Il flanker del Perpignan che si ¨¨ schiantato sul capitano azzurro: "Guardavo il pallone, ho evitato un giocatore, correvo forte e mi sono trovato a contatto. Nessuna aggressione, sono io ad aver colpito la sua spalla. La decisione di Cardona? Hanno influito i problemi di questi giorni"
In attesa che si esprima la disciplinare - pronuncia attesa mercoled¨¬ - ieri ¨¨ arrivata una testimonianza importante sul caso del rosso a Sergio Parisse alla fine del primo tempo di Perpignan-Stade Fran?ais, primo turno del Top 14. E’ quella di Alan Brazo, il flanker dei catalani che si ¨¨ schiantato sul capitano azzurro.
“GUARDAVO IL PALLONE” —
“Nell’impatto mi si ¨¨ aperto un labbro - ha raccontato il terza linea a Rugbyrama -. Mi hanno messo sei punti di sutura, in pi¨´ ho un dente che balla (Parisse luned¨¬ in un video, augurandogli buona guarigione, aveva mostrato il segno dei denti sulla spalla, ndr). Ho fatto delle radiografie per capire se ¨¨ rotto. Questa settimana i medici devono dirmi se partecipo o no alla trasferta ad Agen. La cosa positiva ¨¨ che non ho avuto concussioni. L’azione l’ho rivista. Era un calcio di invio, ho guardato il pallone. Avevo un primo giocatore davanti a me, lo ho evitato e quando ho rialzato la testa mi sono trovato direttamente a contatto con Parisse. Non ho avuto il tempo per abbassarmi a placcarlo. Quando sono arrivato l¨¬ era troppo tardi. Ero in posizione di corsa, andavo troppo veloce, mi sarei dovuto rendere conto che ero cos¨¬ vicino. Non ho anticipato la sua traiettoria. Non ¨¨ stata un’aggressione, sono stato io a colpirlo alla spalla”.
IL GOMITO —
Nessun gesto intenzionale, quindi. “solamente pi¨´ tardi c’¨¨ questo gesto del gomito che si alza un po’ - prosegue Brazo - per allontanarmi, ma credo che sia un riflesso. Non ho dubbi, ¨¨ stato involontario. Spero non prenda molte settimane di squalifica, anzi nessuna”. E allora, la decisione dell’arbitro Cardona? “Le immagini sono impressionanti. Credo che sia questa seconda fase dell’azione, quando si vede il braccio che respinge il mio volto, che abbia fatto prendere la decisione. Nel contesto attuale, con tutti i problemi che ci sono stati... (riferimento ai gravi incidenti di gioco in Francia e alla discussione sulle concussions, ndr) credo che anche questo abbia contato. Dopo, ho sentito tutte le campane: il cartellino c’era, non c’era. L’arbitro ga deciso, bisogna rispettare la decisione e non commentarla. Per¨° capisco Sergio, la decisione ¨¨ ingiusta”.
Simone Battaggia
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