Zero vittorie, stelle in fuga (anche in Nfl), stipendi da fame: dentro la crisi del Galles

Zero: sono le vittorie ottenute dal Galles nel 2024. Un digiuno terrificante. L’ultima vittoria del Galles risale al 7 ottobre 2023 contro la Georgia al Mondiale di Francia. Da lì il buio totale: quarti di finale persi contro l’Argentina, poi 11 sconfitte su 11 partite, e i gallesi hanno rischiato di perdere persino l’amichevole non ufficiale giocata a luglio contro un club australiano, i Reds. Chi pensa di trovare una ragione tecnica a questo disastro, però, sta sbagliando strada. Certo, la nuova generazione non sembra al livello precedente, e di veri fenomeni come quelli sfornati negli ultimi 20 anni all’orizzonte non se ne vedono, ma la squadra non è così male. Lo dimostra il fatto che per 2 volte il c.t. Warren Gatland – l’uomo che tra il 2007 e il 2019 aveva riportato il Galles ai vertici del rugby mondiale – ha detto chiaramente “Se il problema sono io, vado via” e la Federazione gallese (WRU) lo ha invece sempre confermato al timone, e dopo la sconfitta con l’Italia aveva addirittura respinto le sue dimissioni. I problemi – prima ancora che in campo – sono altrove, e sono economici e ambientali. Stipendi miseri, giocatori che hanno rinunciato alla nazionale preferendo scappare nelle serie minori di altri Paesi pur di non restare in Galles a prendere quattro soldi, scioperi e addirittura accuse di sessismo.?