La 25enne genovese si migliora per tre volte nella manifestazione fino al terzo posto, primo guizzo individuale in carriera. Scozzoli fuori dal podio
Un tocco lungo e felice, com’¨¨ lei adesso in acqua e fuori. Un’incursione tra le grandi specialiste mondiali e Martina Carraro, venticinquenne genovese di stanza a Imola, si ritrova sul podio ai Mondiali di Hangzhou in Cina con un bronzo, il secondo della spedizione azzurra, nei 50 rana. L’azzurra cede solo alla poderosa giamaicana Alia Atkinson da 29”05 e all’olimpionica di Londra, Ruta Meilutyte, da 28”38. La velocissima Martina che partiva dal 29”79, ¨¨ scesa anche col primato italiano, migliorato ben 3 volte su 3 in questa avventura cinese. E’ il suo primo guizzo individuale pesante, una nuotatrice non pi¨´ giovanissima che cresce. Bel segnale. “Non mi aspettavo la medaglia - dice emozionatissima Martina -. Ero molto agitata prima della gara ma alla partenza non pi¨´, sembrava di averlo gi¨¤ fatto mille volte. E’ meraviglioso gareggiare con queste atlete che pochi anni fa pensavo fossero inarrivabili, sopratutto in vasca corta che per me rappresentava un gap incredibile. Invece ora evidentemente abbiamo lavorato molto bene e si vedono i risultati”. E sul compagno Fabio Scozzoli, quarto nei 100 rana, Martina aggiunge. “Ho visto Fabio subito dopo la sua gara. Lui ¨¨ un atleta maturo e un campione affermato, non ha bisogno che sia io ad incoraggiarlo e non credo che si lascer¨¤ abbattere da questo quarto posto”. Dopo la premiazione, con la medaglia al collo, Martina aggiunge. “Vincere una medaglia individuale ¨¨ tutta un’altra cosa. A livello individuale non mi ci ero mai avvicinata ed ¨¨ un’emozione grande. Sono contenta perch¨¨ l’anno scorso ho osato a cambiare allenatore a met¨¤ stagione. Una scelta coraggiosa, che molti pensavano fosse sbagliata ma che e in meno di un anno si ¨¨ rivelata vincente. Io sono rimasta la stessa, vivo con Fabio e faccio tuto quello che facevo prima. L’unica cosa che ¨¨ cambiata ¨¨ il metodo di allenamento: non nuoto pi¨´ tanto come prima ed ho spostato tutto sulla palestra e sulla forza che a parer mio era quello che mi mancava. L’acquaticit¨¤ l’ho sempre avuta ma rispetto alle altre ero la meno potente. Siamo migliorati molto ma c’¨¨ ancora da lavorare perch¨¨ mi hanno detto tutti che al passaggio ero prima e dopo la virata le altre mi hanno recuperato. Non mi pongo limiti, tanto meno di et¨¤: ho 25 anni ed a casa ho l’esempio di un trentenne che si allena come un diciottenne. Questa ¨¨ la mia prima medaglia e la dedico a mio padre”.
scozzoli battuto —
Neanche col record italiano di 56”15, Fabio Scozzoli sarebbe salito, anzi tornato due anni dopo Windsor, sul podio dei Mondiali di vasca corta a Hangzhou: il trentenne capitano romagnolo infatti ¨¨ stato nella cinquina dei finalisti dei 100 rana ma si ¨¨ peggiorato dal 56”30 della semifinale e non ha potuto riavvicinare neanche il primato di due anni fa. Trionfa il grande amico sudafricano di Fabio col quale s’¨¨ allenato, ovvero l’olimpionico di Londra, Cameron Van der burgh, un veterano che riesce ancora a svettare al di l¨¤ delle generazioni e a fine gara annuncia il ritito. E’ il quarto legno, la quarta volta italiana da quarti dopo la Pellegrini nei 200 sl, la Cusinato nei 400 mx, la staffetta veloce maschile. Dal quarto posto al quinto posto di Ilaria Bianchi nei 200 farfalla, di cui ¨¨ argento europeo: il 2’04”22 del suo limite non sarebbe servito neanche alla bolognese, che tocca in 2’05”57 (il podio ¨¨ a 2’04”04, il trionfo ¨¨ di Katinka Hosszu, neanche a dirlo, devastante). C’¨¨ la legge di Murphy nei 100 dorso: Ryan l’americano in 49”23 respinge di 3 preziosissimi centesimi sia il primatista mondiale cinese Xu Jiayu che il fenomeno russo Kolesnikov. E Blake Pieroni conferma il grande Mondiale americano: un 1’41”49 e restano battuti l’oro dei 400 di ieri (con Detti