La Nuova Zelanda passa 38-13 a Sydney nella prima giornata del Quattro Nazioni dell’emisfero sud: soffre all’inizio, poi Smith, Goodhue, Barrett, Retallick e Naholo (2) mandano al tappeto i Wallabies
Come un pugile che controlla l’avversario, che sa anche incassare senza subire troppi danni, ma che poi dopo un po’ di lavoro ai fianchi ti manda al tappeto con un uno-due che ti spegne tutte le lampadine. E’ cos¨¬ che gli All Blacks oggi sono andati a vincere per 38-13 sull’Australia a Sydney nel match che ha aperto il Rugby Championship, il Quattro Nazioni dell’emisfero sud. I bicampioni del mondo in carica, che hanno vinto le ultime 2 edizioni del torneo e 5 delle ultime 6, avevano perso l’ultimo scontro diretto con i Wallabies, quello di un anni fa a Brisbane (18-23), quando per¨° avevano gi¨¤ da tempo messo in cassaforte la vittoria finale. La Bledisloe Cup, che l’Australia non vince addirittura dal 2002, prende cos¨¬ gi¨¤ la strada della Nuova Zelanda, dove fra una settimana (all’Eden Park di Auckland) si giocher¨¤ la seconda giornata.
BREAKDOWN —
Avvio di partita equilibrato e molto duro. Un placcaggio pericoloso su Israel Folau potrebbe costare anche il giallo a Waisake Naholo, che invece se la cava con una semplice punizione. I Wallabies trovano la touche nei 22 metri, ma Brodie Retallick la ruba. Poco i padroni di casa ne perdono un’altra pr l’in avanti di Izack Rodda. Che per¨° si riscatta subito rubando un pallone su lancio neozelandese. Ne nasce un lungo e paziente attacco, che alla fine gli All Blacks interrompono con un’infrazione di Kieran Read che Reece Hodge punisce con il piazzato che sblocca il risultato. Gli All Blacks perdono per infortunio il centro Ryan Crotty (gli subentra Anton Lienert-Brown). Poi una palla calciata verso i suoi 22 mette nei guai Beauden Barrett, che ¨¨ attaccato e la perde: l’Australia inizia cos¨¬ a costruire un altro paziente attacco fermato a pochi metri dalla meta da un altro fallo nel breakdown di Liam Squire, per la comoda punizione che Bernard Foley infila. E intanto il capitano Michael Hooper fa notare all’arbitro (il sudafricano Jaco Peyper) che gli All Blacks quando sono nei guai ricorrono troppo a questo stratagemma. I neozelandesi a questo punto prendono in mano il gioco e assediano i 22 avversari: un pallone lanciato verso l’out di destra arriva a Naholo, sul quale per¨° arriva a salvare il placcaggio dell’altra ala Dane Haylett-Petty. Subito dopo la mezz’ora altro lunghissimo attacco (17 fasi), che si ferma per¨° con l’ovale rubato da Tatafu Polota-Nau, che serve Will Genia, che a sua volta lo cede a Kurtley Beale, che per¨° lo perde in avanti. Si fa male il pilone Sekope Kepu e per i Wallabies entra l’esordiente Jermaine Ainsley. Australiani che per¨° soffrivano prima e continuano a soffrire in mischia ordinata e concedono una punizione da 40 metri, ma Barrett manca i pali. Ma sul restart alto di Folau ¨¨ Sam Whitelock a metterla subito gi¨´ e a dare il via alla fantastica azione che porta alla meta: decisivo break di Ben Smith sui 10 metri verso destra, servendo Naholo che con un offload trova alla sua sinistra Read, che apre la strada per la corsa indisturbata di Aaron Smith (Barrett manca la trasformazione angolata). E sul 6-5 si va al riposo.
UNO-DUE —
L’Australia riparte all’attacco e si avvicina ai 22 avversari, ma perde palla (Naholo la ruba a Marika Koroibete) e gli All Blacks ripartono senza pensarci due volte, con Jack Goodhue (al secondo cap in nazionale) che libera alla sua sinistra la corsa di Rieko Ioane: l’ala scappa via e poi prima della met¨¤ campo restituisce l’ovale al centro, che pu¨° volare indisturbato a segnare la sua prima meta (e stavolta Barrett trasforma). Da una mischia in suo favore sui 10 metri difensivi finalmente difesa bene, l’Australia riparte con Genia e Foley, che per¨° si lascia cadere l’ovale dalle mani: davanti a lui come un falco c’¨¨ Barrett, che la calcia alle spalle della difesa, poi con altri due calci arriva fino alla linea di meta giusto per tuffarsi e schiacciare (e poi trasformare anche). Un un uno-due che manda k.o. i Wallabies. Al 63’ cala definitivamente il sipario: altra palla persa in attacco dagli australiani, contrattacco neozelandese e poi dopo un breakdown palla aperta al largo a sinistra da Barrett a Retallick, che finge di scaricare verso l’out per Naholo, Foley abbocca e allora la seconda linea si ritrova l’autostrada completamente libera (Barrett trasforma). L’Australia ha un moto d’orgoglio e stavolta ¨¨ un intercetto di Hooper a mettere in moto Beale e Foley, che lancia poi la corsa di Jack Maddocks (entrato da poco all’ala e all’esordio in nazionale) nella met¨¤ campo neozelandese completamente sguarnita (Foley trasforma). La situazione si ribalta poco dopo (al 72’) e Goodhue intercetta il passaggio di Beale, poi la palla arriva a Barrett che dai suoi 10 metri ha un’idea meravigliosa e calcia lungo verso la linea di meta avversaria, con Naholo che capisce prima di tutti e si lancia all’inseguimento dell’ovale, arrivando puntuale all’appuntamento per schiacciare in tuffo (Barrett sbaglia la trasformazione). Passano 3 minuti e l’ala firma doppietta e sesta meta, che, servito da un lungo passaggio di Damian McKenzie (subentrato a Ben Smith), rientra su Maddocks e se ne scappa verso i pali (Barrett stavolta trasforma). Punizione molto severa per i Wallabies, ma di fronte a questi All Blacks c’¨¨ davvero ben poco da fare.
Roberto Parretta
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