Gialloviola ancora k.o. senza LeBron, schiacciati in casa da Joel Embiid e i suoi Sixers. San Antonio, nonostante 17 punti dell’azzurro, evita la figuraccia casalinga con i Suns solo grazie ad un tiro all’ultimo secondo dell’esterno. E Pop si infuria: “Patetici”
Ancora una sconfitta per i Lakers, sempre privi di LeBron James e battuti in casa da Philadelphia, con Joel Embiid grande protagonista. marco Belinelli si mette ancora in luce con 17 punti ma ¨¨ Rudy Gay, con un canestro all’ultimo secondo, a salvare gli Spurs dalla figuraccia interna con Phoenix.
Los Angeles Lakers-Philadelphia 76ers 105-121
Il leone LeBron James continua ad essere chiuso nella sua gabbia, un bel completo grigio e un posto dietro la panchina anzich¨¦ in campo con la sua numero 23. E i Lakers (26-25 in stagione), senza il loro miglior giocatore, continuano a soffrire. Philadelphia (33-18) si prende la vittoria allo Staples Center, prima dominando e poi controllando per il terzo successo nelle ultime 4 partite, costruito sui numeri di Joel Embiid ( 28 punti e 11 rimbalzi, pi¨´ forte anche di un alley-oop mancato che gli manda fuori giri la schiena ad inizio quarto periodo), la leadership di Jimmy Butler (20 punti e 6 assist) e il talento di Ben Simmons (19 punti) che compensano le lacune di una panchina (bene solo Mike Muscala 17 punti e 6 rimbalzi), che ha davvero bisogno di rinforzi. “Stiamo giocando bene, abbiamo perso partite che potevamo vincere. Vogliamo pi¨´ del semplice vantaggio del campo ai playoff” spiega Embiid a fine gara. I Lakers, privi anche di Kyle Kuzma e Lonzo Ball, perdono per l’11? volta in 17 gare senza LeBron nonostante Brandon Ingram giochi la sua miglior partita di sempre in gialloviola, portando a 36 punti il suo massimo in carriera. L’allievo prediletto di LeBron trova aiuto solo dal fosforo di Rajon Rondo (11 assist) e dai muscoli di JaVale McGee (17 punti e 14 rimbalzi dalla panchina). I Lakers sbagliano troppo, a cominciare da un terribile inizio partita completamente regalato a Philadelphia (-24 dopo 16’) che, nonostante Ingram, non riescono pi¨´ a raddrizzare.
Il leone LeBron James continua ad essere chiuso nella sua gabbia, un bel completo grigio e un posto dietro la panchina anzich¨¦ in campo con la sua numero 23. E i Lakers (26-25 in stagione), senza il loro miglior giocatore, continuano a soffrire. Philadelphia (33-18) si prende la vittoria allo Staples Center, prima dominando e poi controllando per il terzo successo nelle ultime 4 partite, costruito sui numeri di Joel Embiid ( 28 punti e 11 rimbalzi, pi¨´ forte anche di un alley-oop mancato che gli manda fuori giri la schiena ad inizio quarto periodo), la leadership di Jimmy Butler (20 punti e 6 assist) e il talento di Ben Simmons (19 punti) che compensano le lacune di una panchina (bene solo Mike Muscala 17 punti e 6 rimbalzi), che ha davvero bisogno di rinforzi. “Stiamo giocando bene, abbiamo perso partite che potevamo vincere. Vogliamo pi¨´ del semplice vantaggio del campo ai playoff” spiega Embiid a fine gara. I Lakers, privi anche di Kyle Kuzma e Lonzo Ball, perdono per l’11? volta in 17 gare senza LeBron nonostante Brandon Ingram giochi la sua miglior partita di sempre in gialloviola, portando a 36 punti il suo massimo in carriera. L’allievo prediletto di LeBron trova aiuto solo dal fosforo di Rajon Rondo (11 assist) e dai muscoli di JaVale McGee (17 punti e 14 rimbalzi dalla panchina). I Lakers sbagliano troppo, a cominciare da un terribile inizio partita completamente regalato a Philadelphia (-24 dopo 16’) che, nonostante Ingram, non riescono pi¨´ a raddrizzare.
Brandon Ingram, 21 anni, ha giocato la sua miglior partita di sempre coi Lakers. Ap
la partita —
Phila domina per i primi 16’, punendo i Lakers per i troppi errori (9 palle perse nel solo primo quarto), con i suoi Big Three scatenati. Il 48-24 che Shamet firma da fuori a 8’12” dal riposo sveglia i Lakers, soprattutto Brandon Ingram, che per una volta si traveste da LeBron (16 punti nel periodo) e guida il 16-0 gialloviola che riapre la partita, anche se grazie a 4 triple negli ultimi 5’ Phila va negli spogliatoi avanti 64-53. I Lakers provano ancora a rientrare (80-71 firmato Caldwell-Pope dall’arco a 5’45” dalla terza sirena), ma uno show di Embiid (11 punti nel periodo) regala ai Sixers il 16-6 che gonfia il vantaggio a 19 punti (96-77) a 58” dalla terza sirena. I Lakers per¨° hanno ancora energie e non si arrendono nemmeno quando Muscala firma il 110-93 con 5’15” da giocare: Ingram riporta i Lakers sotto la doppia cifra di svantaggio (110-101 a 3’51” dalla fine), ma Philadelphia controlla e torna a vincere. Ai Lakers per uscire dalla crisi serve che LeBron si tolga il completo grigio e si rimetta la sua 23. O che Magic Johnson convinca New Orleans a lasciare andare subito Anthony Davis...
