Le stoccare dell’ex c.t. di entrambe le Nazionali sabato era in tribuna a Oita: “I Brave Blossoms sono in costante crescita – dice – ma gli azzurri, sciupate un paio di occasioni nel primo tempo, ¨¨ mancato il giusto atteggiamento”. Domani mattina il XV per il secondo test
Alla scoperta di Kobe: c’¨¨ chi ¨¨ salito al Nunobiki Herb Garden in funivia, chi ha passeggiato in centro, ma anche chi ¨¨ rimasto nei pressi dell’albergo su Rokko Island. Tradizionale giornata di riposo per la delegazione italiana in vista del secondo e ultimo test-match del tour estivo contro il Giappone, in programma sabato al Misaki Stadium, moderno impianto da oltre 30.000 posti a sedere. Domani, alle 14 locali, le 7 italiane, dopo il previsto allenamento, il c.t. Conor O’Shea annuncer¨¤ il XV di partenza. Con la conferma di Tiziano Pasquali pilone destro (nel debutto da titolare ha realizzato anche una meta), rispetto a quella della sconfitta di Oita (34-17), sono previste un paio di novit¨¤.
Un’azione di Italia-Giappone. Fama
LA FORMAZIONE —
Jake Polledri dovrebbe prendere il posto di Giovanni Licata in terza linea e, dato l’infortunio di Mattia Bellini alla caviglia sinistra, con lo spostamento di Matteo Minozzi all’ala, Jayden Howard dovrebbe inserirsi sin dal primo minuto a estremo. Se le previsioni saranno confermate, saliranno a otto i titolari di Treviso, con quattro quelli delle Zebre e tre di club stranieri (capitan Ghiraldini gioca in Francia con il Tolosa, Polledri e Campagnaro in Inghilterra con il Gloucester e con l’Exeter). Diversi invece i cambiamenti attesi per la panchina.
TESTIMONIAL —
Sabato intanto, in tribuna al Bank Dome di Oita, c’era anche Sir John Kirwan, uno che con l’ovale italiano e nipponico ha da tempo stretti legami. Il 53enne neozelandese, giocatore in entrambi i campionati maggiori, dopo aver vinto sul campo con gli All Blacks la Coppa del Mondo 1987, ha guidato gli azzurri in quella del 2003 e i Brave Blossoms nelle edizioni 2007 e 2011. Tra i promotori della candidatura di Giappone 2019, oggi ¨¨ testimonial di uno dei maggiori partner di Rugby World Cup. “Vedere lo stadio di Oita quasi pieno – dice – ¨¨ stata una grande emozione. A conferma che il movimento nipponico ¨¨ in costante crescita: la Nazionale, quando nel 2006 accettai l’offerta di allenarla, era al 18¡ã posto del ranking mondiale e attirava poca gente. Oggi ¨¨ all’11¡ã e, con la rassegna iridata alle porte, crea entusiasmo ed interesse”.
SENZA EMOZIONI —
Il giudizio sulla prestazione di Ghiraldini e compagni, riportato anche dal Kyodo News e dal Japan Times, ¨¨ piuttosto severo: “Il Giappone, in Jamie Joseph e Tony Brown, ha ottimi allenatori – sostiene l’ex ala di Treviso – e ha fatto la differenza soprattutto con la difesa. L’Italia, nel primo tempo, ha sciupato un paio di occasioni da meta, ma i padroni di casa, bravi a gestire il possesso e a dettare i ritmi del match, han decisamente meritato di vincere. Gli azzurri non mi son parsi in grande condizione e, per certi versi, sono stati sovrastati. Hanno svolto un compitino, nulla di pi¨´, giocando con poca emozione, senza il giusto atteggiamento”. Il Giappone, secondo Kirwan, ai Mondiali, superando una tra Irlanda e Scozia nel girone di qualificazione, potr¨¤ addirittura puntare alla promozione ai quarti di finale: “La Scozia, nel Sei Nazioni, a Roma – ricorda – ha rischiato grosso e ora i Brave Blossoms han battuto gli azzurri. Quindi, perch¨¦ non crederci?”. Italia: se ci sei, batti un colpo.
Andrea Buongiovanni
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