E’ arrivato il momento della verit¨¤. Alle 11.45 a Shizuoka si gioca Italia-Sudafrica, match chiave della poule B del Mondiale per l’accesso ai quarti. A prescindere dal risultato, sar¨¤ la partita che dar¨¤ il tono al quadriennio azzurro e alla gestione di Conor O’Shea. I precedenti dicono che l’Italia ha perso 14 dei 15 precedenti, con la significativa eccezione del 20-18 del novembre 2016 a Firenze. Ma quello era il Sudafrica di Coetzee, logorato da mille tensioni: di l¨¬ a poco sarebbe arrivato Rassie Erasmus a dare sostanza e orgoglio a una nazionale che quest’anno ¨¨ tornata a vincere il Quattro Nazioni e a giocarsela con gli All Blacks. Ma ¨¨ anche un’altra Italia (tra i titolari i soli reduci sono Parisse e Benvenuti): allora centr¨° un exploit clamoroso ma estemporaneo, mentre ora siamo alla partita pi¨´ importante di un ciclo.
GIAPPONE 2019
Italia-Sudafrica, quattro anni in 80 minuti. O'Shea: "Una guerra"
Alle 11.45 a Shizuoka la partita che mette in palio un posto nei quarti. A prescindere dal risultato, dar¨¤ il tono alla gestione del c.t. irlandese. Che si affida a tre principi: peso, esperienza, intercambiabilit¨¤. Erasmus, c.t. dei Boks: "Match scivoloso, come il Giappone per l'Irlanda"
Scelte O’Shea
¡ªLe due partite pi¨´ facili e gi¨¤ vinte dall’Italia in questo Mondiale - male contro la Namibia, meglio contro il Canada - hanno influenzato le scelte del c.t. in minima parte. O’Shea parte con Parisse numero 8 — il capitano festegger¨¤ la 142esima presenza, una in pi¨´ di O’Driscoll, a livello internazionale secondo solo alle 148 di McCaw — e dirotta Steyn, impetuoso a terza centro contro il Canada, a numero 6, a fianco di Polledri. “Sergio ¨¨ uno dei giocatori pi¨´ forti sulle palle alte: il suo ruolo in questa partita sar¨¤ fondamentale, nel raccogliere i calci e aiutare ali ed estremo” si ¨¨ lasciato sfuggire O’Shea. Aggiungendo. “Con il Sudafrica ¨¨ una guerra, niente di diverso. Per giocare contro di loro serve coraggio. Ma la pressione ¨¨ tutta su di loro”. Cos¨¬, di fronte a un XV corazzato, O’Shea mette in seconda linea due pesi massimi come Sisi e Budd e lascia in panchina Ruzza, insieme ad altri cinque avanti. Oltre a Eztebeth — in campo nonostante sia al centro di mille polemiche per una presunta aggressione razzista a fine agosto — il Sudafrica mette in campo i pesi massimi, dal n.8 Vermeulen a Mtawarira, dal motorino De Klerk dietro la mischia a Kolbe ala, da De Allende centro all’estremo Le Roux. “E’ una partita da dentro o fuori per noi — ha detto Erasmus —, dobbiamo vincere per andare ai quarti e i giocatori lo sanno. Sento le farfalle nello stomaco perch¨¦ contro l’Italia abbiamo perso recentemente, e loro saranno carichi per questo. L’Italia sar¨¤ un match scivoloso come per l’Irlanda lo ¨¨ stato quello con il Giappone”.
Intercambiabili
¡ªSar¨¤ un match durissimo e quindi la parola d’ordine ¨¨ intercambiabilit¨¤: si motiva cos¨¬ la scelta di giocare praticamente con 4 centri, i due “titolari” — Morisi e Hayward, che con il 12 funger¨¤ da secondo playmaker — e Benvenuti e Campagnaro ali. Le ali del Sudafrica per¨° fanno paura, con Mapimpi e soprattutto Kolbe, esplosivo contro il Sudafrica. O’Shea ha anche confermato Tito Tebaldi mediano di mischia. Al suo fianco dovrebbe farcela Allan: il n.10 aveva patito una leggera storta a una caviglia nel finale dell’allenamento di mercoled¨¬, ma gli esami condotti alla vigilia non hanno evidenziato particolari problemi.
Italia: Minozzi; Benvenuti, Morisi, Hayward, Campagnaro; Allan, Tebaldi; Parisse, Polledri, Steyn; Budd, Sisi, Ferrari, Bigi, Lovotti. All. O’Shea. A disp. Zani, Quaglio, Riccioni, Ruzza, Zanni, Negri, Braley, Canna.
Sudafrica: Le Roux; Kolbe, Am, De Allende, Mapimpi; Pollard, De Klerk; Vermeulen, du Toit, Kolisi (cap); De Jager, Etzebeth; Malherbe, Mbonambi, Mtawarira. All. Erasmus. A disp. Marx, Kitshoff, Koch, Snyman, Mostert, Louw, Jantjies, Steyn.
Arbitro: Barnes (Inghilterra)
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