Il primo, se sta bene, sa essere devastante. Il secondo ¨¨ arrivato ed ¨¨ ancora in grado di avere impatto. Se loro due azzeccano la stagione, c'¨¨ qualit¨¤ e profondit¨¤ per una stagione che promette di essere migliore della passata
Il primo passo era rinforzarsi. E quello ¨¨ stato fatto, almeno sulla carta. Ora bisogna trovare la chimica: quella che in passato, nonostante picchi di rendimento apprezzabile, era mancata. Per John Wall e Bradley Beal l’occasione ¨¨ ghiotta. Una Eastern Conference indebolita, una rosa pi¨´ completa, e una salute fisica che promette di essere migliore di quella dello scorso anno. Deve bastare a fare meglio, anche perch¨¦ per Scott Brooks il tempo inizia a stringere.
probabile quintetto —
Wall, Beal, Porter, Markieff Morris, Howard.
riserve chiave —
Rivers, Oubr¨¨, Green
coach —
Scott Brooks
cosa ¨¨ cambiato —
Perso un centro, se ne fa un altro. Marcin Gortat, i cui rapporti con lo spogliatoio erano logori da tempo, ¨¨ stato spedito via; al suo posto arriva Dwight Howard, nome altisonante, carriera in declino, ma ancora in grado di avere impatto. Lo dimostra la discreta stagione avuta l’anno scorso a Charlotte. Ha detto di essere al lavoro per rendere il suo gioco meno statico, pi¨´ in linea tendenze tattiche della NBA contemporanea. Anche se cos¨¬ non fosse, resta un giocatore in grado di avere impatto, soprattutto se non gli si chiede di essere un leader. Interessanti anche gli innesti di Jeff Green e Austin Rivers dalla panchina. L’arrivo del primo potrebbe anche permettere a Brooks di provare ad abbassare il quintetto, con Morris da centro. Un assetto leggero che raramente si ¨¨ visto negli anni passati, e che allarga il ventaglio tattico a disposizione di Scott Brooks.
obiettivo —
Qualificazioni ai playoff, con fondate possibilit¨¤ di primo turno col fattore campo a favore.
perch¨¦ crederci —
Se sta bene, John Wall rimane un giocatore devastante. Accanto a lui il talento c’¨¨, la profondit¨¤ anche. Con una concorrenza non irresistibile, ci sono le premesse per migliorare rispetto allo scorso anno. Senza dimenticare le doti offensive di Porter in ala piccola, non sempre sfruttate a sufficienza in passato.
perch¨¦ dubitare —
Il grande punto di domanda ¨¨ la costanza. Una squadra che ha perso 15 partite contro sudare con un record perdente non pu¨° permettersi grandi ambizioni, se non risolve prima questo problema. A livello di coesione di spogliatoio, Howard ¨¨ un rischio. E lo stesso Wall non ¨¨ sempre riuscito con successo a coinvolgere i compagni, come dimostrato dalle tante polemiche che hanno dilaniato la coesione della squadra durante tutta la scorsa stagione. Senza Gortat, spesso coinvolto personalmente, finiscono anche le scuse.
Andrea Beltrama
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