Nuoto, la super Ledecky tra record, grandi tempi e milioni

L’estate del nuoto americano è appena cominciata ma c’è già il timbro di Katie Ledecky, 21enne americana, penta-olimpionica che ha perso una sola volta in carriera tra Giochi e Mondiali: a Budapest 2017 nei 200 sl da Federica Pellegrini. Al debutto da professionista nelle Series di Indianapolis, l’americana che vanta 14 titoli iridati ed altrettanti record mondiali, dice: “Non potrei essere più soddisfatta, il lavoro duro e diverso sta pagando per l’estate. Mi da’ grande fiducia anzi è un grande spot questa settimana”. Una settimana cominciata con il record mondiale nei 1500 frantumato e portato adesso a 15’20”48; proseguita con la seconda prestazione mondiale di sempre nei 400 sl in 3’57”94 (il primato naturalmente suo è di 3’56”46), ed ancora con 1’55”42 nei 200 sl (quarta prestazione mondiale stagionale) dopo il terzo posto nei massacranti 400 misti conclusi al terzo posto in 4’38”88, e conclusi sabato con la terza prestazione della storia negli 800 sl in 8’07”27 (il suo record è di 8’04”79 del 2016 olimpico quando nuotò pure 8’06”68). Per una che dopo Rio aveva cambiato allenatore e vita, trasferendosi da Washington all’Università di Stanford, il 2018 non poteva partire meglio: verso i campionati estivi americani e i Panpacifici di agosto in cui nascerà la nazionale Usa per i Mondiali 2019 in Sud Corea, la Ledecky si riprende la scena di forza, alla maniera di una Phelps al femminile.

OBIETTIVI — La voracità nello stile libero - da quando si rivelò negli 800 a Londra 2012, resta inappagata e ancora senza limiti tra muri infranti e dominio (vanta le prime 10 prestazioni nei 400, le prime 8 nei 1500 e le prime 17 negli 800): da quando, poi, i 1500 sono diventati specialità olimpica, la Ledecky fa piani da super raccolto, appunto alla maniera di Phelps a Pechino 2008. Sulla carta, quattro ori individuali potrà ipotecarli, oltre alle 3 staffette (la medaglia vale anche solo con la partecipazione alle batterie), e l’ipotesi eventuali ai 400 misti. Un programma monstre, comunque, considerato che si tratta di gare da mezzofondo. Da notare che Caeleb Dressel ha conquistato 7 ori ai Mondiali 2017. Ed il confronto a distanza anche con il nuovo marziano al maschile motiva - oltre alla possibilità di firmare ora contrattati milionari - più che mai la Ledecky delle meraviglie. Che deve tutto all’incontro fatale e casuale da ragazzina con Phelps: “Diventerò una nuotatrice”. Anzi la più grande stileberista della storia.