Il fenomeno dei Rockets firma un’altra prestazione da Mvp, i Celtics devono inchinarsi. Sacramento con un grande Bogdanovic affonda Los Angeles priva del suo faro. Antetokounmpo guida i Bucks alla sesta vittoria in sette gare: Knicks battuti
James Harden sta facendo vedere a tutti come deve giocare un Mvp. Il fenomeno dei Rockets mette la firma su un capolavoro da 45 punti (con 9 triple) che regala ai texani l’ottava vittoria nelle ultime 9 partite e costringe Kyrie Irving e i suoi Celtics a inchinarsi. Senza la guida di LeBron James, i Lakers finiscono al tappeto contro i Kings di un super Bogdan Bogdanovic, autore della tripla decisiva sulla sirena. Giannis Antetokounmpo guida i Bucks al 6¡ã successo nelle ultime 7 partite, il 2¡ã consecutivo ai danni dei malcapitati Knicks. Bene anche i Sixers, che si affidano alla coppia Redick-Embiid per maltrattare i Jazz.
Houston Rockets-Boston Celtics 127-113 —
James Harden continua a dare i numeri. La stella dei Rockets (19-15) guida i suoi all’ottavo successo in 9 partite con l’ennesima prestazione monstre: 45 punti (con 9 triple e soli 2 canestri dentro l’area), sesta gara consecutiva con almeno 35 a tabellino, il tutto a impreziosire un mese di dicembre da 35.5 punti a uscita. Nonostante il capolavoro dell’Mvp in carica, Houston sbaraglia la concorrenza dei Celtics (2014) grazie al dominio nel pitturato (54 rimbalzi contro 38) e al contributo del cast di supporto: Clint Capela (24+18) fa il vuoto in area, Eric Gordon (24), Austin Rivers (10) e Gerald Green (10) sono chirurgici nei momenti in cui il Barba ¨¨ in panchina a riprendere fiato. Boston, al contrario, si scopre ancora una volta dipendente da Kyrie Irving (23+11 assist), lasciato troppo solo per tenere testa ai texani. Hayward, Brown, Rozier e Theis chiudono con un +/- combinato di -84, Jayson Tatum (4) ¨¨ in serata da dimenticare mentre Marcus Morris (19) si fa espellere nel 4¡ã periodo, lasciando i suoi senza uno dei cardini offensivi nell’ultimo disperato tentativo di rimonta. Una rimonta che Boston avevano gi¨¤ costruito nel 2¡ã periodo, grazie a un break di 22-7 che l’ha rimessa in carreggiata dal -17. Nella ripresa Houston vola sulle ali di un parziale (mentre Harden ¨¨ a riposo) di 14-4 a cavallo tra terza e quarta frazione che vale il 100-88 a 10’ dalla sirena. Il Barba rientra in tempo per i colpi decisivi: il suo gioco da 3 punti scrive 115-99 con 5’20” rimasti sul cronometro, lasciando i Celtics a fare i conti con il 4¡ã k.o. in 5 partite.
Houston: Harden 45 (2/8, 9/18 da 3, 14/17 tl), Capela 24, Gordon 20. Rimbalzi: Capela 18. Assist: Harden 6
Boston: Irving 23 (5/7, 2/6 da 3, 7/7 tl), Morris 19, Brown 18. Rimbalzi: Morris 6, Hayward 6. Assist: Irving 11
Sacramento Kings-Los Angeles Lakers 117-116 —
Senza il faro LeBron James (out a causa di un problema all’inguine sinistro) e la leadership di Rajon Rondo (distorsione all’anulare della mano destra) il nucleo giovane dei Lakers (20-15) si inchina alla magia da 3 punti di Bogdan Bogdanovic, che regala il successo sulla sirena ai Kings (19-16) e mette la ciliegina su una prestazione da 23 punti. Una vera e propria beffa per i gialloviola, che dominano per 42’ prima di gettare al vento il +15 nella seconda parte dell’ultima frazione, quando il vuoto lasciato da LeBron si trasforma in una voragine. I losangelini prendono le redini del match in un ottimo 1¡ã tempo, trascinati da Kyle Kuzma (33), Brandon Ingram (22) e Lonzo Ball (20, 12 assist e 9 rimbalzi), che combinano 50 dei 67 punti a referto per il +6 (67-61) alla sirena dell’intervallo. I 3 gioiellini schiacciano ulteriormente il piede sull’acceleratore nella ripresa, coi Lakers che vedono materializzarsi la fuga decisiva con la schiacciata di Tyson Chandler per il 104-89 a 6’44” dalla conclusione. Ma ¨¨ tutta un’illusione. I padroni di casa, infatti, cambiano improvvisamente volto, stringendo le viti in difesa e gettando nel caos la squadra di coach Walton (7 palle perse nell’ultima frazione), costretta a fare a meno anche di Ball nel finale per i crampi al polpaccio. Dall’altra parte le triple di Iman Shumpert (18) e Bogdanovic coronano il break per il 112 pari a 60” dalla fine. Kuzma prova a chiudere i conti con il canestro del 115-112, subito vanificato dalla risposta di DeAaron Fox (15 punti, 12 assist e 9 rimbalzi). Il sanguinoso 1/2 ai liberi di Ingram lascia la porta aperta ai Kings, che mettono la palla in mano a Bogdanovic con 4.6” sul cronometro: il tempo sufficiente per inventare la magia in step back dall’arco per il definitivo 117-116.
