Secondo voi Allen Iverson e Tracy McGrady meritano di entrare a far parte della Hall of Fame?

steve aschburner, nba.com — Per come la vedo io, Iverson è uno da Hall of Fame senza il benché minimo dubbio. Ha vinto tutti i più grandi titoli individuali dell'Nba, è stato Mvp, 4 volte miglior realizzatore e ha tenuto una media di 26.7 punti a partita. I riconoscimenti e le cifre per andare a Springfield ci sono, inoltre è stato un pioniere di un certo stile, grazie alla sua fascia sulla testa, al manicotto e ai tatuaggi (vi ricordate la polemica sul ritocco delle foto?). McGrady? Due volte miglior realizzatore, il che potrebbe renderlo un candidato per la Hall Of Fame (anche questi titoli contano), tuttavia, il giocatore non è mai riuscito a portare una delle sue squadre oltre il primo turno dei playoff e credo che, visti gli ultimi sette anni della sua carriera, sarà più probabile vederlo in fila a comprare un biglietto per la Hall piuttosto che vederlo sul palco a pronunciare il suo discorso. Rimanere in salute è un'abilità in Nba, perciò, nonostante gli sforzi di McGrady di tirare avanti anche se era l'ombra di sé stesso siano lodevoli, anche questo non va a suo favore. Secondo me ce la farà a entrare, ma dovrà avere un po' di pazienza.

fran blinebury, nba.com — La Hall of Fame non si basa soltanto sulle statistiche, altrimenti non avrebbe senso fare un dibattito del genere. Iverson è stato un giocatore che ha saputo sfruttare il suo talento, non aveva paura e che è riuscito a trascinare le proprie squadre sia al college che in Nba. Forse McGrady ha avuto altrettanto talento, ma si è adagiato su di esso come una barca sull'oceano. Ovviamente McGrady è stato un giocatore strepitoso e a tratti anche bello da guardare, tuttavia, gli è sempre mancata quella leadership che lo avrebbe portato nell'olimpo dei grandi. E a tutti quelli che dicono che il giocatore non ha mai vinto una serie dei playoff (prima di salire sul carrozzone degli Spurs la scorsa stagione) per colpa dei compagni di squadra non all'altezza, vorrei farvi ricordare quale roster si è portato Iverson sulle spalle fino alle Finals del 2001. Quella era una prestazione da Hall of Fame. Iverson era un ragazzino che giocava come un gigante mentre T-Mac era un grande talento perlopiù incompiuto.

jeff caplan, nba.com — Iverson è senza dubbio un giocatore da Hall of Fame. Avrà anche introdotto una nuova e spesso criticata moda in questo sport (vi ricordate quando nel 2000 lo Hoop Magazine, rivista ufficiale dell'Nba, mise in copertina un Iverson assurdamente ritoccato che, come per magia, non aveva più tatuaggi o gioielli vistosi?), ma dentro di sé era un guerriero vecchia scuola. Ha cambiato il concetto di cosa può fare una guardia intorno al metro e ottanta. Iverson - sesta migliore media punti di sempre in Nba con 26.7 a partita, nono miglior rubatore di palle con 2.17 e quarta miglior media minuti a partita con 41.1 - riuscì da solo (con l'aiuto di coach Larry Brown, che ha lottato duramente per tirar fuori il meglio da Iverson) a portare i 76ers alle Nba Finals. E' chiaro, non era uno scolaretto o un giocatore modello, ma era comunque un cestista sensazionale e, una volta visto giocare, non si poteva smettere di guardarlo. Tracy McGrady è stato un giocatore fluido e atletico e tra i migliori realizzatori. Ricordo un duello incredibile con Dirk Nowitzki, in cui il tedesco vinse 53-48, ma poco altro, purtroppo per lui, McGrady e le sue squadre venivano sempre sconfitte, cosa che il giocatore non ha mai superato. Forse se gli infortuni non lo avessero interrotto così tanto probabilmente sarebbe nella lista dei migliori di sempre insieme a Iverson. Credo che il mio collega Fran Blinebury abbia già perfettamente riassunto la carriera di McGrady e i motivi del perché non merita la Hall of Fame, quindi non andrò oltre.

scott howard-cooper, nba.com — Iverson sicuramente sì. Probabilmente non sarà la prima scelta da parte degli elettori, così come Dennis Rodman non arrivò tra i finalisti al primo tentativo per poi essere eletto direttamente l'anno successivo. Tuttavia, riuscirà a fare il suo discorso a Springfield. Su McGrady invece ho qualche dubbio in più. Un'ottima arma offensiva circondata da tanti punti interrogativi nell'arco della sua carriera. Penso che ce la farà anche lui, ma forse dovrà aspettare un po'.

