Nel secondo turno di Challenge Cup decide un piazzato dell’azzurro a un minuto dalla fine, interrotta la serie di 3 sconfitte consecutive
Una settimana dopo il brutto k.o. di Bristol le Zebre si prendono la rivincita superando 20-17 gli stessi inglesi nel secondo turno di Challenge Cup. Una vittoria maturata nel finale grazie al preciso calcio piazzato di Carlo Canna (100% dalla piazzola) ad un minuto dalla fine. Un risultato che mantiene comunque Bristol in seconda posizione nel girone con due punti di vantaggio sui bianconeri. Il calendario sorride per¨° a Castello e compagni, che a dicembre incontreranno due volte i russi dell’Enisei e potranno approfittare dello scontro diretto tra Bristol e La Rochelle, in testa a punteggio pieno.
la partita —
Coach Bradley aveva chiesto difesa e le Zebre hanno risposto: 134 placcaggi positivi, solo 9 sbagliati con i Bears che nel secondo tempo hanno segnato solo 3 punti con un piazzato di Sheedy. Le mete sono arrivate tutte nel primo tempo, aperto e chiuso dalla doppietta di Pincus per gli inglesi a pareggiare le mete delle Zebre firmate da Canna (di potenza, con due avversari a tentare di placcarlo dopo una lunga serie di fasi nei 22) e di Tuivaiti (a concretizzare un bel possesso avanzante sull’asse). Al rientro in campo sul 14-14 le Zebre hanno messo sul terreno di gioco qualcosa in pi¨´ rispetto agli ospiti, provando sempre a muovere l’ovale e pagando anche qualche errore di trasmissione. Alla fine, per¨°, la difesa inglese ha pagato lo sforzo con l’indisciplina. Canna ha messo tra i pali un primo piazzato al 22’, pareggiato da Sheedy subito dopo l’uscita per infortunio alla spalla di Marcello Violi, a questo punto in dubbio anche per la Nazionale. L’ultimo pallone ¨¨ stato quello decisivo: Tauyavuca ha caricato la linea di difesa inglese, che da terra ha provato a strappare il possesso. Il fischio del francese Cayre ha messo sui piedi di Canna il pallone decisivo per interrompere la striscia di 3 sconfitte consecutive e mantenere vive le speranze di qualificazione in coppa.
Matteo Pia
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