Rugby, Sei Nazioni: Inghilterra-Francia 44-8, Bleus triturati a Twickenham
L’Inghilterra ha sconfitto per 44-8 la Francia a Twickenham nel match che ha completato la seconda giornata del Sei Nazioni. Seconda vittoria, dopo quella a sorpresa di una settimana fa a Dublino, per la squadra del c.t. Eddie Jones, che con il punto di bonus conquistato anche oggi resta da sola al comando con 10 punti, a +2 sul Galles (ieri vittorioso sull’Italia a Roma). Si arriva cos¨¬ alla prima settimana di pausa del Torneo con gli inglesi lanciati in fuga: ma alla ripresa ci sar¨¤ proprio lo scontro diretto Galles-Inghilterra (sabato 23 alle 17.45). Alle loro spalle ci sono Scozia (5) e Irlanda (4). Francia (1) e Italia (0) sono le due squadre ancora senza vittorie: alla ripresa gli azzurri ospiteranno l’Irlanda (domenica 24 alle 16), i bleus riceveranno la visita della Scozia (sabato 23 alle 15.15).
trip’letta e bonus
¡ªPassano 66 secondi e l’Inghilterra sfonda: il tallonatore francese Guilhelme Guirado perde il pallone dopo un placcaggio, gli inglesi ripartono appena fuori dai 22 difensivi, Elliot Daly scava un break che apre la difesa e poi calcia verso l’area di meta, con Jonny May che arriva per primo e schiaccia facilmente. All’8’ un fallo in breakdown di Guirado offre a Owen Farrell (che prima aveva sbagliato la difficile trasformazione) un comodo piazzato per l’8-0. Al 10’ gli risponde per¨° Morgan Parra (mani in ruck di Tom Curry), ma un’ostruzione di Demba Bamba al 13’ rimanda alla piazzola Farrell per l’11-3. Al 24’ arriva la seconda meta inglese: dopo una serie di tentativi degli avanti respinti dai francesi a pochi centimetri, gli inglesi decidono di uscire, la palla finisce a Farrell che con un lungo passaggio serve May sull’out sinistro, l’ala batte Damian Penaud con una finta e schiaccia alla bandierina (la difficile trasformazione di Farrell finisce sul palo). Al 29’ May firma addirittura la tripletta: appena fuori dai 22 su un pallone smanacciato dalla parte dei suoi di Farrell, Chris Ashton raccoglie e poi con un grubber sorprende alle spalle Penaud e Yoann Huget, con l’ala che arriva ancora una volta con tutta comodit¨¤ primo e indisturbato all’appuntamento con l’ovale (e stavolta Farrell trasforma). Al 35’ la Francia si scuote: Huget riparte in contrattacco sulla destra, rompe un primo placcaggio di Henri Slade, poi accentrandosi ne evita altri due troppo morbidi e scarica di nuovo al largo per la corsa alla bandierina di Penaud. Prima dell’intervallo arriva per¨° la quarta inglese (che vale gi¨¤ il bonus): calcetto di Ben Youngs a esplorare le spalle della difesa francese nei 22, Ashton viene fermato a pochi centimetri da Gael Fickou, ma poi il gioco viene subito aperto a sinistra da Kyle Sinckler, che con un passaggio pi¨´ da mediano che da pilone serve Slade per lo sfondamento in meta (Farrell trasforma).
altre due
¡ªI Bleus tornano in campo senza Huget, sottoposto al protocollo per le concussion: arriva cos¨¬ il momento dell’esordio per Thomas Ramos, 23enne estremo del Tolosa. Al 50’ Slade intercetta un passaggio dei francesi fuori dai suoi 22, si lancia al contrattacco e poi, quando sta per essere ripreso, calcia in avanti per la corsa di Ashton, sul quale interviene senza palla Gael Fickou: per l’arbitro (il gallese Nigel Owens) ¨¨ una chiara occasione e quindi assegna meta tecnica e sanziona con un cartellino giallo l’ala bleus. Al 55’ altro contrattacco inglese e altro calcetto di Farrell alle spalle della difesa, May e Antoine Dupont (entrato al posto di Parra) arrivano insieme, il tocco del mediano francese impedisce all’ala inglese di schiacciare, ma la palla resta in area di meta e a schiacciare arriva allora proprio Farrell (che trasforma anche): decisione arbitrale (compreso il review al Tmo) da rivedere perch¨¦ May trattiene per un braccio Dupont e gli impedisce di provare ad anticipare l’apertura avversaria. A 10’ dalla fine arriva il debutto anche per Dan Robson (26enne mediano di mischia degli Wasps), subentrato a Youngs. Ma ormai entrambe le squadre hanno abbassato i ritmi e gli errori da una parte e dall’altra non lasciano troppo spazio alla costruzione: agli inglesi va bene cos¨¬, per i francesi ¨¨ meglio cos¨¬.
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