Per il quarto turno del Sei Nazioni Eddie Jones piazza tre pesi massimi al centro del campo per sfiancare la difesa azzurra. Per l’Italia fondamentale vincere gli impatti e avere palloni di qualit¨¤ in attacco
Attenti a quei tre. Alle 17.45 si gioca Inghilterra-Italia, quarto turno del Sei Nazioni (diretta DMax) e tra le tante preoccupazioni per gli azzurri c’¨¨ una linea di trequarti inglese mai cos¨¬ potente. Eddie Jones, il c.t. della Rosa, sognava da tempo di poter schierare Ben Te’o come primo centro, Manu Tuilagi come secondo e Joe Cokanasiga come ala destra. Ufficialmente quello di Twickenham ¨¨ un test per “avere una carta in pi¨´” in vista del Mondiale in Giappone, ma sotto traccia si legge un certo gusto a piazzare tre obici in mezzo al campo contro la squadra che due anni fa si permise di sbeffeggiare per un tempo gli inglesi con la “Fox”, una beffa che a Jones non ¨¨ ancora andata gi¨´.
Sergio Parisse
ATTENTI AL CENTRO —
I tre pesi massimi - il solo Cokanasiga raggiunge i 114 kg - saranno pericolosissimi nel gioco aperto. L’idea ¨¨ di aprire varchi tra Allan, Morisi e Campagnaro, o almeno costringere la difesa azzurra a chiudersi, assorbendo uomini al centro del campo in modo da liberare gli spazi aperti, dove Daly e May possono mettere in difficolt¨¤ Esposito, Padovani e Hayward. Il gioco al piede di Farrell ¨¨ stata la condanna della Francia nel secondo match del Torneo.
LE ARMI DELL’ITALIA —
Cosa pu¨° fare l’Italia? Vincere gli impatti, o per lo meno non subirli, sar¨¤ il primo punto. “Rispondere fuoco al fuoco” sintetizzava alla vigilia Dean Budd, seconda linea, uno degli uomini chiave della mischia azzurra. Rallentare il gioco avversario e dare continuit¨¤ al proprio possesso ¨¨ la chiave per avere palloni di qualit¨¤ in attacco, e con la palla in mano l’Italia contro l’Irlanda ha dimostrato di saper essere pericolosa: serve un Tebaldi formato Olimpico, serve un Padovani pungente come nei primi tre incontri del Torneo - tre mete - occorre la capacit¨¤ di leggere l’attacco di Hayward e quella di Padovani. Occorrer¨¤ anche una maggiore precisione al piede di Allan, perch¨¦ i punti sprecati dalla piazzola contro i Verdi alla fine sono stati decisivi nella conduzione del match.
Azzurri all’aeroporto
OBIETTIVI —
L’Inghilterra cerca vittoria, bonus e tanti punti per poter approfittare di un eventuale passo falso del Galles (oggi in Scozia, sabato prossimo con l’Irlanda) e tornare in corsa per il Torneo. L’Italia vorrebbe evitare la 25esima sconfitta in 25 scontri diretti, il 21esimo k.o. consecutivo nel Torneo e la solita litania sull’opportunit¨¤ del suo posto nel Sei Nazioni, tema caldissimo alla vigilia delle discussioni di World Rugby sulla struttura della futura World League. Arbitra l’australiano Nic Berry, ex estremo ritiratosi dal rugby a 28 anni per una commozione cerebrale. Ha fama di essere fiscale. Altro aspetto chiave per l’Italia, troppo indisciplinata nel secondo tempo contro l’Irlanda. Sar¨¤ durissima, come sempre. Ma ci sono 80 minuti per scrivere una storia diversa. Inghilterra: Daly; Cokanasiga, Tuilagi, Te’o, May; Farrell, Youngs; B. Vunipola, Curry, Shields; Kruis, Launchbury; Sinckler, George, Genge. All. Jones. A disposizione: Cowan-Dickie, Moon, Cole, Hughes, Wilson, Robson, Ford, Slade. Italia: Hayward; Padovani, Campagnaro, Morisi, Esposito; Allan, Tebaldi; Parisse (c), Steyn, Negri; Budd, Ruzza; Ferrari, Bigi, Lovotti. All. O’Shea. A disposizione: Ghiraldini, Traor¨¨, Pasquali, Sisi, Polledri, Palazzani, McKinley, Castello.
Simone Battaggia
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