L’ex tallonatore per quattro anni a guida dell’Argentina. Sostituisce Hourcade. Anima dei Pumas al Mondiale 2007, quando aveva lasciato l’Australia Cheika si era detto “devastato”. L’ex manager dell’Argentina: “Restituir¨¤ identit¨¤ alla squadra”
L’Argentina raddrizza la barra. Dopo le dimissioni di Daniel Hourcade di giugno, dopo aver vinto solo quattro delle ventisei partite giocate negli ultimi 4 anni, i Pumas cercano di ripartire dall’uomo che forse ha rappresentato di pi¨´ la “garra” negli ultimi vent’anni: Mario Ledesma.
La PROFEZIA DI CHEIKA —
L’ex tallonatore vanta 84 partite nei Pumas, l’ultima delle quali al Mondiale 2011, l’ultima delle sue quattro Coppe del Mondo di fila. Era capitano della meravigliosa squadra che arrivo terza a Francia 2007, anima di una mischia intrattabile e di un gruppo di giocatori che si spendevano su ogni pallone, senza compromessi. Ora ha firmato un contratto quadriennale con la Uar, quindi ben oltre al Mondiale del prossimo anno in Giappone. Un leader nato e un grande conoscitore del rugby, tant’¨¨ che subito dopo il ritiro venne cooptato da Michael Cheika, allora allenatore dello Stade Fran?ais, per fargli da secondo. Il ticket avrebbe fatto strada, tant’¨¨ che, dopo due stagioni a Montpellier, il tecnico australiano lo port¨° prima ai Waratahs, poi a fargli da secondo nello staff dell’Australia. Per capire quale fu il suo impatto, basta tornare alla reazione di Cheika quando Ledesma annunci¨° l’addio ai Wallabies per andare ad allenare i Jaguares del Super Rugby. “Sono devastato - disse allora Cheika -, ma ho capito. Gli auguro di avere successo. Sogna di diventare head coach e credo sia il momento giusto. Questo ragazzo ha dato ogni centimetro di s¨¦ per i Wallabies. Quando arriv¨°, nel 2014, la nostra mischia era stata appena demolita dagli inglesi. Per noi Ledesma fu un regalo e ora noi glielo rendiamo”.
DIFENDERE LA MADRE —
La profezia di Cheika si ¨¨ avverata presto. Dopo una buona stagione con i Jaguares, segnata da alcune vittorie di peso, anche in Nuova Zelanda, Ledesma ha infatti preso il comando della grande nave, i Pumas. “Essere al timone mi riempie di orgoglio - ha detto il 45enne ex tallonatore. Non sento pressione, non mi sento intimidito. E’ una bella vertigine. Siamo di fronte a una sfida immensa”. Quale sar¨¤ il suo impatto emotivo sulla squadra, lo dice l’ex manager dei Pumas al Mondiale 2007, Rau Sanz: “I Pumas avevano perso la loro identit¨¤. Ledesma con Fernandez Miranda gliela restituiranno, con il placcaggio, la mischia, la pressione e l’attacco come vessilli. Bisogna essere implacabili in difesa, difendere come si difende la propria madre quando ¨¨ vittima di un’aggressione. Ledesma dar¨¤ un altro destino ai Pumas”.
Simone Battaggia
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