L’azzurro fa una gara di testa nei 1500, ma all’ultima vasca viene superato dal vincitore Romanchuk che ha impostato la gara sulla scia di Greg. La staffetta 4X100 ¨¨ 3a grazie alla squalifica dell’Australia: per la Pellegrini ¨¨ la 50a medaglia internazionale
Beffato ma da grande, forte e coraggioso, battuto negli ultimi cinquanta metri. Dopo 60 vasche di stupenda intensit¨¤, alla virata dell’ultima vasca, l’ucraino Mikhailo Romanchuk vince i 1500 su Gregorio Paltrinieri, che girandosi dopo il tocco, getta la cuffia di rabbia. Perdere cos¨¬ fa male, ma non deve rimproverarsi nulla di fronte alla seconda prestazione della storia. Gregorio ¨¨ al terzo mondiale consecutivo sul podio mondiale di vasca corta. Oggi ad Hangzhou, in Cina, ha dato un altro saggio della sua grandezza, confermandosi sul podio, nuotando in forma e senza rimproverarsi nulla se l’avversario, in ascesa e di due anni pi¨´ giovane (24 contro 22 anni), lo ha infilzato astutamente sfruttando semplicemente la sua strategia e cio¨¨ ha fatto la gara sull’avversario.
la gara —
Gregorio parte sparato, passa ai 400 metri in modo impressionante di 3’43”01, Romanchuk nei primi 500 accelera per stare in linea con Greg. Pare averlo preso ma l’azzurro non si scompone e a met¨¤ gara viaggia sotto il suo record mondiale di 1” in 7’31”01. L’ucraino cede qualche metro, a 900 metri ¨¨ a 1”69. Ai mille metri il margine sotto il record scende a 69 centesimi: la media scende a 28”8 a vasca. Si accorcia la bracciata e il passaggio non ¨¨ pi¨´ da record, ma sopra il limite realizzato a Netanya nel 2015. Ai 1200 ¨¨ 11’23”02 con un margine di 89 centesimi da gestire. Ai 1200, a Budapest 2017, Greg salut¨° l’ucraino per la conferma iridata. Ai 1350 metri il gap scende a 54 centesimi. Ai 1400 per¨° si passa a 70 centesimi. E’ un spasmodico botta e risposa, bracciata dopo bracciata: a 59 centesimi ai 1450 metri.
il sorpasso —
Ma nell’ultima vasca avviene il sorpasso e l’ucraino trionfa in 14’09”14 record dei campionati: Greg salva il record e cede di 73 centesimi dopo una gara di straordinaria generosit¨¤. E’ ancora argento come a Windsor 2016 ma dopo una prestazione impeccabile, al cospetto di un rivale che ha sfruttato la fatica e la scia dell’olimpionico, autore di 14’09”87. Il bronzo ¨¨ del norvegese Henrik Christiansen in 14’19”39 e il legno del francese David Aubry in 14’23”44 con il ceco Jan Micka, altra conoscenza dell’azzurro a Ostia, sesto in 14’27”73. Per l’allievo di Stefano Morini resta un’altra impresa in una carriera gi¨¤ incredibile. E’ mancato il suo quarto mondiale d’oro, ma sul podio c’¨¨ sempre, c’¨¨ ancora.
parla greg —
Le parole di Greg, che al passaggio degli 800 ha timbrato anche il record italiano in 7’30”31 (precedente Federico Colbertaldo 7’31”18 del 19-12-2009 a Manchester): “Da una parte sono contento perch¨¦ non avvicinavo il primato mondiale da quando l’ho stabilito. E’ un supertempo. Mi conforta e trasmette sicurezza anche in relazione al lavoro che sto svolgendo. Ne avevo bisogno perch¨¦ agli europei della scorsa estate ero arrivato in ottima forma, ma non ho potuto dimostrarlo perch¨¦ mi sono ammalato. Il risultato finale ovviamente mi scoccia. Secondo me potevo vincere. Probabilmente nella fase centrale non ci ho creduto abbastanza. Non dico che mi sia accontentato, anzi. L’ho tirata dall’inizio alla fine. Mi sono presentato sul blocco cattivo, agguerrito, deciso come non mai. Ho impostato la gara come volevo, per¨° nella fase centrale probabilmente ho avuto paura di tirare troppo, di forzare e perdere energie. Potevo osare di pi¨´ e non ne ho mai avuto paura. Mi ¨¨ mancata sicurezza. Credo che se avessi spinto ancora di pi¨´ intorno ai 600 metri avrei ammazzato la gara. Gli avrei dato cinque secondi. Considerato che non ho avuto momenti di crisi nel prosieguo, avrei dovuto provarci. Invece mi ¨¨ rimasto attaccato a un paio di secondi ed ¨¨ riuscito a risalire. Poi allo sprint so che ne ha pi¨´ di me. Dovevo staccarlo prima”.
