Presentata al Coni l’edizione 2019 del Torneo: esordio il 2 febbraio in Scozia. Il capitano azzurro: “Non ci piace perdere, livello esageratamente alto, ma siamo pronti alla guerra”
Testa alla Scozia, sguardo verso la Coppa del Mondo. ? un Sei Nazioni particolare quello che si appresta a vivere la Nazionale italiana di rugby, alle prese con necessit¨¤ immediate (vittorie che scarseggiano) e programmazione. Di certo c’¨¨ per il capitano Sergio Parisse l’intenzione ¨¨ quella di dimostrarsi all’altezza dei fortissimi avversari: “Non ci piace perdere, ci da un enorme fastidio, ¨¨ ovvio che ci prepariamo per provare a vincere. Non parlo di obiettivi, assicuro solo che tutte le nostre energie sono concentrate sulla prima partita con la Scozia, che sar¨¤ durissima”.
TORNEO - Per l’Italia il Torneo si aprir¨¤ appunto sabato 2 febbraio a Murrayfield (ore 15.15), quando la prima giornata avr¨¤ vissuto gi¨¤ il prologo di Francia-Galles (venerd¨¬ primo febbraio alle 21). Gli azzurri ospiteranno poi all’Olimpico il Galles (sabato 9 alle 17.45) e l’Irlanda campione uscente (domenica 24 alle 16). Poi, dopo la seconda settimana di pausa, la trasferta di Twickenham con l’Inghilterra (sabato 9 marzo alle 17.45) e la chiusura con la Francia a Roma sabato 16 alle 13.30. “Siamo un gruppo che guarda al futuro ma che ¨¨ concentrato sul presente”, ha aggiunto Parisse. “Abbiamo dei limiti tecnici, forse anche fisici, ma la sfida pi¨´ dura ¨¨ a livello mentale. Affrontiamo tutti con rispetto ma con ambizione”. Il capitano azzurro e dello Stade Francais ha recuperato dopo due infortuni che hanno caratterizzato l’inizio della sua stagione: “? stata una scelta saggia saltare i test di novembre per programmare un rientro progressivo. Sono pronto, contento e sto bene. Con il c.t. Conor O’Shea non abbiamo parlato di una gestione sulle partite, pi¨´ che altro di gestione del recupero. Tenendo conto che nelle pause gioco con il club. Molto probabilmente sar¨¤ il mio ultimo Sei Nazioni, ma pi¨´ che pensare al futuro mi piacerebbe fare una bel 2019 e cancellare il pessimo 2018”. Anche il presidente del Coni Giovanni Malag¨° ha toccato il tasto della Coppa del Mondo: “Con quello scoglio dei quarti di finale che vorremmo superare. Vedo un lavoro massiccio e incisivo”. Presidente del Coni che ha ribadito l’intenzione di ripirtare il rugby al Flaminio: “Il nostro ¨¨ stato l’unico progetto presentato all’amministrazione capitolina e l’impianto sar¨¤ la casa del rugby e vivr¨¤ un utilizzo quotidiano e torneranno a giocarci le altre nostre nazionali”.
PRIMA VITTORIA - E’ il terzo Sei Nazioni dell’era O’Shea, che insegue ancora la prima vittoria alla guida dell’Italia: 10 sconfitte su 10 tra 2017 e 2018, con un totale di 404 punti subiti e 142 fatti (18 mete segnate e 53 subite). “Un Sei Nazioni - dice O’Shea - che presenta 4 delle prime 5 nazionali del mondo, ma sappiamo che se riusciamo a esprimerci al meglio possiamo essere competitivi” . Il primo Sei Nazioni da presidente di Alfredo Gavazzi era stato invece quello del 2013, quello che sotto la guida di Jacques Brunel era stato il migliore nella storia, con il quarto posto finale e le vittorie su Francia e Irlanda. Tra 2014, 2015 e 2016 (gli altri 3 con il c.t. francese) era poi arrivata una sola vittoria (sulla Scozia nel 2015), con un saldo totale per il presidente di 3 vittorie e 27 sconfitte. “Sar¨¤ un Torneo termicamente di livello mai cos¨¬ rilevante, viste le posizioni del ranking mondiale. Noi - dice Gavazzi - speriamo di fare un passo avanti prima della Coppa del Mondo. Contiamo di far bene”.
