Il direttore artistico dei Giochi: "La presa di posizione del Vaticano per l'Ultima Cena in chiave queer? Mai nessuno aveva dato risalto a un edificio religioso come ho fatto io con Notre Dame"
Sar¨¤ una grande festa. Una di quelle in stile "grandeur", alla francese. Anzi, alla french touch, con tanto di dj. Al plurale. Domenica sera ce ne saranno ben 24, dal mitico Jean Michel Jarre ai pi¨´ popolari Ofenbach, passando per Martin Solveig. Insomma, lo Stade de France diventer¨¤ una sorta di discoteca gigante, per trasformare la cerimonia di chiusura delle Paralimpiadi in quelle dell'addio ai Giochi di Parigi 2024, ballando, tutti insieme, tutti uniti, come ricorda anche Thomas Jolly, l'autore dei quattro eventi chiave delle due Olimpiadi.
problema
¡ª ?Dei Giochi iniziati con la storica parata degli atleti sulla Senna. Uno show inedito che ha sollevato ammirazione e tante polemiche. Con una dura presa di posizione del Vaticano, sentitosi offeso dalla reinterpretazione, presunta, dell'Ultima cena di Da Vinci in chiave Queer. Senza contare l'ondata di offese e minacce di morte ai danni di Jolly che puntualizza con la Gazzetta: "Tutte le cerimonie sono state pensate insieme ma non l'una in funziona dell'altra, e fin dal 2023. Ma non vedo polemiche perch¨¦ non credo che nella storia delle Olimpiadi sia mai stato dato uno spazio cos¨¬ importante a un edificio religioso, nel caso la cattedrale di Notre Dame. E non credo neppure che ci sia mai stato il suono delle campane, come ¨¨ avvenuto su mia richiesta. E non credo che una cerimonia olimpica si sia mai conclusa con un brano musicale che recita che Dio unisce quelli che si amano. Non c'¨¨ mai stata alcuna intenzione o aspirazione di prendere in giro la religione cristiana e cattolica. Per¨° la reinterpretazione che ne ¨¨ stata data nasce da un'immagine prefissa che solleva interrogativi che generano a loro volta violenza e odio. E questo ¨¨ un vero problema".
MUSICA
¡ª ?Detto questo, la vera sfida per Jolly ¨¨ stata quella di creare quattro cerimonie differenti, mischiando gli obblighi del protocollo alle celebrazioni di talenti, patrimonio e discipline artistiche: "Ogni cerimonia per¨° ci ha trasmesso tanta energia per affrontare con entusiasmo quella successiva. E domenica possiamo immaginare che lo Stade de France si trasformer¨¤ in una grande discoteca a cielo aperto". "L'idea ¨C aggiunge Tony Estangue, il presidente del comitato organizzatore - era di dirsi arrivederci asciugando qualche lacrima ballando e facendo festa tutti insieme".
SHOW
¡ª ?Cos¨¬ lo spettacolo si svolger¨¤ con 24 dj che si esibiranno come in una sorta di staffetta musicale, per un'ora di suono elettronico che trova radice nella vena creativa francese. A cominciare con il decano Jarre cui saranno affiancati altri esponenti di diversa estrazione e tendenza, dagli arcinoti Ofenbach a Martin Solveig, alla pi¨´ underground Miss Kittin, da Busy P a Tatyana Jane, da Kungs a Agoria, a Natalie Duchene. Per ognuno massimo due minuti, in quattro scene: French touch, High energy, For ever ravers e Radiostars. "Un viaggio immersivo ¨C precisa Victor Le Masne, autore dell'inno olimpico e coordinatore musicale delle cerimonie ¨C per coinvolgere tutto lo stadio e per far ballare anche chi seguir¨¤ la cerimonia dal divano di casa".
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