squalifica —
I Mondiali cinesi si concludono con l’incredibile medaglia della 4x100 mista delle azzurre che, quarte in acqua dopo un grande recupero di Federica Pellegrini, salgono sul podio per la squalifica del quartetto australiano. E dunque un bronzo per chiudere in bellezza e pareggiare le 7 medaglie di Windsor anche senza ori (nel 2016 fu proprio Fede a trionfare nei 200 sl). Un terzo posto in 3’51”38 (record italiano migliorato e che apparteneva all’Aniene in 3’52”88 Aniene dal 15-4 a Riccione) e il quarto lasciato al Giappone (3’51”81), dietro gli Usa d’oro con record dei campionati in 3’45”58, e la Cina da 3’48”80. Con queste frazioni: Margherita Panziera 58”39 a dorso, Martina Carraro a rana 1’04”47, Elena Di Liddo 56”41 e Federica Pellegrini 52”11, terzo crono pi¨´ veloce in assoluto dietro il 51”76 della cinese Zhi Menghui e il 51”31 dell’americana Comerford. Per Fede ¨¨ anche la 50a medaglia internazionale in carriera, a oltre 30 anni: s’¨¨ regalata anche la medaglia stregata. Rocambolescamente. Non ha mollato quando ha visto l’Italia nelle retrovie, ci ha creduto e anche un quarto posto in staffetta pu¨° sempre trasformarsi in bronzo: l’Australia ¨¨ stata infatti squalificata per lo stacco irregolare di 0.06 nel cambio rana farfalla da parte di Emily Seebohm. ?Si chiude un mondiale fantastico - dice la Carraro, gi¨¤ bronzo nei 50 rana, quarta nei 100 e autrice di cinque record italiani - Questa medaglia ci sta proprio tutta. Sono molto contenta per la squadra?. Aggiunge Fede: ?Sono molto contenta per la prestazione e personalmente perch¨¦ ho conquistato la 50esima medaglia internazionale della carriera. Questa volta abbiamo avuto un po’ di fortuna che nella vita serve sempre. Sono contenta di tornare a casa con una medaglia e con la mascotte. Sono contenta della settimana di gara. Ho retto tutti i turni di gara con lo stesso ritmo. Del 200 che non nuotavo da un anno e mezzo. Della 4x200 che sta tornando. Abbiamo una bella squadra. I giovani si stanno integrando bene e si stanno facendo rispettare crescendo nel confronto con gli avversari stranieri?. Interviene la Panziera, al primo podio iridato: ?Mi spiace aver peggiorato il tempo delle batterie, ma ho dato tutto ci¨° che avevo. ono contenta di avere delle compagne cos¨¬ forti da recuperare quello che avevo lasciato in corsia. Poi un pizzico di fortuna per conquistare la prima medaglia mondiale della carriera. Speriamo prometta bene per il futuro?. Anche la Di Liddo si riprende dalla medaglia mancata nei 100 delfino: ?Purtroppo ho accusato tanto la stanchezza di una settimana intensa e l’emozione di disputare una finale mondiale partendo da corsia centrale - racconta la 25enne di Bisceglie, bronzo continentale in vasca lunga - Ero motivata, ma non sono riuscita a ripetermi. Mentre con la staffetta ¨¨ arrivata una medaglia bellissima, voluta a tutti i costi e un po’ fortunata. Ma ci abbiamo sempre creduto?.
sprint —
Vladimir Morozov, russo, fa in un certo senso la fine di Greg nei 100 sl: cede allo sprint di 2 centesimi, a Caeleb Dressel che ci crede sino all’ultima bracciata e sfrutta l’incertezza mista a stanchezza dell’oro di stanza in California. L’americano, 7 ori mondiali in vasca lunga, ci crede e viene premiato, mentre il russo quasi viene preso dal sudafricano Chad Le Clos, bronzo in 45”89. La 4x50 sl donne ¨¨ degli Usa con la “commessa” Madison Kennedy che respinge di 52 centesimi col record dei campionati in 1’34”03 l’Olanda primatista delle ormai stanchissime Kromowidjojo-Heemskerk. rane e dorso —
I 200 rana donne sono un affare tutto americano: per 30 centesimi Annie Lazor in 2’18”32 batte Bethany Galat. I 200 dorso uomini sono del russo Evgeny Rylov 1’47”02 (il quarto tempo della storia), bruciato l’americano triolimpionico Ryan Murphy (1’47”34) mentre il bronzo ¨¨ ex aequo in 1’48”05 tra il polacco Kawecki (Pol) e l’australiano Mitch Larkin (Aus) 1’48”05.
farfalle —
Elena Di Liddo ha sentito la tensione della finale mondiale (passando troppo forte a 26”09, appena due centesimi dalla vincitrice) nei 100 farfalla: con il 56”06 di ieri in semifinale, la pugliese sarebbe stata sul podio, anzi d’argento, ed invece si ritrova quinta in 56”50, dietro l’ex iridata Ilaria Bianchi (per l’Italia ¨¨ la settima medaglia di legno in Cina) che per 8 centesimi (56”39/26”31) resta gi¨´ dal podio composto dall’americana Kelsi Dahlia in 55”01, dall’altra americana Kendyl Stewart 56”22 e dalla brasiliana Daiene Dias 56”31. ?Non mi aspettavo di arrivare quarta - racconta la 28enne azzurra iridata nel 2012 -. Sono felice per il tempo, triste per i pochi centesimi che mi separano dal podio. Era parecchio che non nuotavo cos¨¬ bene, finalmente si sono sbloccate le gambe. Va bene; ¨¨ un ottimo punto da cui ripartire?.
