Problemi per il c.t. O’Shea che annuncia il XV per la sfida di sabato a Firenze: senza il capitano al n.8 gioca Steyn, i dubbi per la maglia numero 15 risolti senza cambiare
Sar¨¤ orfana del suo capitano Sergio Parisse l’Italia che sabato a Firenze (ore 15) sfida la Georgia nel secondo test-match del novembre internazionale. Il numero 8 ¨¨ alle prese con un problema al polpaccio che a settembre lo aveva gi¨¤ costretto a un mese di stop, ma che sembrava superato dopo il ritorno in campo con lo Stade Francais due settimane fa. Un’assenza, quella di Parisse, che O’Shea non si aspettava davvero e che lo ha costretto a rimodulare i piani in terza linea, dove a indossare il numero 8 torna Bram Steyn (aveva gi¨¤ giocato in quel ruolo sempre per rimpiazzare il capitano), con Jake Polledri e Sebastian Negri invece regolarmente al loro posto come flanker dopo avere saltato la trasferta di Chicago.
CAMBI —
Rispetto alla pesante sconfitta con l’Irlanda, come preannunciato dal c.t. la formazione viene praticamente rivoluzionata. Il dubbio pi¨´ grande riguardava per¨° la maglia di estremo, dove bisognava fare i conti con gli infortuni di Matteo Minozzi, Edoardo Padovani e Jayden Hayward: alla fine O’Shea ha scelto di confermare Luca Sperandio, che collezioner¨¤ il suo quarto cap azzurro. Gradi di capitano a Leonardo Ghiraldini. “All’inizio della settimana - spiega O’Shea - abbiamo saputo che Parisse aveva un piccolo problema e quindi abbiamo cercato di capire come fare senza. La terza linea di Chicago ha giocato bene, ma ho voluto riproporre quelli che erano andati molto bene a giugno in Giappone. Speriamo di recuperare Parisse e Hayward per l’Australia. All’ estremo diamo un’altra opportunit¨¤ a Luca, per imparare deve giocare a questo livello. Gli errori? Quelli dell’estremo tutti li vedono, io lo so bene”.
GEORGIA —
L’avversario, come noto, vanta pretese in ottica di una possibile inclusione nel Sei Nazioni e visto che l’Italia rappresenta la squadra pi¨´ debole del Torneo, ¨¨ chiaro che il match di sabato possa anche assumere, al netto delle decisioni politiche che escludono qualsiasi modifica al format del Torneo, una vetrina irripetibile per la Georgia. “Sappiamo - dice O’Shea - che loro aspettano questa partita da un anno, non sono stupido da ignorare tutto quello che c’¨¨ dietro. Ma per noi il nostro futuro ¨¨ sabato, ¨¨ questa partita. Dobbiamo dimenticare i discorsi intorno al Sei Nazioni ma pensare che al rugby internazionale servono queste partite, serve allargare il confronto, non si pu¨° pensare solo a quelle delle 4, 5 squadre che possono vincere la Coppa del Mondo. La Georgia viene da anni di ottimo lavoro, ma noi dobbiamo pensare al nostro processo, al nostro cammino. E in campo dobbiamo pensare a giocare il pi¨´ possibile, palla in mano e ritmo, occorrer¨¤ chiarezza da parte dell’arbitro sui punti d’incontro”. Steyn torna invece numero 8: cosa cambia? “In realt¨¤ non cambia niente”, dice il sudafricano della Benetton. “A livello individuale Sergio crea di pi¨´, io vado pi¨´ diretto. Non posso fare le stesse cose, ma devo pensare a fare le mie al meglio. Con Jake e Seb siamo terze linee veloci, diretti, abbiamo il compito di aprire le difese e riciclare i palloni velocememte”.
formazione —
Questo quindi il XV azzurro per sabato: 15 Luca Sperandio; 14 Tommaso Benvenuti, 13 Michele Campagnaro, 12 Tommaso Castello, 11 Mattia Bellini; 10 Tommaso Allan, 9 Tito Tebaldi; 8 Abraham Steyn, 7 Jake Polledri, 6 Sebastian Negri; 5 Dean Budd, 4 Alessandro Zanni; 3 Simone Ferrari, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Andrea Lovotti. A disposizione: 16 Luca Bigi, 17 Cherif Traor¨¨, 18 Tiziano Pasquali, 19 Marco Fuser, 20 Johan Meyer, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Carlo Canna, 23 Luca Morisi.
Roberto Parretta
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