Cavs giovani verso il futuro
C'è luce in fondo al tunnel

Due anni fa, l'arrabbiato proprietario dei Cleveland Cavaliers, Dan Gilbert, fece la famosa promessa che i Cavs avrebbero vinto un titolo Nba prima di LeBron James, che aveva appena scelto Miami. A quei tempi nessuno ha creduto a Gilbert, mentre James e gli Heat hanno poi vinto l'anello al secondo tentativo. Nelle ultime due stagioni i Cavaliers non si sono nemmeno avvicinati a un record positivo, per non parlare dei playoff. Tuttavia, Cleveland si è ripresa meglio di quanto ci si potesse aspettare dopo la partenza di James, ed ha un futuro più luminoso davanti a sé rispetto a molte altre squadre Nba. La chiave è Kyrie Irving, il rookie dell'anno. Il playmaker ha superato ogni aspettativa, ottenendo una media di 18.5 punti e 5.4 assist, tirando dal campo con un buon 47%. Ha dimostrato di essere capace di attaccare il canestro e di arrivare comunque secondo nella classifica dei migliori rookie nel tiro da tre punti. A soli 19 anni si è anche dimostrato tra i giocatori più decisivi del campionato. Tuttavia, nonostante le prodezze di Irving, i Cavs hanno chiuso al terzultimo posto della Eastern Conference, dimostrando di essere ancora lontani dal poter lottare per i playoff.

Irving marca Bryant, nell'allenamento di Team Usa. Reuters

DOV'ERANO — Dalle stelle alle stalle. I Cavs avevano ottenuto il miglior record vittorie-sconfitte del campionato nelle ultime due stagioni con James. Dopo il suo addio, la squadra è crollata all'ultimo posto con 19 vittorie e 63 sconfitte nella stagione 2010-11, stabilendo il record Nba di partite perse di fila: 26. Durante la scorsa stagione, i Cavs hanno vinto solo cinque delle loro ultime 27 partite, facendo meglio solo dei Bobcats dopo il break per l'All Star Game. Difatti, Cleveland si è piazzata ventinovesima sia in attacco che in difesa in quel periodo. Tuttavia, la squadra è stata costretta a giocare le ultime 41 partite senza il pilastro della difesa: Anderson Varejao. L'11 febbraio scorso, prima che Varejao si rompesse il polso destro, i Cavs avevano ottenuto 10 vittorie e 15 sconfitte, appena una in più rispetto all'ultimo posto valido per i playoff.

DOVE SONO — Dopo due brutte stagioni, i Cavs hanno tre scelte della top-five degli ultimi due draft (nessun'altra squadra ne ha più di una), cosa che li fa passare tranquillamente alla fase 2 della loro ricostruzione capitanata da Irving. Non sono ancora pronti per competere con i migliori a Est, ma ben poche squadre possono dire di avere molti talenti promettenti nel lungo termine. L'anno scorso, i Cavs hanno preso Irving e l'ala forte Tristan Thompson nelle prime quattro chiamate del draft. Quest'anno, hanno aggiunto la guardia tiratrice Dion Waiters (scelta numero 4) e il centro Tyler Zeller (scelta numero 17). Stiamo quindi assistendo alla formazione di un gruppo giovane. Tuttavia, se da una parte i Cavs hanno aggiunto due rookie promettenti, dall'altra hanno perso due veterani titolari come Antawn Jamison e Anthony Parker senza averli sostituiti con nessun giocatore di esperienza. Adesso, gli unici Cavs rimasti dall'era LeBron sono Varejao e Daniel Gibson. Il ritorno di Varejao dovrebbe in realtà avere un impatto maggiore rispetto all'arrivo dei rookie, specialmente in difesa. Si tratta di un giocatore chiave di una squadra che è arrivata tre volte tra le migliori sette in difesa sotto la guida di Mike Brown.

L'OSTACOLO PIÙ DURO — Per quanto il ritorno di Varejao possa dare una mano in difesa, le partenze di Jamison e Parker limiteranno i Cavs in attacco. Cleveland ha segnato una buona media di 105 punti ogni 100 possessi in 897 con Irving, Jamison e Parker in campo insieme, abbassandosi tuttavia a 100 su 100 negli altri 661 di Irving. Nonostante Jamison e Parker, i Cavs sono stati l'unica squadra a tirare con meno del 50% sotto canestro. Se vogliono avere qualche chance di sopravvivenza in attacco, avranno bisogno di un Thompson migliore in post. Jamison è stato l'unico Cav a tirare più spesso dall'area dei tre secondi rispetto a Thompson, il quale ha mandato a segno meno del 46% dei suoi 414 tentativi da sotto canestro.

DOVE ANDRANNO — La priorità assoluta della stagione 2012-13 per coach Brown Scott è lo sviluppo dei giocatori. Con la mancanza di talenti esperti, non ha altra scelta. Potremmo già dire che Irving sarà la stella che rivestirà il ruolo di playmaker, ma gli interrogativi dei Cavs rimangono riguardo al resto del gruppo giovane. Waiters potrà essere il marcatore secondario dal perimetro di cui ha bisogno la squadra? Thompson sarà in grado di giocare con Irving per costruire un potente binomio sul pick and roll? E Zeller potrà diventare quel pilastro in difesa quando Varejao se ne andrà? In questa stagione non troveremo risposte definitive a queste domande, ma sicuramente riceveremo alcuni indizi riguardo alla direzione in cui si stanno muovendo i Cavs. E quando sarà il momento giusto, potranno accelerare la ricostruzione e aggiungere giocatori esperti grazie alla grande flessibilità del monte stipendi.