A Yokohama, nella sfida che anticipa i tour europei, vittoria neozelandese firmata dalle mete di Squire, Read, Barrett, Smith e Ioane. Per i Wallabies a segno Naivalu e Folau
Gli All Blacks battono 37-20 l’Australia a Yokohama e completano il tris sui rivali, nel test-match che ha completato il trittico di Bledisloe Cup. Test che ormai da tradizione si colloca tra la fine del Rugby Championship e prima dei tour europei. Tour nei quali le squadre di Steve Hansen e Michael Cheika affronteranno anche l’Italia: il 17 a Padova i Wallabies e il 24 a Roma la Nuova Zelanda.
tre mete —
I Wallabies partono bene e un pallone largo innesca Dane Haylett-Petty per il tuffo alla bandierina, ma il Tmo annulla perch¨¦ l’estremo australiano perde il pallone proprio prima di schiacciare, sul decisivo intervento di Scott Barrett. Gli All Blacks attaccano e hanno una buona occasione, ma la touche trovata da Beauden Barrett dentro i 22 dopo il placcaggio alto di Izack Rodda su Damian McKenzie, ¨¨ rubata. Ma al 10’ ¨¨ Liam Squire, che, piazzato fra i centri, riceve da Sonny Bill Willians, si libera di Kurtley Beale e si apre la strada per la prima meta, che Barrett trasforma. Beale e Barrett infilano un piazzato a testa, poi al 35’ su fallo australiano nei 5 metri gli All Blacks scelgono la mischia, Kieran Read esce palla in mano, finta il passaggio a sinistra, Will Genia abbocca e il numero 8 pu¨° facilmente schiacciare (Barrett trasforma). Proprio prima dell’intervallo, per¨°, i Wallabies tornano in partita, con Sefanaia Naivalu che finalizza alla bandierina un lungo possesso nei 22 avversari (Bernard Foley trasforma).
chiusa —
L’apertura australiana sblocca lo score nel secondo tempo su piazzato, ma al 52’ gli risponde Barrett. Che poi va anche in meta: l’apertura serve Rieko Ioane, che assorbe due avversari all’interno per poi liberare in offload all’esterno l’indisturbata corsa in meta del numero 10 (che poi trasforma anche). L’Australia gioca bene, ha un maggiore possesso, ha statistiche d’attacco migliori, ma a meno di un quarto d’ora dal termine si ritrova a -14. E al 67’ resta anche in 14, visto che Tolu Latu va a cercarsi il cartellino giallo: dopo una mischia vinta, Codie Taylor spinge con una manata sul petto il tallonatore avversario, che replica con una manata sul viso. E gli All Blacks la chiudono subito: Israel Folau, placcato a met¨¤ campo, cerca un compagno con un offload inutile e improbabile, Ben Smith ringrazia, intercetta e vola in meta (Barrett non trasforma): lascia per¨° pi¨´ di un dubbio la spallata con la quale Aaron Smith va a tagliar fuori un australiano che potrebbe andare a placcare l’ala neozelandese. Folau si riscatta (parzialmente) andando in meta a 4 minuti dalla fine, dopo uno splendido break e offload nei 22 di Samu Kerevi (Foley trasforma). Ma dall’altra parte subito dopo va in onda il Barrett-show: l’apertura riceve una palla sporca sui piedi, vede un 11australiano avventarsi e in una frazione di secondo si fa passare l’ovale fra le gambe per servirlo perfettamente nelle mani di Ioane, che firma la quinta e ultima meta (Richie Mo’unga manca la trasformazione).
Roberto Parretta
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