Nba, Iverson dice no alla D-League
"Grande occasione, ma non fa per me"

Allen Iverson, 37 anni, non gioca in Nba da 3 anni. Afp

Allen Iverson, Mvp del 2001, ha rifiutato un'offerta di una squadra di D-League affiliata ai Dallas Mavericks. Il giocatore ha pubblicato una serie di tweet motivando il suo no alla richiesta di Donnie Nelson, comproprietario dei Texas Legends. "Ringrazio Donnie e Dallas per aver pensato a me - scrive Iverson -. E anche se considero la D-League una grande occasione, non credo che al momento faccia per me". Gary Moore, manager di Iverson, ha confermato la decisione del suo assistito in un'intervista con la Associated Press.

ritorno a philadelphia — Il procuratore era a Philadelphia per parlare col proprietario dei Sixers, Josh Harris, e l'amministratore delegato della squadra, Adam Aron, di una riconciliazione di AI con la squadra che ha portato alle finali 2001 e di cui detiene una serie di record: partite chiuse con più di quaranta punti (76), maggior numero di canestri da tre (885), e secondo soltanto ad Hal Greer nella classifica dei migliori realizzatori della storia della franchigia (19.931 punti). Iverson ha giocato per due periodi con i Sixers fino al 2009-10. "Quando Allen si ritirerà, vorrei far sì che Josh Harris e Adam Aron sappiano quanto è stata importante Philadelphia per Allen, quanto l'Nba sia stata importante per lui - dice Moore -. E che un giorno tornerà come consulente per cercare di continuare a dare una mano". Sotto la gestione Harris, i Sixers hanno aumentato gli sforzi per riportare a Philadelphia le stelle del passato, come ad esempio l'Hall of Famer Julius Erving. Erving è tornato lo scorso maggio ai Sixers in qualità di consulente strategico ed è a disposizione della franchigia quando ce n'è bisogno.

la città dell'amore fraterno — Iverson era stato accolto con una standing ovation quando fu invitato a Philadelphia per la gara-6 delle semifinali di Eastern Conference della scorsa stagione contro Boston. Il giocatore ha guardato la partita da un salottino vip e si è commosso quando la sua immagine è stata trasmessa sui maxischermi e i tifosi: migliaia di loro con la maglia numero 3, hanno fatto il coro "Mvp, Mvp!". La sera stessa Iverson ha scritto su Twitter: "è sempre bello tornare a casa!!!". Il giocatore non ha più giocato in Nba da quando ha improvvisamente lasciato i Sixers nel marzo del 2010 a causa della figlia malata. Il giocatore ha trascorso un breve periodo in una formazione professionistica turca e ha disputato qualche amichevole in Cina. Dirk Nowitzki lo ha recentemente sorpassato al diciottesimo posto della classifica punti della storia dell'Nba.

rientro impossibile — Iverson ritiene che i tre anni fuori dall'Nba non siano l'unica cosa che gli sta in qualche modo chiudendo le porte del rientro. Il giocatore ha dato la colpa al proprio comportamento, a partire dalle divergenze con i propri coach fino al famoso e infelice sfogo sull'allenamento, e per non essere riuscito a convincere le varie squadre a dargli un'altra opportunità. "So bene che le mie azioni hanno contribuito a una mio allontanamente prematuro dall'Nba - scrive su Twitter -. Se Dio dovesse darmi un'altra opportunità allora darò tutto me stesso. Il mio sogno è quello di completare la mia esperienza in Nba". Moore, che conosce Iverson sin da quando era un bambino di 8 anni, ha dichiarato che il suo assistito continua a tenersi in forma nel caso in cui arrivi un'offerta da parte di una squadra Nba. "Allen non è così stupido da non capire a fondo perché non giochi più in Nba - dice Moore -. Anzi. Sa bene di aver fatto delle cose che lo hanno fatto uscire dall'Nba, E' consapevole di tutti gli sbagli che ha fatto". Iverson ha trascorso 10 stagioni a Philadelphia prima di passare per Denver, Detroit e Memphis. Nonostante sia stato prima scelta assoluta del draft del 1996, quattro volte miglior realizzatore dell'Nba e avendo ottenuto una media di 26.7 punti a partita in carriera, il giocatore non ha mai vinto un anello. Moore ha smentito le voci riguardanti alcuni problemi finanziari per Iverson, il quale ha dovuto versare recentemente 3 milioni di dollari come ultimo atto del divorzio con l'ex moglie Tawanna. "Sta forse vivendo uno dei periodi più duri della sua vita - dice Moore -. Ma lo supererà, senza alcun'ombra di dubbio".