Sei Nazioni under 20: Italia troppo nervosa, l’Irlanda si impone 39-12
Troppa Irlanda per l’Italia Under 20, che cade al Musgrave Park di Cork per 39-12 nel terzo turno del 6 Nazioni di categoria. A complicare una partita ben preparata ci hanno pensato gli azzurrini stessi, autori di tanti, troppi falli nell’arco degli ottanta minuti. Tre i cartellini gialli assegnati all’Italia: Odiase e Ferrari nel primo tempo, Frangini nella ripresa.
Indisciplina
¡ªBen due le penalit¨¤ fischiate agli azzurri nei primi minuti del match (entrambe a Rizzoli), che permettono all’Irlanda di presentarsi subito dentro i 22 avversari. Nonostante le difficolt¨¤ nel contenere l’abbrivio iniziale della maul degli irlandesi, i ragazzi di Massimo Brunello sembrano reggere il confronto tra gli avanti. In seguito a un inizio difficile, l’Italia esce dalla propria met¨¤ campo con il gioco al piede, conquistando la possibilit¨¤ di segnare per prima con un piazzato di Teneggi da posizione favorevole: pioggia e vento condizionano il calcio che finisce a sinistra dei pali. Al primo capovolgimento di fronte, ¨¨ l’Irlanda a colpire: Campbell rompe due placcaggi, fornendo un’ottima base per lo sviluppo dell’azione, chiusa da Gibbons in meta. Al 7-0 dei padroni di casa si aggiunge il primo cartellino del match, a causa di una reazione di Odiase ai danni del tallonatore irlandese su un punto d’incontro. Cos¨¬, in pochi minuti, dal possibile 3-0 gli azzurri si trovano sotto nel punteggio e con un uomo in meno. I padroni di casa continuano a spingere e, complici altri due falli fischiati al XV azzurro, si portano sul 13-0 grazie a due piazzati di Tector. L’Italia accenna un tentativo di reazione, risultando tuttavia subito penalizzata da un’altra decisione arbitrale: capitan Ferrari prova a proteggere l’ovale, andando a colpire con l’avambraccio il volto di un avversario e vedendosi sventolare in volto un altro giallo al 36’.
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La reazione
¡ªNel momento di maggiore difficolt¨¤, ecco il carattere dell’Italia. Un Odiase in cerca di riscatto forza un tenuto nella met¨¤ campo avversaria, e gli azzurri vengono spediti dentro ai 22 grazie al sinistro di Pani. Dalla touche, la maul italiana conferma la superiorit¨¤ del pack e arriva a pochi centimetri dalla meta, prima che Rizzoli concluda un multifase schiacciando il 5-13 a tempo scaduto, trasformato da Teneggi. Al rientro dagli spogliatoi, gli azzurri spingono alla ricerca della seconda meta di serata, galvanizzati dal finale del primo tempo. Tuttavia, pioggia e vento a sfavore condizionano in maniera evidente i tentativi di imbastire azioni pericolose da parte dell’Under del C.T. Brunello.
La marea verde
¡ªLo sforzo profuso dagli azzurri non produce gli effetti sperati, anche a causa della difesa avanzante dei padroni di casa. Con il passare dei minuti la spinta dell’Italia si affievolisce e, proprio come successo nella prima frazione, l’Irlanda ne approfitta subito. Devine ¨¨ lesto nel trovare un buco nella guardia della difesa azzurra asserragliata sulla linea di meta, segnando il 20-7 al 57’. Per la seconda volta nell’arco del match, a una meta dell’Eire corrisponde un giallo ad un atleta dell’Italia: questa volta ¨¨ il turno di Frangini. Pochi minuti dopo ¨¨ McLoughlin a chiudere un’azione impreziosita da tre offload in meta, chiudendo definitivamente la partita sul 25-7. Ma l’Irlanda non si accontenta e, tra 70’ e 75’, trova la via della meta altre due volte, complice una difesa azzurra schierata male in entrambe le occasioni: Culhane e Mullins i marcatori. A ridosso del fischio finale, la reazione d’orgoglio dell’Italia, ancora sfruttando la forza e la tecnica degli avanti. I pari ruolo irlandesi non riescono ad arrestare l’avanzamento della maul azzurra, conclusa da Scramoncin per il 12-39 finale.
Gli altri risultati
¡ªLa Francia passa al Dam Health Stadium di Edimburgo per 17-30, chiudendo la pratica scozzese gi¨¤ nel primo tempo con un 18-3 a cui i padroni di casa non hanno saputo rispondere nella ripresa. Nell’altro match di serata la netta vittoria dell’Inghilterra contro il Galles: 43-14 il finale per gli inglesi, che rialzano prontamente la testa dopo la debacle di Monigo.
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