Nel quarto turno di Pro 14 le italiane frenano in Galles: i Dragons vincono la battaglia sotto la pioggia con i bianconeri, con Padovani che come ala ¨¨ sembrato sprecato. Il Benetton non riesce a mettere in crisi Tipuric e compagni, organizzatissimi, ma battezza Rizzi apertura e ritrova McKinley, Gori e De Marchi
Zero vittorie e zero punti portati a casa. La doppia trasferta gallese ha fatto male sia alle Zebre che al Benetton, sconfitte rispettivamente da Dragons e Ospreys in un quarto turno di Pro14 che ha visto la sorprendente vittoria dei Southern Kings contro Glasgow per 38-28 e un generale rimescolamento nelle classifiche dei due gironi.
CONFERENCE A —
Cortissima la classifica della Conference A complici i k.o. degli stessi Warriors e di Munster a Cardiff, risultati di cui non hanno approfittato le Zebre, che dal secondo posto sono scese al quarto scavalcate dagli Ospreys (di scena sabato prossimo a Parma) e anche dal Connacht (33-20 agli Scarlets in uno Sportsground di Galway che sta ritornando fortino inespugnabile non solo per le difficili condizioni climatiche). Con Cardiff che si ¨¨ sbloccata dopo 3 brucianti sconfitte nei primi turni di campionato, sono ben 6 le squadre racchiuse in altrettanti punti. Pi¨´ staccati i Cheetahs di Franco Smith: qualificati ai play-off l’anno scorso, i sudafricani sono ancora senza vittorie dopo essersi fatti riacciuffare sul 39-39 in casa da Ulster a tempo scaduto con la meta di Speights.
CONFERENCE B —
L’ala australiana ¨¨ uno dei grandi nomi arrivati durante l’estate a Belfast per rinforzare i nordirlandesi che restano al momento l’unica squadra imbattuta di tutto il torneo, ma nella Conference B si trovano un punto dietro a Leinster, alla terza vittoria con bonus offensivo nel 31-7 rifilato ad Edinburgh. Gli scozzesi si ritrovano cos¨¬ all’ultimo posto del girone, sopravanzati anche da Kings e Dragons: entrambe hanno gi¨¤ pareggiato il numero di vittorie ottenuto in tutta la passata stagione (una per i sudafricani, due per Newport). Con il successo sulle Zebre i gallesi hanno anche agganciato Treviso al quarto posto, ad un punto dagli Scarlets che al momento occupano l’ultima posizione utile per i play-off, anche se ¨¨ ovviamente presto per parlarne quando ¨¨ passato solo un quinto della stagione regolare.
ZEBRE —
Due partite in casa e 10 punti conquistati, due partite in trasferta e nessun punto. La differenza di rendimento ¨¨ palese e non possono bastare le condizioni climatiche avverse a spiegarla. Se a Galway i bianconeri avevano provato a giocare comunque alla mano l’ovale nonostante il pallone viscido e il terreno pesante, a Newport sempre sotto la pioggia coach Bradley ha provato a cambiare il piano di gioco affidandosi al gioco tattico al piede. Ma sul campo i padroni di casa hanno nettamente vinto la battaglia territoriale proprio sotto questo aspetto, sfruttando i calci a lunga gittata per portarsi in attacco e colpire quasi ad ogni occasione, costringendo allo stesso tempo le Zebre a dover ripartire da lontano per avvicinarsi alla zona punti. La scelta di Brummer estremo partiva probabilmente anche da qui, ma il sudafricano ci ha messo tanta potenza e poca precisione, con Padovani che all’ala ¨¨ parso sprecato. In pi¨´ la franchigia di Parma ha aggiunto una rimessa laterale che ha regalato agli avversari ben 8 palloni, la met¨¤ dei quali all’interno dei 22 d’attacco.
TREVISO —
Seconda trasferta consecutiva e seconda sconfitta anche per il Benetton. Reduce dalla bella prova contro gli Scarlets, i Leoni hanno approcciato bene anche la gara con gli Ospreys, con il debuttante ventenne Antonio Rizzi che non ha centrato per due volte i pali in avvio sbloccandosi poi a met¨¤ primo tempo per il provvisorio 3-3. Alla lunga, per¨°, le sgroppate di George North (110 metri di avanzamento) e le giocate di Sam Davies (man of the match con 17 punti, una meta e 5/5 dalla piazzola) hanno fatto la differenza. Alla prima da titolare la giovane apertura triestina dei Leoni non ha certo avuto vita facile contro una terza linea avversaria che poteva contare su Lydiate e Tipuric (17 placcaggi, altri 13 li ha aggiunti Alun-Wyn Jones, giusto per restare in tema di Lions). A Swansea, coach Bradley ha optato per diverse novit¨¤ in formazione: non solo Rizzi, ma anche il rientro dal 1’ di Luca Bigi – importante anche per la prima linea azzurra – autore di 6 placcaggi in 40’, la prima stagionale da titolare di Federico Ruzza o Luca Sperandio da estremo (82 metri su 14 palloni avanzati, il migliore dei suoi). In pi¨´ dalla panchina ha fatto il suo esordio stagionale Giuseppe Di Stefano e, soprattutto, si sono rivisti in campo dopo lunghi infortuni Ian McKinley, Edoardo Gori e Alberto De Marchi. Gli ultimi due hanno giocato poco meno di 10 minuti e non hanno avuto modo di incidere particolarmente sulla gara, mentre l’apertura azzurra ha contribuito all’azione che ha portato in meta Steyn (terzo centro personale).
Matteo Pia
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