I bicampioni del mondo in carica aprono la grandinata nel primo tempo con Perenara, poker di Jordie Barrett, tripletta di McKenzie, mete anche di Beauden Barrett e Laumape. Per gli azzurri un piazzato di Allan
Gli All Blacks hanno sconfitto per 66-3 l’Italia all’Olimpico di Roma nel test che ha chiuso il novembre internazionale. I bicampioni del mondo in carica chiudono cos¨¬ la stagione con un successo, che mitiga parzialmente la sconfitta di sabato scorso con l’Irlanda a Dublino. Gli azzurri di Conor O’Shea chiudono invece l’autunno internazionale con una vittoria (Georgia) e 3 sconfitte (prima di oggi con l’Irlanda a Chicago e l’Australia a Padova).
doppiette —
Gli azzurri giocano senza timore dal primo pallone, gli All Blacks ne sprecano un paio per una imprecisione piuttosto insolita. La prima mischia premia gli azzurri (ingaggio anticipato), la seconda ¨¨ per i neozelandesi (carretto). Gioco tattico: Aaroin Ma al 9’ arriva la prima meta: touche velocissima, break di Dane Coles a destra, servizio per Jordie Barrett a sostegno lungo l’out e assist dell’ala per la corsa in meta di TJ Perenara. L’Italia reagisce e entra subito nei 22 avversari con un bel break di Luca Sperandio, nel breakdown i neozelandesi difendono al limite e concedono punizione: Tommaso Allan centra i pali. Un bel guizzo di Tito Tebaldi, che sorprende le guardie e s’infila nella met¨¤ campo avversaria, viene vanificato dai compagni che si addormentano sul pallone messo a disposizione dal mediano. Gli All Blacks si riaffacciano verso i 22 azzurri, Beauden Barrett innesca la seconda linea Patrick Tuipolotu, che buca la difesa azzurra e poi sotto i pali serve un comodissimo pallone che Damian McKenzie deve solo schiacciare (Barrett stavolta trasforma). Il pubblico s’infiamma con un bel numero di Jake Polledri, che di forza e agilit¨¤ si libera di 3 avversari, ma poi l’azione sfuma. Al 25’ si infortuna l’arbitro, l’irlandese Andrew Brace: lo rileva Pascal Gauzere, che cede la bandierina al quarto uomo l’italiano Manuel Bottino. Il primo fischio di Gauzere ¨¨ contro Simone Ferrari in mischia, sulla punizione Barrett trova alla touche a 10 metri, attacco che si apre e l’apertura con un calcetto mancino sorprende alle spalle la linea azzurra, mal piazzata, con McKenzie che arriva comodamente primo sul pallone per schiacciarlo. Al 32’ gli All Blacks partono dai 22 e mandano in scena il replay della prima meta: break di Coles che salta due avversari sul canale di destra, offload per McKenzkie che sul 2 contro 1 lancia lungo l’out la corsa di Jordie Barrett, che vola a schiacciare sotto i pali (Barrett trasforma). Il tempo si chiude con una touche neozelandese sui 5 metri, la maul non fa strada, la palla arriva fuori a Beauden Barrett che con un meraviglioso cross kick indirizza alto l’ovale verso la bandierina di destra, dove il fratello Jordie vola ad anticipare Hayward e schiaccia, con Beauden che trasforma per il 31-3 sul quale si va al riposo.
poker —
La ripresa si apre con la sesta meta, firmata da Ngani Laumape che si infila nel buco aperto da Jieran Read, che assorbe due difensori e libera in offload la facile corsa verso i pali del centro (Barrett trasforma). Poi l’Italia combina un pasticcio in touche a met¨¤ campo: Leonardo Ghiraldini lancia lungo oltre lo schieramento per Tommaso Castello, ma Beauden Barrett ¨¨ un falco, intuisce, intercetta e vola imprendibile sotto i pali (ovviamente trasforma): con questa sono 25 giocando con il 10 (32 in totale) e diventa cos¨¬ l’apertura ad averne segnate di pi¨´ nel rugby internazionale (a +1 su Dan Carter, ovvero sul suo predecessore con la maglia numero 10 della Nuova Zelanda). Al 53’ arriva la tripletta di McKenzie, che, sul calcetto di Richie Mo’unga (appena entrato al posto di Barrett) oltre la linea di difesa che rimpalla sul palo, deve solo schiacciare (e Mo’unga trasforma). I due tecnici svuotano le panchine e con le carte completamente rimescolate gli azzurri tornano a farsi vivi nella met¨¤ campo neozelandese. Conquistando anche una penaltouche sui 5 metri: la maul per¨° non fa strada, anzi, l’arbitro fischia un fallo azzurro e l’attacco sfuma. Al 73’ anche Jordie Barrett fa la tripletta, volando a raccogliere un grubber del tallonatore Nathan Harris, a sua volta smarcato da uno splendido offload di Anton Lienert-Brown (Mo’unga trasforma). E a tempo scaduto arriva la decima, la quarta di Jordie, servito sempre alla bandierina di destra da Lienert-Brown (Mo’unga trasforma).
Roberto Parretta
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