commiato d’oro —
Cameron Van der Burgh non poteva chiedere di meglio per il finale di carriera: l’olimpionico sudafricano di Londra, ¨¨ immenso anche nei 50 rana che segnano il ritiro dall’agonismo: dopo i 100 infatti trionfi ancora col record dei campionati in 25”41 battendo di 36 centesimi il bielorusso Ilya Shymanovich e di 39 il brasiliano Felipe Lima, sotto il podio il russo Kirill Prigoda in 25”83.
tripletta —
L’olandese Ranomi Kromowidjojo fa tripletta d’oro individuale e dopo i 100 sl e 50 farfalla, torna regina anche nei 50 sl: la biolimpionica di Londra si conferma superiore in 23”09 battendo la connazionale Femke Heemskerk in 23”67 e la brasiliana Etiene Medeiros in 23”76; sotto il podio per 10 centesimi l’americana Mallory Comerford.
MEDAGLIE —
Il bottino finale: 3 argenti, 4 bronzi e 12 azzurri a medaglia su 32 convocati; sette quarti posti, 36 primati personali con 17 record italiani. Curiosamente toccate le 50 medaglie nel palmares storico dell’Italia ai Mondiali di vasca corta: 6 ori, 25 argenti e 19 bronzi. Il medagliere fina: 1. Usa 17-15-4-36, 2. Russia 6-5-3-14, 3. Ungheria 4-1-0-5, 4. Olanda 3-6-2-11, 5. Cina 3-5-5-13 6, 13. ITALIA 0-3-4-7.
risultati —
Finali. Uomini - 100 sl: 1. Dressel (Usa) 45”62, 2. Morozov (Rus) 45”64, 3. Le Clos (Saf) 45”89, 4. Grinev (Rus) 45”92; 1500 sl: 1. Romanchuk (Ucr) 14’09”14 (rec. cam.), 2. Paltrinieri 14’09”87 (7’30”31, rec. italiano 800 sl, precedente Federico Colbertaldo 7’31”18 del 19-12-2009 a Manchester), 3. Christiansen (Nor) 14’19”39, 4. Aubry (Fra) 14’23”44, 5. Joly (Fra) 14’24”00, 6. Micka (R.Cec) 14’27”73. 200 dorso: 1. Rylov (Rus) 1’47”02, 2. Murphy (Usa) 1’47”34, 3, Kawecki (Pol) e Larkin (Aus) 1’48”05, 5. Pebley (Usa) 1’49”72. 50 rana: 1. Van der Burgh (Saf) 25”41 (rec. cam.), 2. Shymanovich (Bie) 25”77, 3. Lima (Bra) 25”80, 4. Prigoda (Rus) 25”83, 5. Sakci (Tur) 25”89. 4x100 mx: 1. Usa 3’19”98 (rec. cam., Murphy 49”63, Wilson 56”84, Dressel 48”28, Held 45”23), 2. Russia 3’20”61 (Kolesnikov 49”62, Prigoda 55”98, Vekovishchev 50”00, Morozov 45”01), 3. Giappone 3’21”07, 4. Brasile 3’32”00. Donne - 50 sl: 1. Kromowidjojo (Ola) 23”19 (rec. cam.), 2. Heemskerk (Ola) 23”67, 3. Medeiros (Bra) 23”76, 4. Comerford (Usa) 23”86. 200 rana: 1. Lazor (Usa) 2’18”32, 2. Galat (Usa) 2’18”62, 3. Lecluyse (Bel) 2’18”85, 4. Yu Jingyao (Cin) 2’19”20, 5. Vall (Spa) 2’19”37, 6. Ye Shiwen (Cin) 2’19”52. 100 farf.: 1. Dahlia (Usa) 55”01, 2. Stewart (Usa) 56”22, 3. Dias (Bra) 56”31, 4. Bianchi 56”39, 5. Di Liddo 56”50 (s. 56”06). 4x50 sl: 1. Usa 1’34”03 (rec. cam., Kennedy 24”05, Comerford 23”28, Dahlia 23”37, Brown 23”33), 2. Olanda 1’34”55 (Kromowidjojo 23”60, Heemskerk 23”32, Busch 23”84, Van Roon 23”79), 3. Australia 1’36”34 (Barratt 24”04, Seebohm 24”10, Atherton 24”02, Buchanan 24”18), 4. Russia 1’37”09. 4x100 mx: 1. Usa 3’45”58 (rec. cam., Smoliga 55”86, Meili 1’03”52, Dahlia 54”89, Comerford 51”31), 2. Cina 3’48”80, 3. Italia 3’51”38 (rec. italiano, prec. 3’52”88 Aniene del 15-4 a Riccione, Panziera 58”39, Carraro 1’04”47, Di Liddo 56”41, Pellegrini 52”11).
Stefano Arcobelli
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