Perathoner, dall'Olimpiade alla Paralimpiade sempre con lo snowboard

Emanuel ha partecipato ai Giochi Invernali 2018 e 2022. Poi l'infortunio che l'ha costretto alla protesi al ginocchio e alla ridotta mobilità. Ma non si è arreso

Tra gli insigniti del collare d’oro c’è anche un atleta della Val Gardena che ha partecipato a due edizioni dei Giochi Olimpici e ora si prepara per Milano-Cortina. Nulla di speciale, se non fosse che ai Giochi del 2026 parteciperà in qualità di atleta paralimpico. Emanuel Perathoner, 37 anni, altoatesino di Bolzano, nella sua seconda vita ha conquistato il campionato del mondo di snowboard Dual Banked Slalom LL2 2023 e si prepara ad una nuova esaltante stagione. All’inizio lavorava come muratore per mantenersi e nel frattempo partecipava alle gare. A 26 anni la svolta con l’ingresso nel gruppo sportivo dell’esercito, poi quello sfortunato infortunio in allenamento nel 2021 che, dopo 4 operazioni, ha reso necessaria una protesi nell’aprile 2022.?

Ha ricevuto il collare d’oro paralimpico, cosa significa per lei??

“Sono veramente contento ed onorato di aver ricevuto questo prestigioso premio che è per me dal significato importantissimo. Ho lottato e sofferto per recuperare dal mio infortunio e questo mi fa capire che ne è valsa la pena”.?

L’infortunio. Cosa ha provato e come è riuscito a superarlo??

“In quel momento ho pensato di aver fatto una gran stupidaggine, visto che è stato un mio errore. Volevo provare qualcosa in allenamento e purtroppo non ha funzionato. Ho tentato di saltare due gobbe, sono atterrato corto e mi è esploso il piatto tibiale. Sono stato operato il giorno dopo, hanno provato mettendomi delle viti e delle placche, poi ho iniziato subito la fisioterapia. Ho lavorato tutti i giorni con l’obiettivo di andare alle Olimpiadi di Pechino 2022. Mia moglie mi ha molto aiutato a non mollare in quel periodo. Purtroppo andando avanti ci sono state delle complicazioni che hanno ostacolato un po’ il mio recupero e gli obiettivi sono cambiati. Quando alla fine, dopo varie operazioni, si sono rotte 3 viti su 7 al piatto tibiale, insieme al mio fisioterapista e ai medici abbiamo deciso che avevo bisogno di una protesi totale del ginocchio per condurre una vita normale (sono stato con le stampelle da gennaio 2021 fino a luglio 2022). Purtroppo mi sono anche lesionato il nervo SPE. Non riesco a muovere in su la caviglia e nello snowboard ho dovuto adattarmi un po’ visto che questa serve abbastanza. Oltre a quello ho una scarsa mobilità del ginocchio”.?

Quest’anno ha ottenuto due ori e due argenti mondiali nel circuito paralimpico. Qual è stata l’emozione più bella e quali i momenti difficili??

“L’emozione più bella è stata quella di tornare a gareggiare e condividere i successi con i miei compagni, con tutta la squadra e con la mia famiglia che mi tifava da casa. I momenti difficili, sicuramente dopo l’infortunio. Come atleta so che non bisogna mai arrendersi, quindi ho subito iniziato la fisioterapia per poter tornare a condurre una vita normale. Con l’arrivo nel mondo paralimpico le aspettative erano molto alte, ma penso che visti i miei trascorsi da atleta ho saputo gestirle e soprattutto godermi questa nuova esperienza”.?

Come ha conosciuto il mondo paralimpico?

“Del mondo paralimpico ne conoscevo poco e ne conosco ancora poco, visto che è vastissimo. Imparo ogni giorno qualcosa di nuovo dai miei compagni e allenatori. Prima del mio infortunio conoscevo Jacopo Lucchini - che ora è un compagno di squadra - e ci siamo incrociati qualche volta sulla neve. Poi ci sono finito dentro abbastanza per caso. Una mia ex-compagna di squadra allo Stelvio ha parlato con i tecnici della squadra di snowboard Fisip e da lì è nata l’idea di portarmi a fare la classificazione(visita medica in cui ti assegnano la categoria di disabiltà, ndr)”.?

Ha partecipato a 2 Giochi Olimpici, ora si prepara per i Giochi Paralimpici del 2026.

“Si, i giochi in casa sono il grande obiettivo per cui mi sto preparando, ma sempre comunque godendomi questa nuova esperienza e divertendomi a fare quello che mi piace. Ho imparato che anche una gara alle Olimpiadi è come tutte le altre. La prima Olimpiade è difficile perché ci sono tantissime emozioni e tante aspettative, le altre si vivono meglio. Ora mi alleno sicuramente meno di prima perché ho 37 anni e anche con il mio ginocchio ha bisogno di riposare. La vita da atleta non è solo quella che si vede sui social. C’è un duro lavoro che ha bisogno di continuità per arrivare in cima. Ora posso contare sulla mia esperienza da atleta che sicuramente i miei avversari non hanno”.?

Prossimi appuntamenti sportivi di questa stagione appena aperta?

“Questa stagione non ci sono mondiali, per cui mi sto concentrando sulla coppa del mondo con l’obiettivo di vincere i 3 globi di cristallo (generale, bankedslalom e snowboardcross,ndr). Per ora abbiamo fatto due gare di bankedslalom in Olanda, entrambe vinte, poi andremo in Finlandia e Germania per lo snowboardcross(SBX), poi a Colere,in Italia(stazione sciistica dove ho avuto l’infortunio)con un SBX e due bankedslalom. Da lì ci sposteremo a marzo in Canada per fare due gare di SBX a Big White e un Dual Bankedslalom e un Dual Banked Slalom Team a Mount Sima”.?

Sogno nel cassetto??

“Il mio sogno sarebbe di vincere due ori a Milano-Cortina 2026. Ma ci sto lavorando a per trasformarlo in un obiettivo reale e non lasciarlo tra i sogni”.