Viva i pionieri, soprattutto perch¨¦ quando agiscono ancora non sanno di essere tali. Lo diventano proprio perch¨¦ ci¨° che realizzano consiste nell'unico modo per loro possibile di fare una cosa, qualsiasi cosa. Gli occhi del mondo poi si posano addosso a quel che hanno fatto e quella cosa la chiamano "impresa", non solo perch¨¦ nessun altro ci era riuscito prima, ma anche e soprattutto perch¨¦ a nessuno, in precedenza, era venuto in mente.?Proprio in questi giorni, nell'imminenza delle Paralimpiadi, tanti dei campioni che vi parteciperanno, come per esempio Bebe Vio, stanno ripetendo lo slogan - Io garegger¨°, non parteciper¨° -. Per saltare, innanzitutto, l'ostacolo dell'ipocrisia linguistica; per ratificare l'importanza e il peso delle parole come volano di dignit¨¤ e rispetto dell'individuo a prescindere dalle contingenze. ? un modo per onorare la cronaca della grande rassegna che i media racconteranno; proprio per questo a essa deve abbinarsi la storia, fatta di tante storie e di una in particolare: il racconto di quando un destino si spezza, apparentemente, ma al tempo stesso "da un cucchiaio si pu¨° ricavare? una forchetta", come scrive Stephen King in una sua novella.
il personaggio
Fairhall, l'arciera che ha sconfitto la disabilit¨¤ con le sue frecce
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