Per il quarto turno del Sei Nazioni, sabato a Twickenham (ore 17.45 italiane, diretta DMax), O’Shea recupera il capitano azzurro dopo la commozione cerebrale. Ghiraldini partir¨¤ dalla panchina. Il c.t.: “Lotta su ogni pallone per 80 minuti”
Sergio Parisse, 35 anni. Ansa
Sono i ritorni in terza linea del capitano Sergio Parisse e di Sebastian Negri e la promozione a titolare di Luca Bigi le novit¨¤ nel XV annunciato oggi dal c.t. Conor O’Shea con il quale l’Italia affronter¨¤ sabato l’Inghilterra a Twickenham nella quarta giornata del Sei Nazioni. Rispetto alla sconfitta con l’Irlanda a Roma di due settimane fa, il capitano e numero 8 torna dopo avere recuperato dalla concussion rimediata con lo Stade Francais e che lo aveva costretto a due settimane di stop, mentre il tallonatore prende il posto di Leonardo Ghiraldini.
AMBIZIONE —
Per Bigi, che era rimasto inutilizzato con l’Irlanda, ¨¨ un ritorno nel XV dopo avere conquistato gli ultimi 5 caps sempre partendo dalla panchina. “Ghiraldini – ha spiegato O’Shea - ha giocato molto bene le prime 3 partite, ma anche Bigi nelle prime due ha avuto un buon impatto. Leo gioca sempre ogni settimana anche per il Tolosa e avevo parlato con lui gi¨¤ prima di Italia-Irlanda: ¨¨ impossibile poterlo utilizzare dall’inizio in ogni partita. Con il Tolosa ha giocato domenica, ¨¨ arrivato a Roma luned¨¬ sera e abbiamo valutato la necessit¨¤ di un piccolo break. E partendo dalla panchina potr¨¤ avere un grande impatto”. Parisse ha invece completato il protocollo post concussion e si ¨¨ allenato regolarmente da luned¨¬: con il suo ritorno Bram Steyn torna a flanker, con un reparto completato dall’altro ritorno di Sebastian Negri, che aveva saltato l’Irlanda per la febbre: non va nemmeno in panchina Maxime Mbanda, che aveva rimediato una contusione alla coscia, con O’Shea costretto a richiamare in tutta fretta Jake Polledri (il flanker del Gloucester ieri era stato restituito alla disponibilit¨¤ del suo club). “Voglio un’Italia da Full Metal Jacket, che lotti pallone dopo pallone, minuto dopo minuto, per 80 minuti”, ha detto O’Shea, citando il capolavoro di Stanley Kubrik. “Questa formazione nasce dall’esigenza di salire un nuovo gradino nel livello delle nostre performance. Questa sar¨¤ probabilmente la pi¨´ difficile sfida del nostro Sei Nazioni, contro una grandissima squadra. Per dimostrarci all’altezza serviranno intensit¨¤ e ambizione, servir¨¤ essere competitivi palla in mano. Nel gruppo c’¨¨ confidenza e competizione, siamo sportivi ci prepariamo sempre per vincere, ma non ¨¨ il risultato la mia priorit¨¤: ¨¨ la performance. Ogni settimana abbiamo una nuova possibilit¨¤ di metterci in discussione ed ¨¨ un privilegio. Stiamo crescendo e progredendo, ma non abbiamo la bacchetta magica. All’inizio del nostro lavoro gli obiettivi principali erano il fitness, fare in modo che la squadra reggesse atleticamente per tutto il match, e la profondit¨¤ della rosa, i prossimi passi dovranno essere mossi verso intensit¨¤, accuratezza, precisione nell’esecuzione sotto pressione. L’Inghilterra ¨¨ una squadra pericolosa sotto tanti punti di vista del gioco, hanno giocatori potentissimi e fortissimi ball carrier. E’ una sfida enorme, lo sappiamo, ma confidiamo di poter mettere in campo le qualit¨¤ che sappiamo di avere per mettere in difficolt¨¤ l’Inghilterra”.
INGHILTERRA —
Poco prima di O’Shea, era stato Eddie Jones ad annunciare il XV dell’Inghilterra. Rispetto alla sconfitta di Cardiff, sono 5 i cambi: all’ala c’¨¨ il gigante Jack Cokanasiga (al terzo cap) al posto di Jack Nowell, Manu Tuilagi si sposta a secondo centro con Ben Te’o che prende il posto di Henri Slade, il pilone Ellis Genge (7 caps), dopo essere subentrato nelle sfide con Irlanda e Galles, parte titolare al posto di Ben Moon, Joe Launchbury in seconda linea rileva l’infortunato Courtney Lawes, mentre in terza Brad Shields ¨¨ titolare e Mark Wilson va in panchina. Proprio in pachina tornano l’altro pilone Dan Cole e la terza linea Nathan Hughes, che avevano saltato la trasferta di Cardiff. “L’Italia – dice Jones - rappresenta un misto di incognita e di pericolo, perch¨¦ quando Conor la fa giocare, mette in mostra un bel rugby. In questo Sei Nazioni stanno giocando in maniera eccezionale, fisicamente hanno dimostrato di poter restare in partita molto pi¨´ rispetto al passato. E in attacco sono piuttosto imprevedibili, ci aspettiamo di dover difendere quando allargheranno il gioco”.
FORMAZIONI —
Inghilterra: 15 Elliot Daly; 14 Joe Cokanasiga, 13 Manu Tuilagi, 12 Ben Te’o, 11 Jonny May; 10 Owen Farrell (c), 9 Ben Youngs; 8 Billy Vunipola, 7 Tom Curry, 6 Brad Shields; 5 George Kruis, 4 Joe Launchbury, 3 Kyle Sinckler, 2 Jamie George, 1 Ellis Genge. A disposizione: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Ben Moon, 18 Dan Cole, 19 Nathan Hughes, 20 Mark Wilson, 21 Dan Robson, 22 George Ford, 23 Henry Slade.
Italia: 15 Jayden Hayward; 14 Edoardo Padovani, 13 Luca Morisi, 12 Michele Campagnaro, 11 Angelo Esposito; 10 Tommaso Allan, 9 Tito Tebaldi; 8 Sergio Parisse (c), 7 Abraham Steyn, 6 Sebastian Negri, 5 Dean Budd, 4 Federico Ruzza; 3 Simone Ferrari, 2 Luca Bigi, 1 Andrea Lovotti. A disposizione: 16 Leonardo Ghiraldini, 17 Cherif Traor¨¨, 18 Tiziano Pasquali, 19 David Sisi, 20 Jake Polledri, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Ian Mckinley, 23 Tommaso Castello.
Roberto Parretta
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