bronzo), il lituano Rapsys, e l’australiano Graham, pi¨´ bravo la mattina.Piero Codia entra in finale nei 100 farfalla e lo fa da un’altra corsia laterale: se a Glasgow per l’oro nuot¨° dalla corsia numero 8, stavolta ai Mondiali in vasca corta si prende come Detti la corsia numero 8 per via del 50”23 nuotato nella prima semifinale. Il campione europeo di lunga e argento europeo di corta a Copenaghen, dove nuot¨° 50”07, ha dei margini. Si regaler¨¤ una sorpresissima? Non mettiamogli pressioni e speriamo che il suo coach Alessandro D’Alessandro faccia ancora come a Glasgow: che dica al friulano come credere al podio. Podio che pare gi¨¤ prenotato dall’americano Caeleb Dressel e dal sudafricano Chad Le Clos, due assi. Gli Usa trionfano anche nella 4x50 sl uomini-donne con record mondiale strappato all’Olanda. Americani lanciati da Caeleb Dressel e autori di un complessivo 1’27”89 che migliora il precedente. Per la spedizione americana ¨¨ ancora en plein con le staffette e 7 ori. Battuta l’Olanda di Kromowidjojo e Heemskerk, bronzo alla Russia di Morozov, sotto il podio il Giappone e settima l’Italia dietro l’Australia in 1’30”96: con il record italiano di 1’29”22 sarebbe arrivata quarta. Lanciata da Santo Condorelli sempre pi¨´ veloce (21”09), con Vergani che ritrova l’amico Dressel degli anni americani, Fede (alla quarta gara in due giorni) ed Elena Di Liddo si difendono come possono. La medaglia era un miraggio. Nella semifinale dei 100 sl Federica Pellegrini, che ha un primato di 52”17, si distende nella quarta ed ultima vasca e raccoglie un quarto tempo (52”86) della sua batteria nuotata con l’olandese Femke Heemskerk, la pi¨´ veloce delle 16 in 51”84. Un decimo crono complessivo per Fede, alla quale sarebbe servita un 52”71 come ultimo crono necessario per accedere alla finale della gara regina di domani. Olivia Smoliga ¨¨ la regina dei 100 dorso per 7 centesimi su Kantika Hosszu: due bronzi per l’australiana Minna Atherton e Georgia Davies.
RISULTATI - 2a giornata. Finali. Uomini - 200 sl: 1. Pieroni (Usa) 1’41”49, 2. Rapsys (Lit) 1’41”78, 3. Graham (Aus) 1’42”28, 4. Ji Xinjie (Cina) 1’42”31. 100 dorso: 1. Murphy (Usa) 49”23 (23”64), 2. Xu Jiayu (Cina) 49”26 (23”67), 3. Kolesnikov (Rus) 49”40 (23”72), 4. Larkin (Aus) 49”46. 100 rana: 1. Van der Burgh (Saf) 56”01 (rec. cam.), 2. Shymanovich (Bie) 56”10, 3. Koseki (Gia) 56”13 (rec. as.), 4. Scozzoli 56”48 (26”27, s. 56”30), 5. Prigoda (Rus) 56”56. Donne - 100 dorso: 1. Smoliga (Usa) 56”19, 2. Hosszu (Ung) 56”26, 3. Davies (Gb) e Atherton (Aus) 56”74, 5. Baker (Usa) 56”89, 6. Seebohm (Aus) 56”98. 50 rana: 1. Atkinson (Giam) 29”05, 2. Meilutyte (Lit) 28”38, 3. Carraro 29”59 (rec. ital., prec. 29”79 semif.), 4. Laukkanen (Fin) 29”68, 5.Meili (Usa) 29”89. 200 farf. 1. Hosszu (Ung) 2’01”60, 2. Dahlia (Usa) 2’01”73 (rec. Usa), 3. Hasegawa (Gia) 2’04”04, 4. Grangeon (Fra) 2’04”91, 5. Bianchi 2’05”57 (1’00”16); 4x50 mx: 1. Usa 1’42”38 (rec. mondiale, prec. 1’43”27 Usa, del 7-12-2016 a Windsor, Smoliga 25”97, Meili 29”29, Dahlia 24”02, Comerford 23”10), 2. Cina 1’44”31, 3. Olanda 1’44”57, 8. Italia 1’46”44 (Zofkova, 27”38, Castiglioni 29”48, Di Liddo 25”10, Panziera 24”48). Uomini-donne - 4x50 sl: 1. Usa 1’27”89 (rec. mond., prec 1’28”39 Olanda del 16-12-’17 a Copenaghen, Dressel 20”43, Held 20”60, Comerford 23”44, Dahlia 23”42), 2. Olanda 1’28”51, 3. Russia 1’28”73, 4. Giappone 1’29”51, 7. Italia 1’30”96 (Condorelli 21”09, Vergani 21”06, Pellegrini 24”70, Di Liddo 24”11). Semifinali - Uomini. 100 farf.: 1. Dressel (Usa) 48”93, 2. Le Clos (Saf) 49”07, 3. Kusk (Ger) 49”35, 4. Li Zuhuao (Cina) 49”36, 7. Codia 50”23. Donne. 100 sl: 1. Heemskerk Ola) 51”84, 2. Kromowidjojo (Ola) 51”95, 3. Zhu Menghui (Sve) 52”04, 4. Coleman (Sve) 52”16, 8. Seemanova R.Cec) 52”71, 10. Pellegrini 52”86 (25”56).
Stefano Arcobelli
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