LA Lakers: Ingram 36 (16/20 da due, 4/5 tiri liberi), McGee 17, Caldwell-Pope 12. Rimbalzi: McGee 14. Assist: Rondo 11.
Philadelphia: Embiid 28 (5/10, 2/6, 10/15 tl), Butler 20, Simmons 19. Rimbalzi: Embiid 11. Assist: Simmons 6, Butler 6, Embiid 6, McConnell 6.
LA Lakers: Ingram 36 (16/20 da due, 4/5 tiri liberi), McGee 17, Caldwell-Pope 12. Rimbalzi: McGee 14. Assist: Rondo 11.
Philadelphia: Embiid 28 (5/10, 2/6, 10/15 tl), Butler 20, Simmons 19. Rimbalzi: Embiid 11. Assist: Simmons 6, Butler 6, Embiid 6, McConnell 6.
Marco belinelli, 32 anni, prova a fermare Devin Booker, 22. Ap
San Antonio Spurs-Phoenix Suns 126-124
Gli Spurs rischiano pi¨´ del dovuto contro i Suns e alla fine devono ringraziare la prodezza di Rudy Gay allo scadere. San Antonio gioca per lunghi tratti senza la giusta intensit¨¤, Phoenix cos¨¬, grazie ai 38 punti di un super Devin Booker, la fa sudare per tutto il match. Una prestazione che non soddisfa per nulla Gregg Popovich il quale a fine gara non le manda a dire ai suoi definendo la performance degli Spurs “patetica”. Marco Belinelli chiude con 17 punti e cinque assist in 26’ di gioco.
Gli Spurs rischiano pi¨´ del dovuto contro i Suns e alla fine devono ringraziare la prodezza di Rudy Gay allo scadere. San Antonio gioca per lunghi tratti senza la giusta intensit¨¤, Phoenix cos¨¬, grazie ai 38 punti di un super Devin Booker, la fa sudare per tutto il match. Una prestazione che non soddisfa per nulla Gregg Popovich il quale a fine gara non le manda a dire ai suoi definendo la performance degli Spurs “patetica”. Marco Belinelli chiude con 17 punti e cinque assist in 26’ di gioco.
la partita —
Ancora ai box l’acciaccato DeMar DeRozan, Pop cos¨¬ decide di promuovere in quintetto Davis Bertans. Si parte e Booker fa subito capire di essere in serata di grazia. Entrambe le squadre difendono per modo di dire, il match cos¨¬ assomiglia a un All Star Game. Troppo tiri comodi, gli attacchi vanno a nozze. LaMarcus Aldridge prova subito a prendere possesso della zona pitturata, Phoenix, che deve rinunciare alla prima scelta assoluta Deandre Ayton, non sembra avere risposte. Dalla panchina per¨° arrivano i punti di Kelly Oubre Jr., i Suns cos¨¬ tengono il passo della compagine texana. Stesso copione nel secondo quarto. Le triple di Belinelli e Bertans fanno male alla difesa di Phoenix, ma gli ospiti rispondono colpo su colpo e alla fine di un primo tempo nel quale nessuno sembra voler difendere per davvero sono in ritardo di tre sole lunghezze, 70-67. San Antonio prova a prendere il controllo delle operazioni nella terza frazione e con un parziale di 14-2 scappa al +12. Sembra l’inizio della fine per i Suns ma gli Spurs si rimettono a giocare con troppa sufficienza, Phoenix ringrazia e con con la produzione della coppia Booker-Crawford riprende la squadra texana. Nell’ultimo quarto si gioca cos¨¬ punto a punto con gli Spurs che non riescono a scrollarsi di dosso i coraggiosi Suns. Phoenix torna al -2 con il canestro dalla media distanza di Booker a 25’’ dalla sirena, poi lo stesso Devin Booker soffia palla a Belinelli e serve Josh Jackson per la schiacciata del pareggio a 19’’ dalla fine del match. opovich decide di mettere il pallone nelle mani di Gay e il veterano di San Antonio sfida Oubre Jr nell’uno contro uno sul perimetro per poi punirlo con una splendida conclusione che trova la retina proprio sulla sirena. Gli Spurs cos¨¬ tirano un sospiro di sollievo e dopo aver rischiato tantissimo portano a casa il successo.
San Antonio: BELINELLI 17 (2/7, 4/7, 1/1 tl) con 2 rimbalzi, 5 assist, 1 stoppata, 3 turnover in 26’28’’. Aldridge 29 (10/15, 9/10 tl), Bertans 18, Gay 16. Rimbalzi: Aldridge 14. Assist: Mills 5, Bertans 5, Gay 5.
Phoenix: Booker 38 (11/13, 3/6, 7/7 tl), Crawford 22, Bridges 17. Rimbalzi: Oubre Jr. 7. Assist: Booker 7, Crawford 7.
San Antonio: BELINELLI 17 (2/7, 4/7, 1/1 tl) con 2 rimbalzi, 5 assist, 1 stoppata, 3 turnover in 26’28’’. Aldridge 29 (10/15, 9/10 tl), Bertans 18, Gay 16. Rimbalzi: Aldridge 14. Assist: Mills 5, Bertans 5, Gay 5.
Phoenix: Booker 38 (11/13, 3/6, 7/7 tl), Crawford 22, Bridges 17. Rimbalzi: Oubre Jr. 7. Assist: Booker 7, Crawford 7.
Chinellato-Sandri
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