john schuman, nba.com — Iverson senza ombra di dubbio. E' stato Mvp, ha trascinato una squadra alle Finals, è il diciannovesimo miglior realizzatore di sempre e un'icona culturale. Ci sono giovani giocatori in Nba che scelgono la maglia numero 3 in onore di AI. Ovviamente su McGrady il discorso si fa più complicato. Quando era al suo massimo, è stato uno dei migliori giocatori del campionato, tuttavia, si trova al cinquantasettesimo posto nella classifica realizzatori di sempre, non ha vinto niente ai playoff, è stato leggermente migliore al tiro (51.9%, 78° tra i 100 migliori realizzatori) di Iverson (51.8%, 79°) ma non ha avuto lo stesso impatto dal punto di vista culturale.

sekou smith, nba.com — Domanda facile. Entrambi questi ragazzi hanno le carte in regola per entrare nella Hall of Fame. Entrambi passano il mio esame personale, ovvero ignorare il nome in cima alla lista dei successi e concentrarsi soltanto sul lavoro che è stato fatto per avere un impatto su questo sport. Non dico che sono stati perfetti, anzi. Tuttavia, solo uno di loro è stato Rookie dell'Anno, Mvp, quattro volte miglior realizzatore, due volte Mvp dell'All Star Game, sette volte nell'All-Nba, 11 volte All Star e con 24.368 punti all'attivo in carriera. L'altro giocatore è stato sette volte All Star e All Nba, due volte miglior realizzatore, vincitore del Most Improved Player nel 2001, Giocatore Liceale dell'Anno nel 1997 (parliamo della Hall of Fame del basket, non solo dell'Nba) e ha chiuso la carriera in Nba dopo 16 nni con 18.381 punti. Iverson deve entrarci senza dubbio, e se volete la mia dovrebbe essere eletto al primo turno, e anche McGrady, anche se non si può negare che abbia sempre deluso le aspettative ai playoff, se lo meriterebbe. Dopo aver trascorso circa dieci anni della propria carriera nell'elite del campionato io credo che si meriti la Hall of Fame, specialmente se pensiamo ad alcuni coach o giocatori esteri che sono stati presentati a Springfield.

lang whitaker, nba.com all blog — Se dovessi scegliere tra i due direi Iverson su McGrady. E comunque, la candidatura di McGrady, al meno per me, sembra molto più incerta di quella di Iverson. So che T-Mac ha segnato un sacco di punti e ha partecipato a tanti All Star Game, ma, fino alla scorsa stagione in cui è entrato poche volte dalla panchina degli Spurs, non è mai riuscito a superare nemmeno il primo turno dei playoff. L'intero processo di ammissione alla Hall of Fame per me rimane un mistero e non so esattamente quali siano i criteri. Tuttavia, se stanno cercando il giocatore che ha avuto più impatto sul mondo del basket, l'influsso di Allen Iverson rimane innegabile. McGrady è stato un grande realizzatore. Ma questo basta a entrare nella Hall of Fame? Credo che sia giusto aprire un dibattito.

davide chinellato, nba italia/gazzetta — Meritano entrambi di entrarci alla prima chance, senza dubbio. Hanno entrambi una schiera di tifosi in trepidante attesa per vederli a Springfield. E entrambi se lo meritano. The Answer sembrava il tizio della porta accanto tra i giganti da un punto di vista fisico, ma un talento come il suo in Nba ce l'avevano in pochi. Quello che ha fatto nel 2000-01, portare i Sixers alle Finals dopo aver vinto il premio di mvp della regular season, è stato incredibile. Come Iverson anche TMac poteva stare senza timore nella stessa frase di Kobe Bryant nel periodo migliore della sua carriera. Aveva un talento enorme, e se non avesse avuto una schiena perennemente malandata staremmo parlando di uno dei migliori giocatori degli ultimi 15 anni.

selçuk aytekin, nba turchia — Ancor prima di controllare le biografie e le cifre in carriera di Iverson e T-Mac, potrei semplicemente affermare: "Sono da Hall of Fame perché la mia generazione è cresciuta ascoltando quei nomi". E per me non c'è ombra di dubbio, Iverson e McGrady saranno Hall of Famer a causa del modo in cui hanno lasciato il loro segno nel mondo dell'Nba. Insieme, hanno disputato 18 All Star Game e vinto sei titoli di miglior realizzatore (4 per AI). Oltre a questi riconoscimenti prestigiosi, Iverson è stato il giocatore più basso di sempre a vincere il titolo di Mvp. Forse negli Stati Uniti il dibattito sulla loro presenza o meno nella Hall of Fame può avere un senso, ma dal punto di vista di qualsiasi altro paese del mondo, questi due nomi possono essere facilmente accostati a quelli di Karl Malone e Scottie Pippen.