Sacramento: Bogdanovic 23 (6/9, 3/7 da 3, 2/3 tl), Cauley-Stein 19, Shumper 18, Bjelica 18. Rimbalzi: Fox 9
L.A. Lakers: Kuzma 33 (10/16, 2/8 da 3, 7/9 tl), Ingram 22, Ball 20. Rimbalzi: Chandler 10. Assist: Ball 12
Milwaukee Bucks-New York Knicks 112-96 —
Dopo aver gi¨¤ dominato il Natale al Madison Square Garden, Giannis Antetokounmpo si ripete. I suoi 31 punti, 14 rimbalzi, 8 assist e 4 stoppate guidano i Bucks (24-10) al secondo successo in 3 giorni sui Knicks (9-27). Milwaukee inizia il match con le mani freddissime: le prime 8 triple trovano solo il ferro e lasciano spazio all’avanzata dei newyorkesi, che si ritrovano sul +10 (23-13) dopo 5’ di gara grazie ai canestri di Kevin Knox (12) e Luke Kornet (23, con 7/11 da 3). I padroni di casa cambiano marcia nel 2¡ã periodo, infilando il break di 18-2 che vale il 53-48 dell’intervallo. La squadra di coach Fizdale tocca il fondo nel 4¡ã periodo. L’espulsione di Enes Kanter per somma di falli tecnici apre un’ulteriore ferita nell’attacco gi¨¤ privo di Tim Hardaway Jr (influenzato). I Bucks ne approfittano: Antetokounmpo e Malcolm Brogdon (15) salgono in cattedra negli ultimi 12’, trovando l’ennesimo parziale per il 104-88 che fa calare il sipario a 4’ dalla sirena finale.
Milwaukee: Antetokounmpo 31 (9/16, 1/4 da 3, 10/14 tl), Middleton 25, Lopez 17. Rimbalzi: Antetokounmpo 14. Assist: Antetokounmpo 8
New York: Kornet 23 (1/6, 7/11 da 3), Vonleh 15, Mudiay 13. Rimbalzi: Vonleh 13. Assist: Mudiay 6
Utah Jazz-Philadelphia 76ers 97-114 —
Tutto facile per i Sixers (23-13), che tirano fuori il meglio del repertorio nel 2¡ã tempo e passano sul parquet dei Jazz (17-19). I padroni di casa sono costretti a togliersi il cappello davanti alle prove di JJ Redick (24 punti con 6/9 da 3), Joel Embiid (23+15 rimbalzi) e Ben Simmons (tripla doppia da 13 punti, 14 rimbalzi e 12 assist), trascinatori di un attacco che termina il match col 50% al tiro oliato da 32 assist. Decisamente troppo per Utah, che inizia a perdere terreno nella seconda frazione, chiusa da Philadelphia con 35 punti e il 75% dal campo per il +5 al riposo lungo (57-52). Nella ripresa i ragazzi di coach Brown aprono le dighe: la tripla di Mike Muscala mette il punto esclamativo sul parziale di 24-8 per il 76-60 che spegne le speranze dei Jazz con largo anticipo. Inutili i 23 punti di Donovan Mitchell e i 20 di Dante Exum dalla panchina.
Utah: Mitchell 23 (7/10, 3/10 da 3), Exum 20, Gobert 17. Rimbalzi: Gobert 15. Assist: Gobert 5
Philadelphia: Redick 24 (2/3, 6/9 da 3, 2/2 tl), Embiid 23, Butler 19. Rimbalzi: Embiid 15. Assist: Simmons 12
Andrea Grazioli
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