Oltre 3000 persone al Fattori per il ritorno del grande rugby in Abruzzo a 9 anni dal sisma. La squadra bianconera rischia con i Dragons poi trova la rimonta concretizzata nel finale da Canna. In serata arriva la vittoria di Treviso a Dublino: ¨¨ l’undicesima per i veneti, il loro miglior campionato
LEINSTER-BENETTON 15-17 —
Treviso da record: con il 17-15 strappato in casa della capolista Leinster, il Benetton centra l’undicesima vittoria stagionale - mai cos¨¬ tante nella sua storia celtica - e non molla nella corsa al quarto posto, rispondendo al successo dell’Ulster sugli Ospreys. All’Rds Arena di Dublino il copione pare dettato dagli irlandesi: dopo 6’ sfondano con Strauss, abile a portare a terra l’ovale, dopo una maul nata dagli sviluppi di una touche ai 5 metri e poi raddoppiano proprio allo scadere, grazie alla fuga dell’ala Dale. Nonostante possesso e metri corsi siano nettamente a favore degli uomini di Leo Cullen, la meta di Bigi, che al 10’ aveva schiacciato finalizzando una maul avanzante, mantiene i biancoverdi in linea di galleggiamento. A riportare i trevigiani sotto break ci pensa l’ulteriore marcatura pesante di Ruzza in avvio di seconda frazione: al 9’ Hayward raccoglie il rimbalzo del calcetto di Tebaldi e apre per il terza linea, lanciato in area. Peccato solo per l’imprecisione nelle trasformazioni di Allan. Per farsi perdonare, per¨°, l’apertura azzurra si mette in proprio: la meta, propiziata da un passaggio sbagliato dai padroni di casa, e la conversione finalmente in mezzo ai pali portano Zanni e soci avanti per la prima volta nel match. Ma ¨¨ quella buona: Carbery accorcia dalla piazzola (17’), per¨° Treviso, pur in inferirit¨¤ per il giallo rimediato da Tebaldi, riesce a contenere le sfuriate irlandesi e, anzi, penetra nei 22 avversari con diversi multifase. Qualche palla persa in finalizzazione, impedisce di concretizzare ancora, ma il risultato non cambia pi¨´. E, in attesa del derby con le Zebre all’ultima giornata, Treviso pu¨° tornare dalla trasferta irlandese festeggiando. (Mattia Zanardo)
zebre-dragons 34-32 —
Doveva essere una festa per il rugby italiano e per poco i Dragons non l’hanno rovinata. Davanti agli oltre 3000 spettatori del Tommaso Fattori di L’Aquila, le Zebre hanno sudato freddo per battere i giovanissimi gallesi (10 under 21 nei 23 a foglio gara) 34-32 ribaltando nel secondo tempo il 10-26 con cui a sorpresa si era chiuso il primo tempo. Le mete di Castello, D’Apice, Meyer e Canna hanno cos¨¬ dato la quinta vittoria stagionale in Pro14 alle Zebre, che hanno cos¨¬ eguagliato il record di franchigia del 2013-2014 e del 2015-2016. Contro i gallesi, che non vincono in trasferta dal 2015 (33 k.o., il secondo consecutivo di misura in Italia dopo il sorpasso subito a tempo scaduto la scorsa settimana a Treviso), le Zebre hanno sbagliato di tutto e di pi¨´ in attacco ed in difesa dopo la bella azione nata da un offload in sottomano di Lovotti che aveva portato in meta Violi dopo 6’. Errori gestuali, placcaggi mancati, posizioni sbagliate hanno spianato la strada alla tripletta del ventenne Rosser e alla meta di Charlie Davies con cui, a fine primo tempo, i Dragons si sono assicurati anche il bonus offensivo. In avvio di ripresa l’ingresso di D’Apice ha dato solidit¨¤ alla rimessa laterale orchestrata da Biagi, e di conseguenza ha permesso alle Zebre di utilizzare la maul per macinare metri. La prima meta ¨¨ per¨° arrivata da una punizione battuta velocemente da Violi che ha trovato impreparata la difesa gallese per mandare a segno Castello. Robson ha risposto con un piazzato, ma proprio una maul da rimessa laterale ha portato in meta D’Apice, imitato poi da Meyer sull’errore di trasmissione dell’ovale da parte dei gallesi. I Dragons si sono affidati ancora al piede di Robson, ma la rimonta delle Zebre si ¨¨ concretizzata al 32’: altra maul per arrivare nei 5 metri, poi una serie di fasi per assorbire la difesa e quindi l’affondo vincente di Canna proprio sotto i pali. Il finale ¨¨ stato tutt’altro che tranquillo. Il Tmo ha annullato la quarta meta personale di Rosser per un passaggio in avanti di Charlie Davies, quindi a tempo scaduto Robson ha cercato i pali da oltre met¨¤ campo spedendo per¨° l’ovale troppo corto, per il sospiro di sollievo delle Zebre. (Matteo Pia)
Gasport
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