Il mediano di mischia lascia a 40 anni. Piccolo, ipertecnico e furbo, vanta 98 presenze per l’Irlanda con il Grande Slam del 2009. Nel 2001 Troncon gli sferr¨° un pugno in pieno volto per essere stato tenuto per la maglia. Ma l’anno successivo un inglese gli scipp¨° dalle mani l’introduzione in mischia che valeva la Coppa Europa
Ha placcato Lomu facendolo cadere come un sacco di patate, ha esasperato Alessandro Troncon, ha percorso chilometri attorno alla mischia e smistato migliaia di palloni. E ha vinto tanto. A 40 anni si ritira Peter Stringer, mediano di mischia, due coppe Europa vinte col Munster (2006, 2009), tre Celtic League (2003, 2009, 2011) e 98 presenze nell’Irlanda con cui ha conquistato il Grande Slam del 2009. “Da quando avevo cinque anni - ha scritto su Twitter -, ho sognato di essere un rugbista. Non posso descrivere ci¨° che sento per aver passato quasi tutta la mia vita in questo sogno. Ringrazio tutti i club per cui ho giocato, ma il pi¨´ grande orgoglio rester¨¤ aver vestito il rosso del Munster e il verde dell’Irlanda”.
FIlibustiere —
La sua carriera era iniziata nel secolo scorso, a livello internazionale aveva esordito invece nel 2000. Piccolino (171 cm per 73) e ultrarapido, ¨¨ stato l’incarnazione del mediano di mischia old style, veloce e imprevedibile, padrone della tecnica e del regolamento — che, proprio per questo, ogni tanto cercava di oltrepassare senza farsi vedere —, inesauribile e filibustiere. “Furbo, malizioso” lo defin¨¬ qualche anno fa Sergio Parisse, quando il compagno Fillol rischiava un lungo stop per avergli sputato in faccia.
IL PUGNO DI TRONKY —
L’Italia ovale lo ricorda soprattutto per ci¨° che accadde il 3 febbraio 2001 a Roma, al 36’ s.t. di Italia-Irlanda 22-41 del Sei Nazioni. Raggruppamento irlandese, la palla ¨¨ appena al di fuori dell’ultimo uomo in verde, quindi giocabile. Alessandro Troncon se ne accorge e si precipita, ma ¨¨ trattenuto da Stringer, che lo tiene per la maglia. Esasperato, il n.9 azzurro si gira d’istinto e sferra un destro al volto all’irlandese, all’epoca 23enne. Rosso diretto.
LA MANO DI BACK —
Stringer ¨¨ stato un signor giocatore, un maestro di rugby. Da annali, ad esempio , un placcaggio a un Jonah Lomu lanciato in campo aperto (presa alla caviglia e il neozelandese cadde come un sacco). E poi le furberie le pat¨¬ pure lui. Leggendario ci¨° che avvenne nella finale di Heineken del 2002, Leicester-Munster. Inglesi avanti 15-9, tempo quasi scaduto, mischia ai 5 per gli irlandesi. La Red Army sente il profumo della meta, Stringer introduce la palla ma Neil Back, flanker degli inglesi, d¨¤ uno schiaffetto al pallone appena uscito dalle mani e lo manda dalla propria parte. Ce ne sarebbe per un rosso, ma l’arbitro, dall’altra parte, non se ne accorge. Trenta secondi dopo la palla calciata in touche da Goode chiude la partita, tra le proteste di Stringer. Quante ne hai viste, vecchio Peter.
Simone Battaggia
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