Sam Hinkie deve ancora ambientarsi a Philadelphia, visto che vive in una stanza di hotel con la sua valigia. Tuttavia, nell'arco di 4 mesi, si sente già a proprio agio nella guida dei 76ers. Hinkie ha già fatto dei cambiamenti importanti nella sua finora breve esperienza come presidente e general manager di Philadelphia. Ha ingaggiato coach Brett Brown, ha ceduto il playmaker All Star Jrue Holiday, ha accumulato scelte future per il draft e ha fatto manovre per ingaggiare giocatori a basso costo e a basso rischio che potrebbero dare il meglio di sé nel giusto sistema di gioco. E tutto questo è stato fatto con l'obiettivo di trasformare i Sixers in una squadra vincente, magari non in questa stagione.

tanking — In Nba, ai tifosi piace chiamare questo tipo di stagioni come tanking o giocare a perdere, anche se i Sixers preferiscono chiamare la stagione 2013-14 semplicemente il primo passo in un processo di ricostruzione verso il primo titolo della franchigia dal 1983. A prescindere da come si voglia chiamare, i Sixers sono pronti a sopportare le sconfitte purché queste portino a stagioni migliori in futuro. Hinkie e Brown non verranno giudicati sulla base delle vittorie e delle sconfitte, ma sulla crescita dei giocatori e su quali elementi mantenere in seguito a questa stagione che finirà in lotteria.

lungo termine — Ma diamo un'occhiata al roster: Tim Ohlbrecht, Tony Wroten, James Anderson. Non stiamo proprio parlando di James-Wade-Bosh, vero? "A volte penso che si tratti di trovare quel metro di paragone che è diverso da quello a cui si è abituati - ha detto Hinkie in settimana -. Capire quali sono le proprie responsabilità e quali sono quelle degli altri; cos'è un buon lavoro data una particolare situazione e come migliorare costantemente. Credo che sia importante imparare a tenere il proprio punteggio personale e concentrarsi su cosa è davvero importante nel lungo termine". Per i tifosi che terranno il loro punteggio, è bene che si abituino a segnare le sconfitte.

ricostruzione — Hinkie ha trascorso gli ultimi 8 anni a Houston in qualità di vice presidente esecutivo delle basketball operations dei Rockets. Un anno dopo essere stato scartato per il ruolo di gm, Hinkie è stato la prima scelta del proprietario Joshua Harris per supervisionare la ricostruzione di questa franchigia in difficoltà. La sua prima grande manovra è stata sconvolgente: Uno scambio nella notte del draft che ha spedito Holiday, unico vero pezzo pregiato di Philadelphia a New Orleans in cambio della scelta dell'infortunato Nerlens Noel. Questa manovra ha colto Philadelphia di sorpresa. Holiday aveva appena firmato un rinnovo contrattuale, era stato convocato per la prima volta all'All Star Game ed era diventato il volto della franchigia. Tuttavia, se guardiamo da vicino la carriera di Hinkie a Houston, noteremo che il dirigente non è nuovo a grandi manovre durante la notte del draft. Tutto questo è anche un ulteriore motivo del fatto che la squadra non ha mai voluto divulgare i nomi delle giovani promesse ce si sono allenate nelle sue strutture.

l'attesa — Ma perché prendere Noel e rendere ovvio l'interesse della squadra? Nel dicembre del 2012 un articolo di Sports Illustrated aveva fatto notare che, all'interno della dirigenza di Houston, guidata dal g.m. Daryl Morey, patito delle statistiche, Hinkie sembrava puntare sempre al draft. "E quindi lui e Hinkie si sono attaccati al telefono, chiamando decine e decine di squadre parlandogli di ogni giocatore che consideravano interessante. Ogni anno cercavano di fare degli scambi per ottenere una scelta da lotteria, e più di una volta sono arrivati vicini a prendere la seconda scelta assoluta", dice l'articolo. A questo giro, Hinkie e i Sixers hanno preso la sesta scelta. "Sono molto coerente" aveva affermato Hinkie ridendo. Tuttavia, Noel si è operato lo scorso 12 marzo per una rottura del legamento crociato anteriore. Il centro dovrebbe rientrare in campo all'incirca verso metà stagione, al termine di un lungo percorso che con ogni porbabilità includerà innumerevoli ore di riabilitazione. "E' ancora in Alabama a far riabilitazione - dice Hinkie -. I nostri preparatori andranno a trovarlo tra qualche giorno. Per ora sta andando tutto bene, credo che tornerà a Philadelphia prima dell'inizio della stagione".