I campioni paralimpici di nuovo a Milano per raccontare l'inclusione attraverso lo sport: "Insegna cosa significa fare sacrifici e seguire una passione fino in fondo"
Raccontare l¡¯inclusione attraverso lo sport. Questo l¡¯obiettivo dell¡¯appuntamento organizzato da David Lloyd a Milano per trasmettere la cultura paralimpica ai giovani. Presenti i campioni paralimpici di nuoto Stefano Raimondi e Giulia Terzi, compagni in vasca e nella vita, che ai Giochi di Parigi hanno vinto complessivamente sei medaglie d¡¯oro, una d¡¯argento e tre di bronzo.
Stefano, come si sente a due mesi dalle Paralimpiadi??
¡°Sono ancora incredulo per quello che ho fatto. Ogni volta che riguardo le medaglie mi emoziono come se fosse la prima volta! L¡¯atmosfera alle Paralimpiadi era indescrivibile e ancora oggi faccio fatica a trovare le parole giuste per raccontare tutto ci¨° che ho vissuto¡±.?
? entrato nella storia essendo l¡¯unico italiano ad aver conquistato 5 ori, conditi da un argento, ai Giochi. Un record.?
¡°Sono veramente orgoglioso e felice. Non avrei mai pensato di riuscirci, nonostante tutto l¡¯impegno che io e il mio allenatore, Beppe Longinotti, ci abbiamo messo. Alcuni ori, come quello nei 100 stile, sono stati davvero inaspettati. Sono fiero dei risultati, ma lo sono ancora di pi¨´ perch¨¦ ci sono tante persone dietro a questo traguardo a cui voglio bene e che mi hanno aiutato a ogni passo¡±.?
Crede sia possibile superarlo??
¡°Non so, ma sono molto competitivo. Quando gareggio, voglio sempre arrivare davanti ai miei avversari, quindi sicuramente ci prover¨°!¡±.?
Quanto lavoro c¡¯¨¨ dietro??
¡°Tantissimo. Non solo il mio in acqua, ma anche quello del mio allenatore e della mia preparatrice Barbara, che studiano ogni dettaglio. Mi alleno 8-9 volte a settimana in acqua, oltre a 3 sessioni di palestra. ? un impegno continuo, ma ne vale la pena¡±.?
Quanto lo sport ¨¨ importante e quanto l¡¯ha aiutata?
¡°Fondamentale. Mi ha aiutato tantissimo, anche dopo l¡¯incidente, aiutandomi a tornare a camminare. Devo molto a mia mamma, che mi ha spronato a non mollare quando avrei voluto smettere. Lo sport mi ha insegnato cosa significa fare sacrifici e seguire una passione fino in fondo. Sono una persona molto timida, ma grazie allo sport ho conosciuto tante persone e amici che mi hanno aiutato ad aprirmi, anche a livello caratteriale¡±.?
C¡¯¨¨ un messaggio che vuole mandare a chi si vuole avvicinare allo sport paralimpico??
¡°Il mio consiglio ¨¨ di mettersi in gioco. Non tutti arriveranno a una medaglia paralimpica, ma il percorso ¨¨ cos¨¬ intenso e arricchente che lascia un segno indelebile. Fare sport permette di stringere amicizie vere, di conoscersi meglio e di formarsi per affrontare la vita di tutti i giorni. Lo sport ¨¨ una grande scuola di vita¡±.?
Prossimi obiettivi??
¡°La mia testa ¨¨ gi¨¤ proiettata a Los Angeles 2028. Prima di allora, ci saranno mondiali e europei, obiettivi importanti che mi terranno concentrato e motivato¡±.?
Giulia, lei ¨¨ rientrata ai giochi dopo la maternit¨¤, quanta soddisfazione c¡¯¨¨ nell¡¯aver vinto 1 oro e 3 bronzi??
¡°Immensa. Non c¡¯era nulla di scontato all¡¯inizio. ? stato un percorso impegnativo, soprattutto dal punto di vista psicologico. La versione di me come atleta si ¨¨ spesso scontrata con quella di mamma. Anche fisicamente la ripresa ¨¨ stata pi¨´ dura di quanto mi aspettassi, ma grazie a un piano di recupero personalizzato, preparato dai miei allenatori, ho ottenuto risultati che sono andati oltre ogni aspettativa¡±.?
? arrivata alle Paralimpiadi dopo una gravidanza. Quanto ci si allena per raggiungere questi traguardi??
¡°Davvero tanto, praticamente ogni giorno con doppie sessioni. Ho alternato settimane con 9 sessioni in acqua a settimane con 10. In questi mesi di preparazione l¡¯obiettivo diventa centrale, come anche le sessioni di palestra, l¡¯alimentazione e la cura di ogni dettaglio¡±.?
? la compagna di Stefano. Quanto le ¨¨ stato di aiuto nel cammino verso Parigi??
¡°Stefano ¨¨ stato di grandissimo supporto. Mi ha sostenuta in ogni scelta, anche nei momenti di sconforto, ricordandomi sempre che sarei stata capace di arrivare sul podio e di fare grandi cose anche con nostro figlio Edoardo. Quando avevo gli allenamenti mattutini e lui era libero, si alzava di notte per il bambino, lasciandomi riposare, e io facevo lo stesso per lui. Ci capiamo molto e siamo estremamente orgogliosi l¡¯uno dell¡¯altra. ? stato un vero lavoro di squadra e oggi siamo entrambi molto felici dei risultati raggiunti¡±.?
Lo sport ¨¨ parte integrante della sua vita. Per cosa si prepara, dopo Parigi??
¡°Lo sport ¨¨ fondamentale e ha sempre fatto parte della mia vita. Dopo Parigi ho avuto bisogno di un momento di pausa, ma ora ho ripreso con qualche sessione di allenamento e sto lavorando. Il prossimo obiettivo sar¨¤ il Mondiale a Singapore di settembre 2025¡±.
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