Da Crazy for Football a Crazy for Rugby. L'avvicinamento a Italia-Irlanda del Sei Nazioni ¨¨ stato anche questo. La palla ovale si ¨¨ infatti trasformata in un sostegno concreto per giovani vulnerabili attraverso il progetto “Rugby integrato: percorsi di inclusione attraverso lo sport per adolescenti e giovani adulti con disagio psicologico”, promosso dalla European Culture and Sport Organization (ECOS) nell’ambito del progetto European Alliance for Sport and Mental Health (EASMH) finanziato dal programma Erasmus+ Sport dell’Unione Europea. “Con Crazy for Football – ha spiegato il medico psichiatra Santo Rullo nel corso dell’evento che si ¨¨ svolto nello stadio dei Marmi intitolato a Pietro Mennea – abbiamo tracciato il percorso, dimostrando come lo sport, in quel caso il calcio, potesse realmente aiutare i pazienti psichiatrici. Stavolta abbiamo pensato al rugby coinvolgendo per la prima volta ragazze e ragazzi minorenni seguiti da un tecnico federale formato ad hoc”.
l'iniziative
Da Crazy for Football a Crazy for Rugby. "L'ovale integrato" si presenta prima di Italia-Irlanda
Allo stadio dei Marmi una partitella, con tanto di terzo tempo finale, battezza il progetto dedicato all'aiuto ai pazienti psichiatrici attraverso lo sport
NETWORK
¡ªIl progetto EASMH sta creando un network permanente europeo tra professionisti della salute mentale e personale specializzato dello sport, finalizzato allo sviluppo di nuovi modelli di recupero integrato basati sull’attivit¨¤ fisica, per la riabilitazione di persone con problemi di salute mentale in un quadro biopsicosociale. “In una prima fase - ha spiegato Valerio Di Tommaso, presidente di ECOS - professori universitari e professionisti della salute mentale hanno formato 8 allenatori di Italia, Romania, Finlandia e Regno Unito. Nelle stesse nazioni coinvolte poi sono stati attivati dei progetti pilota in cui gli allenatori formati hanno seguito dei pazienti psichiatrici nella pratica di attivit¨¤ sportiva strutturata, con relative fasi di monitoraggio e valutazione”.
PER TUTTI
¡ªUno dei progetti pilota avviati in Italia ¨¨ stato incentrato sul rugby per giovani con disagio psicosociale. Alejandro Villalon, tecnico della Federazione Italiana Rugby (FIR), ha proposto ai ragazzi e alle ragazze ospiti di due comunit¨¤ terapeutiche attivit¨¤ di “rugby integrato”, i cui princ¨¬pi sono basati sulla promozione del rugby come strumento per migliorare l’inclusione sociale di ragazzi e ragazze con diversi tipi di fragilit¨¤. Basandosi sul concetto del “rugby per tutti” della FIR, tecniche sportive, modalit¨¤ di gestione delle attivit¨¤ e regole di gioco sono state adattate alle capacit¨¤ e alle competenze dei partecipanti. “Il nostro movimento sportivo, i nostri club e i nostri tecnici, hanno spesso la consuetudine di traslare l’azione di gioco del sostegno dal tappeto verde alla vita quotidiana – ha aggiunto Daniela De Angelis Referente Strategia e Responsabilit¨¤ Sociale FIR - quindi rispondendo alle istanze che provengono dalle loro comunit¨¤ e dalle famiglie. Fino alla conclusione dello Stadio dei Marmi, dove l'evento si ¨¨ concluso con una partitella tra i ragazzi e le ragazze delle comunit¨¤ partecipanti alla presenza di giocatori ed ex-giocatori di rugby a cui ¨¨ seguito il tradizionale terzo tempo come dei veri professionisti.
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