Il rugby italiano ha un gran futuro: i segreti dell'Under 20 azzurra che batte le big
La netta vittoria dell¡¯Italia Under 20 sulla Scozia (47-14 con 7 mete) potrebbe sembrare una sorpresa, ma non lo ¨¨, per niente. A livello giovanile gli Azzurrini non perdono contro gli scozzesi dal 21 febbraio 2020: un¡¯era geologica fa, considerando che il Covid 19 sembrava ancora un virus passeggero e nessuno immaginava quello che sarebbe successo nei mesi ¨C e negli anni ¨C successivi. La vittoria con la Francia Under 20 campione del mondo in carica ha sorpreso un po¡¯ di pi¨´ per la portata dell¡¯avversario, ma fino a un certo punto: ormai lo sanno tutti, coi ragazzi di Brunello non si scherza. E soprattutto, negli ultimi 7 anni l¡¯Italia ha iniziato una crescita costante che l¡¯ha portata ad imporsi come uno dei movimenti giovanili pi¨´ floridi. Basta citare qualche nome: Tommaso Menoncello, Lorenzo Cannone, Leonardo Marin, Ross Vintcent, Mirco Spagnolo, Lorenzo Pani. Cos¡¯hanno in comune? Sono tutti giocatori dell¡¯attuale Nazionale maggiore, e sono venuti tutti fuori dall¡¯Italia Under 20 di Massimo Brunello, che alla fine del 2020 ha preso le redini degli Azzurrini. Non una cosa da poco, considerando che in uno sport prettamente fisico come il rugby non ¨¨ cos¨¬ facile che un giocatore maturi talmente in fretta da poter arrivare subito in Nazionale maggiore. E prima ancora ci sono stati Paolo Garbisi, Michele Lamaro, Ange Capuozzo Stephen Varney, Federico Mori, Gianmarco Lucchesi, Niccol¨° Cannone, tutti provenienti dalle Under 20 di Fabio Roselli, che ha guidato il gruppo dal 2018 al 2020. Sono anni che l¡¯Italia sforna talenti, e grazie a loro la Nazionale sta tornando competitiva. E fra qualche anno anche i ragazzi che hanno battuto Scozia e Francia saranno pronti per la Nazionale dei "grandi".?