AZZURRI —
Gli azzurri sono in ritiro da ieri sera a Roma con due novit¨¤ in rosa, rispetto alla prima comunicazione: Marco Fuser e Marco Zanon (prima chiamata) hanno preso il posto rispettivamente della seconda linea Dean Budd e del centro Giulio Bisegni. Il primo dovrebbe rientrare nella prossima convocazione, mentre il secondo rester¨¤ out per infortunio. Oggi pomeriggio primo allenamento a ranghi completi (a bordo campo solo Michele Campagnaro, reduce dalla partita di Champions Cup con i Wasps, e Jimmy Tuivaiti, che ha lavorato a parte per un piccolo problema fisico). Domani doppio allenamento, poi l’ultimo mercoled¨¬ mattina prima del ritorno dei giocatori ai loro club. Gioved¨¬ O’Shea comunicher¨¤ la lista dei convocati per le prime due giornate del Sei Nazioni.
AZZURRI —
Gli azzurri sono in ritiro da ieri sera a Roma con due novit¨¤ in rosa, rispetto alla prima comunicazione: Marco Fuser e Marco Zanon (prima chiamata) hanno preso il posto rispettivamente della seconda linea Dean Budd e del centro Giulio Bisegni. Il primo dovrebbe rientrare nella prossima convocazione, mentre il secondo rester¨¤ out per infortunio. Oggi pomeriggio primo allenamento a ranghi completi (a bordo campo solo Michele Campagnaro, reduce dalla partita di Champions Cup con i Wasps, e Jimmy Tuivaiti, che ha lavorato a parte per un piccolo problema fisico). Domani doppio allenamento, poi l’ultimo mercoled¨¬ mattina prima del ritorno dei giocatori ai loro club. Gioved¨¬ O’Shea comunicher¨¤ la lista dei convocati per le prime due giornate del Sei Nazioni.
DONNE E UNDER – Per l’Under 20 del c.t. Fabio Roselli si riparte dalle 2 vittorie e dal quarto posto di un anno fa (in Galles e sulla Scozia a Bari). Una squadra che poi aveva saputo trovare una bellissima conferma a giugno nel Mondiale, chiuso all’ottavo posto con la piccola delusione della sconfitta con il Galles nelle finali. Il 2018 ¨¨ stato invece l’anno d’oro della Francia, con Sei Nazioni e trionfo nella rassegna iridata giocata in casa, sempre davanti all’Inghilterra. Le case degli azzurrini per le 3 sfide interne di questo Sei Nazioni saranno Mantova (il 10 febbraio alle 15 con il Galles), Rieti (il 22 alle 19 con l’Irlanda) e Biella (il 15 marzo alle 19 con la Francia). “I risultati dello scorso anno - dice Roselli - rappresentano indicazioni da tenere in considerazione, ma per avere un parametro e migliorarsi. L’Under 20 ¨¨ una squadra si rinnova ogni anno, questa ¨¨ molto giovane, con tanti 2000. ? un gruppo diverso dal precedente, con le sue caratteristiche e potenzialit¨¤. Ovviamente manca di esperienza e servir¨¤ tempo per crescere”. Due vittorie e quarto posto nel 2018 anche per la femminile del c.t. Andrea Di Giandomenico (sempre su Galles e Scozia): le 3 partite casalinghe delle azzurre si giocheranno a Lecce (il 9 febbraio alle 20 con il Galles), Parma (il 23 alle 19.45 con l’Irlanda) e Padova (il 17 marzo alle 14.30 con la Francia). “Le tante giovani - dice la capitana Manuela Furlan - stanno dimostrando di poter stare in gruppo e il loro entusiasmo aiuta anche noi veterane a migliorare. Ora speriamo proseguire sulla scia dei recenti buoni risultati, consapevoli che prima di tutto bisogna crescere come prestazioni”. Se nel rugby maschile c’¨¨ la Georgia da tempo a spingere per un ingresso nel Sei Nazioni, al femminile la nazione che pi¨´ sta crescendo sembra la Spagna, che proprio ieri in un test ha sconfitto la Scozia: “Anno dopo anno dimostra sempre di poter dire la sua”. Per il momento per¨° di loro non bisogna preoccuparsi.
Roberto Parretta
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