A Gold Coast l’Argentina ottiene la seconda vittoria di sempre in casa dei Wallabies: mete di Sanchez e Delguy, determinante anche il piede di Boffelli. Agli australiani non bastano le mete di Genia, Folau e Haylett-Petty
L’Argentina ha sconfitto per 23-19 l’Australia a Gold Coast nel match che ha completato la quarta giornata del Rugby Championship, il Quattro Nazioni dell’emisfero sud. E’ la sesta vittoria di sempre dell’Argentina sull’Australia (l’ultima nel 2014 a Mendoza) e la seconda di sempre in trasferta (la prima e fino a oggi unica il 18-3 di Brisbane nel 1983). Seconda vittoria nel torneo per i Pumas, dopo quella sul Sudafrica, mentre per l’Australia, che due settimane fa aveva sconfitto proprio gli Springboks, ¨¨ la terza sconfitta. In testa alla classifica c’¨¨ sempre la Nuova Zelanda con 16 punti, ma con il Sudafrica ora a -6 (dopo la vittoria di questa mattina a Wellington). L’Argentina ¨¨ a 9 e l’Australia chiude con 5 punti. Il torneo riprender¨¤ sabato 29 con Sudafrica-Australia a Porth Elizabeth e Argentina-Nuova Zelanda a Buenos Aires.
BOTTE E RISPOSTE —
Lo score lo sblocca al 5’ Emiliano Boffelli con u piazzato da met¨¤ campo. La reazione australiana ¨¨ per¨° immediata e Dane Haylett-Petty con un offload e Reece Hodge con un passaggio interno aprono la strada alla corsa in meta di will Genia (Matt Toomua trasforma). Ma i Pumas rispondono: break di Bautista Delguy a destra a sfondare nei 22 avversari, poi l’azione si alimenta velocemente nel breakdown e a sfondare da corta distanza prova Jeronimo de la Fuente, che viene per¨° placcato, ma che da terra riesce a scaricare su Nicolas Sanchez che pu¨° tuffarsi a schiacciare (e poi trasforma). Dall’altra parte magia di Israel Folau (che rientrava dopo avere saltato le ultime due partite ma schierato ala e non estremo) che riceve palla sui 10 metri in posizione centrale, salta due avversari e poi punta l’out di sinistra fino alla corsa alla bandierina, inutilmente placcato da Javier Ortega Desio (Toomua trasforma). L’apertura va ancora in meta al 31’, ma nel servirgli il bellissimo passaggio l’ala Ramiro Moyano tocca impercettibilmente la linea laterale e il Tmo la fa annullare. La beffa ¨¨ doppia, perch¨¦ Moyano si fa anche male (entra Bautista Ezcurra). Ma i Pumas si rifanno al 36’: da touche sui 22 c’¨¨ il break di Pablo Matera che super la met¨¤ campo, poi sul riciclo palla aperta verso destra da Marcos Kremer verso Delguy, che la raccoglie quasi da terra, taglia verso l’interno e con una accelerazione strepitosa incenerisce la difesa australiana fino al tuffo sotto i pali (per la trasformazione di Sanchez). Un paio di scaramucce chiudono il tempo e al riposo si va con gli ospiti avanti 17-14.
PIAZZATI —
La ripresa si apre con l’Argentina subito in meta, ma la splendida azione partita da met¨¤ campo ¨¨ vanificata da un passaggio in avanti di Delguy per Boffelli, rilevato ancora dal Tmo. Da una touche appena fuori i 22 i Pumas costruiscono una maul, costringono gli australiani all’infrazione e Sanchez infila i pali per il +6. Al 55’ un placcaggio alto permette agli australiani di andare a giocare una touche ai 5 metri, la maul non avanza e allora Will Genia apre per Bernard Foley (appena entrato per Toomua, con Kurtley Beale che gli lascia lo spot di apertura e si sposta a primo centro), piccola corsa e palla per Hodge che a sua volta trova al largo Haylett-Petty per il tuffo alla bandierina. Tra il 63’ e il 65’ Sanchez e Hodge sbagliano un piazzato a testa (dai 10 metri l’argentino, da oltre met¨¤ campo l’australiano), cos¨¬ si entra negli ultimi 10 minuti con i Pumas ancora avanti 20-19. Un’entrata laterale del tallonatore Folau Fainga in una ruck a met¨¤ campo costa agli australiani una punizione che Boffelli infila per il +4. L’Australia a questo punto va disperatamente alla caccia della meta che potrebbe ribaltare tutto, ma a mettere fine al match ¨¨ un duro placcaggio su Folau, che perde la palla in avanti. E i Pumas possono esultare.
Roberto Parretta
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