Doppio allenamento sul campo dei Kobelco Steelers, con una seduta comune per gli avanti. Sabato, nel secondo match col Giappone, infortunato Bellini, Minozzi dovrebbe spostarsi all’ala con Hayward estremo e Jake entrare in terza linea per Licata: “Essere in questo gruppo ¨¨ un privilegio”. In serata ricevimento con l’ambasciatore
Giornata intensa per l’Italia che sabato, a Kobe, sfider¨¤ il Giappone nel secondo test-match del tour nipponico. Con doppia seduta presso il campo di allenamento dei Kobelco Steelers, club di Top League. Club prestigioso, che ha in Wayne Smith, ora anche consulente azzurro, il supervisore tecnico e che conta su giocatori del calibro dell’australiano Adam Ashley-Cooper e – squillo di tamburi – del neozelandese Dan Carter, presto in arrivo. Intorno alla sede pensionati che giocano a tennis, all’interno una club house, una palestra ben attrezzata e un rettangolo di gioco in erba sotto la tangenziale: al mattino lavori per reparti, con gli avanti a fare a cornate in mischia con i pari ruolo degli Steelers, al pomeriggio operazioni congiunte.
due cambi —
Facile intuire l’idea della formazione titolare: un paio, probabilmente, le novit¨¤ rispetto al XV sconfitto sabato scorso a Kobe. Una forzata: con Bellini indisponibile per l’infortunio alla caviglia sinistra, Minozzi si sposter¨¤ all’ala con l’inserimento a estremo di Hayward. L’altra voluta: in terza linea, al posto di Licata, potrebbe partire Polledri. Per il 23enne flanker italoinglese sarebbe solo il terzo cap, il secondo da titolare dopo quello d’esordio di fine Sei Nazioni contro la Scozia e i 32’ uscendo dalla panchina nel match di tre giorni fa. Per Jake, figlio d’arte, diventerebbe la ciliegina sulla torta di una stagione da ricordare: nel Gloucester, in Premiership inglese, squadra con la quale ha disputato a Bilbao la finale di Challenge Cup (perdendola) e col quale ha ancora due stagioni di contratto, ha esordito col botto, fino a meritare il riconoscimento di “giovane giocatore dell’anno” sia per i tifosi, sia per gli sponsor e a venir nominato tra “le cinque rivelazioni” dell’intero campionato, con Sam Simmonds (Exeter) poi vincitore del relativo titolo.
vai jake —
“Far parte di questo gruppo – dice – ¨¨ un grande privilegio. Dopo la Coppa del mondo under 20 del 2015 disputata in azzurro insieme a Minozzi grazie alle mie origini italiane, avrei potuto provare a trovar posto nella Nazionale inglese. Ma al di l¨¤ di una concorrenza pi¨´ agguerrita, l’idea di giocare per l’Italia mi stimola molto. Il c.t. O’Shea mi segue, vede le mie partite in tv e poi commenta le mie prestazioni via messaggio. Per me ¨¨ un onore. Questa squadra ha ottime potenzialit¨¤, non potr¨¤ che crescere e sono presto i risultati arriveranno. Il k.o. contro il Giappone ¨¨ stato pesante, ma abbiamo subito l’occasione di rifarci e non vogliamo sciuparla. Cosa dovremo cambiare? Soprattutto dovremo gestire meglio il possesso. Nel primo match abbiamo perso 24 palloni, un’enormit¨¤. Vietato ripetersi”. Jake ha sangue italiano da parte di padre: “Nonna ¨¨ di Roma – racconta – emigr¨° dopo la Guerra, il nonno ¨¨ di Bardi, comune della Valle del Ceno, in provincia di Parma. Pap¨¤ Peet, a sua volta flanker e mio riferimento, sabato venuto fino a Oita, vanta 450 presenze col Bristol, citt¨¤ dove sono nato e cresciuto, a 45’ di auto da Gloucester. L’italiano? Sto studiando da febbraio, seguo un corso e presto avvier¨° anche le pratiche per il passaporto”.
il ricevimentO —
Insieme la resto della delegazione, in serata, dopo la doppia seduta di allenamento, ha partecipato a un ricevimento ufficiale voluto dall’ambasciatore italiano a Tokyo. Tra i presenti, in un elegante hotel del centro, una serie di autorit¨¤ locali e il presidente federale Alfredo Gavazzi, arrivato in mattinata dall’Italia. Domani giornata di riposo: gioved¨¬ l’annuncio della formazione e gli ultimi allenamenti importanti.
Andrea Buongiovanni
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