"Su 23 giocatori in lista ne avremo una decina reduci dal raduno dei test autunnali con l’Italia, pi¨´ qualche della Nazionale A. Sar¨¤ una squadra competitiva". Marco Bortolami approccia cos¨¬ il ritorno del Benetton all’United Rugby Championship-Urc dopo un mese di sosta. Sabato alle ore 14 a Treviso il club italiano nella 6? giornata della competizione affronter¨¤ i Glasgow Warriors. Un avversario 3 punti avanti in classifica (15 contro 12), in virt¨´ di un rendimento speculare: 3 vittorie e 2 sconfitte per gli scozzesi, 2 vittorie e 3 sconfitte per gli italiani. L’obiettivo ¨¨ pareggiare i conti e operare il sorpasso, o perlomeno centrare l’aggancio al 6¡ã posto.
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Treviso, riecco la Urc. Bortolami: "Gioco al piede, difesa e attacco, si cambia"
Sabato a Treviso arrivano i Glasgow Warriors, l'obiettivo ¨¨ il successo con aggancio in classifica. Parla il coach del Benetton dopo la lunga sosta per i test match autunnali
Che Glasgow vi troverete davanti?
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"Con gli stessi problemi nostri di gestire l’utilizzo dei molti nazionali al rientro. Siamo sulla stessa barca".
Nel vostro caso ne userete una decina.
"S¨¬, fra quelli rientrati in settimana. Ai 7-8 che hanno giocato di pi¨´ abbiamo dato un’altra settimana di riposo, rientreranno la prossima".
Il turn over ¨¨ importante in situazioni del genere?
"Fondamentale. Abbiamo cercato di gestirlo anche in via preventiva. A Lamaro e Lucchesi, ad esempio, avevamo gi¨¤ concesso un turno di riposo con gli Scarlets. Anche l’Italia nell’arco dei tre test ha fatto turn over, quindi non sono tornati al club giocatori super spremuti".
Cosa vi hanno lasciato in eredit¨¤, oltre a questo, i test autunnali?
"Un mese dove abbiamo potuto lavorare su alcune caratteristiche del nostro gioco per provare a renderlo pi¨´ efficace. Io avrei voluto fare una quantit¨¤ di lavoro superiore. Per¨° fra giocatori in nazionale e necessit¨¤ di recupero non ¨¨ stato possibile. ? gi¨¤ importante avere focalizzato tre situazioni specifiche".
Quali?
"La prima ¨¨ la gestione del gioco al piede dalla nostra met¨¤ campo. Lo far¨¤ pi¨´ il mediano d’apertura che il mediano di mischia. L’obiettivo ¨¨ renderlo meno macchinoso, pi¨´ efficace nel costruire la pressione sull’avversario. Questa ¨¨ una lacuna in generale del rugby italiano, l’abbiamo visto nel test perso in quel modo contro l’Argentina".
Le altre due?
"La difesa in prima fase: ci focalizzeremo di pi¨´ sulla connessione fra giocatori che sulla salita esasperata, nelle altre fasi si torner¨¤ a privilegiare la pressione. L’attacco nei 22 metri avversari: cercheremo pi¨´ equilibrio fra uso degli avanti e dei trequarti nelle zone d’intervento".
Con questi aggiustamenti spera di migliorare l’efficacia?
"S¨¬. Nelle prime 5 partite siamo sempre stati in gara fino all’ultimo, tranne contro l’Ulster dove avevamo operato un ampio turn over, ma ne abbiamo vinte solo 2. Con un “mindset” diverso speriamo di far girare gli episodi chiave a nostro favore e vincerne di pi¨´. A partire da sabato con Glasgow e dalla settimana successiva a Edimburgo".
Il credo di questa nuova mentalit¨¤?
"Cogliere l’opportunit¨¤, pi¨´ che cercare di costruirla quasi ossessivamente, giocando in situazioni di campo e di pressione tali da indurre l’avversario all’errore perch¨¦ tale opportunit¨¤ si crei".
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