BERLINO (Ger), 8 luglio 2006 - Compagni di squadra, avversari e ammiratori di Zinedine Zidane, tracciano un profilo del campione al passo d'addio.
"Il problema è che giocare contro Zidane è come giocare alle tre carte: vedi la palla, non la vedi più, vedi la palla, non la vedi più". Gennaro Gattuso
"Tu tiri un proiettile, lui ti rimanda una carezza". Roberto Carlos, difensore del Brasile.
"Zidane è Zidane! Tratta la palla come nessuno. Non so come fermarlo". Miguel, difensore del Portogallo
"E' il cervello della Francia, sa mettere il pallone dove vuole". Juninho, centrocampista del Brasile
"E' campione del mondo, ha la sua foto sul muro a Marsiglia, è una star, uno vero, che porta sempre qualcosa alla sua squadra e permette ai francesi di sognare". Raymond Domenech, c.t. della Francia
"Anche se siete allenatori, sarete un fan di Zidane, del suo livello e del suo talento". Jürgen Klinsmann, c.t. Germania
"Zidane e Figo, è bello vederli giocare. Il pallone non piange quando atterra tra i loro piedi, io lo facevo piangere il pallone". Luiz Felipe Scolari, c.t. Portogallo
"Anche se è uno molto riservato, ha delle qualità naturali da leader come Lilian (Thuram) o Fabien (Barthez), sono delle guide molto piacevoli da seguire". Willy Sagnol, difensore francese.
"Zidane è un supereroe per molti giocatori. Bisogna credere in lui". Louis Saha, attaccante francese
"E' il miglior giocatore del mondo da 20 anni". Marcello Lippi, c.t. Italia
"Zinédine Zidane è qualcuno di molto ascoltato anche se non parla molto". Michel Hidalgo, ex c.t. Francia.
"Il segreto di Zizou è che ha deciso di ritirarsi. Adesso non ha più il mondo sulle spalle, ma è il mondo che gli corre dietro". Michel Platini.
"Contro Zidane, non c'è che una cosa da fare: pregare". Gennaro Gattuso
"Zidane, un Dio del calcio: prima ti bacia poi ti spedisce all'inferno". Il quotidiano tedesco Bild.