Venerd¨¬ al via in Australia la manifestazione sotto l’egida di World Rugby che coinvolge anche Tonga, Samoa e Figi: la meta varr¨¤ 7 (pi¨´ trasformazione) se si segna con un’azione che parte dai propri 22, la mischia non durer¨¤ pi¨´ di un minuto e per la touche non serviranno i due allineamenti. In panchina 12 uomini che possono entrare e uscire
Mete da nove punti (7+2), un minuto per fare la mischia, touche anche senza allineamento speculare, cambi volanti. Un altro passo verso un rugby pi¨´ veloce, pi¨´ spettacolare, ma potenzialmente anche pi¨´ pericoloso. Venerd¨¬ a Perth prender¨¤ il via la prima edizione di World Series Rugby, un torneo voluto da Andrew Forrest, il presidente di Western Force — l’ex franchigia del Super Rugby, da quest’anno esclusa dal massimo torneo australe — ma che coinvolge anche Samoa, Tonga, Figi, Hong Kong, i Rebels e i Crusaders. World Rugby ci ha messo il cappello, dando il permesso di testare il set di nuove regole. Che certamente vanno nella direzione che il rugby a 15 ha preso da due decenni, ma che possono stravolgere il gioco a un livello mai toccato prima.
SUPERMETA —
Premessa: l’Australia ¨¨ da sempre il luogo perfetto per questo tipo di sperimentazioni. L¨¬ il rugby a 15 vive la concorrenza di Rugby League e di Football australiano e per attrarre pubblico — e non morire — deve percorrere la via della spettacolarit¨¤: meno spazio a mischie e touche, considerate noiose, e palla pi¨´ viva per avere pi¨´ mete. Cos¨¬ a Perth esordir¨¤ la ?supermeta?: non pi¨´ da 5 punti, ma da 7 — pi¨´ l’eventuale trasformazione — se la squadra in attacco inizier¨¤ il movimento da dentro i propri 22 e lo concluder¨¤ in meta senza interromperlo. Se sar¨¤ segnata, i pali si accenderanno con una luce verde. Ritmo, intensit¨¤, velocit¨¤, pochi momenti morti: queste parole d’ordine porteranno alla riduzione dei tempi della mischia chiusa, che dovr¨¤ essere giocata entro un minuto dal momento in cui sar¨¤ ordinata, pena la perdita del pallone per la squadra che aveva l’introduzione. E poi sar¨¤ toccata anche la touche: non occorrer¨¤ pi¨´ attendere che le due squadre formino due linee parallele con lo stesso numero di partecipanti, ma la squadra col possesso del pallone potr¨¤ lanciare la palla anche prima. E per concludere, cambi volanti: si potr¨¤ uscire e rientrare in campo — oggi si pu¨° fare solo per determinati tipi di infortunio — e in panchina ci saranno 12 atleti, non 8.
DUBBI —
? evidente che queste innovazioni, se da un lato possono rendere il gioco pi¨´ spettacolare per certi occhi e certi tipi di pubblico, dall’altro aumentano i tempi e l’intensit¨¤ del gioco effettivo e, quindi, pretendono dai giocatori un notevole sforzo in pi¨´. Meno fasi raggruppate, meno momenti di riposo, pi¨´ placcaggi in gioco aperto. Non il massimo, per uno sport che ha gi¨¤ visto crescere in maniera preoccupante le ?concussion?, quelle commozioni cerebrali che colpiscono sempre pi¨´ gli atleti al momento del contatto con l’avversario.
Simone Battaggia
© RIPRODUZIONE RISERVATA