prospettiva mondiale, emulo Amauri, ma lui sì, poi convocato, segna il terzo gol in altrettante presenze con la nazionale sudamericana. Dopo le reti a Irlanda e Costa D’Avorio arriva infatti il terzo centro, ciliegina sulla torta di una prova convincente. Chiellini e Cannavaro non dovranno perderlo mai di vista.

attacco di qualità — La squadra allenata da c.t. Martino, che partirà per Johannesburg subito dopo la partita, via Madrid, ha impressionato in avanti. Il tandem Barrios-Santa Cruz è come minimo interessante. Santa Cruz è elegante e tecnico, Barrios invece più goleador, e capace di improvvisi scatti in verticale che lasciano secchi i difensori. Considerando che il Paraguay può contare anche su alternative di qualità come Cardozo e Valdez (entrambi non al meglio fisicamente, e non entrati in campo stasera) non ci sono dubbi: è l’attacco il reparto migliore dei nostri prossimi avversari in Africa.

L'altro marcatore del Paraguay: Vera. Epa

difesa rivedibile — Sì, perchè se il risultato finale parla di porta inviolata, in realtà la retroguardia del Paraguay ha ballato parecchio. Troppo. I centrali fanno fatica a far ripartire l’azione, non hanno i piedi per farlo, e non sono particolarmente rapidi (Da Silva) o potenti (Valdez, che infatti nel secondo tempo è stato spostato sulla fascia, dove può far valere l’agilità). Il terzino destro, Bonet, si fa apprezzare di più quando spinge di quando difende. Il portiere Villar ha dimostrato qualche impaccio in presa, affidandosi continuamente alle respinte. E siccome i problemi difensivi sono evidenti, il c.t. Martino schiera un altro difensore, Caceres, davanti alla difesa. Mediano impalato, si limita ad appoggi di piatto a breve distanza, non rischia mai la giocata lunga di qualità, ma in compenso ha un fisicaccio che gli consente di fare da schermo di testa sui lanci lunghi avversari. Completano il reparto mediano Vera, in gol, facile facile, dopo un palo di sinistro di Santa Cruz, vicino alla rete pure di testa, Riveros, playmaker lucido, ma non particolarmente fantasioso, e Torres, capace di buoni cross da sinistra. Martino ha effettuato i primi cambi sono dopo un’ora di gioco: l’impressione è che dopo la consegna alla Fifa della lista dei 23, ieri sera, abbia voluto fare una prova tecnica attendibile di Mondiale. La Grecia, inserita nel gruppo con Argentina, Nigeria e Corea del Sud (la tribunetta mignon dello Schützenwiese Stadion di Winthertur era piena zeppa di giornalisti coreani) non ha fatto per nulla impressione, anzi, ma il c.t. tedesco del miracolo (la vittoria all’Europeo 2004) Rehhagel ha tenuto fuori per precauzione alcuni giocatori fondamentali non al meglio, come Gekas, Moras del Bologna e l’ex Inter Karagounis, entrato solo nella ripresa. Ma in Africa, se vorrà andare avanti, dovrà fare di più.

PARAGUAY-GRECIA 2-0
MARCATORE: Vera (P) al 9’, Barrios (P) al 25’ p.t.
PARAGUAY (4-4-2): Villar; Bonet (dal 15’ s.t. Alcatraz), Da Silva, Veron (dal 28’ s.t. Santana), Morel (dal 20’s.t. Caniza); Vera (dal 15’ s.t. Barreto), Caceres, Riveros (dal 34’ s.t. Ortigoza), Torres; Santa Cruz, Barrios (dal 15’ s.t. Benitez). All. Martino.
GRECIA (4-3-3): Zorvas; Seitaridis, Kyrgiakos (dal 1’ s.t. Karagounis), Papadopoulos, Torosidis; Ninis (dal 1’ s.t. Vyntra), Tziolis, Katsouranis (dal 13’ s.t. Patzatzoglu); Salpingidis (dal 1’ s.t. Charisteas), Kapetanos (dal 28’ s.t. Spyropoulus), Samaras. All. Rehhagel.
ARBITRO: Zimmermann
NOTE: spettatori 4800 circa, serata fresca e piovosa.