LeBron ha riportato i Cavs alle Finals con una spettacolare gara-7 e una serie viaggiata a 33,6 punti di media. “Ci hanno dato per spacciati pi¨´ volte, adesso siamo all’ultimo giro sulle montagne russe”. Chiudesse col titolo sfiderebbe la supremazia di MJ
"Non esiste io in una squadra", diceva Michael Jordan. Vedendo LeBron James ¨¨ difficile credergli. Perch¨¦ se Cleveland da gioved¨¬ si giocher¨¤ le Finals per il quarto anno consecutivo, il merito ¨¨ quasi tutto di quel fenomeno col numero 23 che dal 2011 non manca una sfida per il titolo. A Boston, in gara-7 delle finali a Est, ha giocato una delle migliori partite della sua carriera, uno show da 35 punti, 15 rimbalzi e 9 assist rimanendo in campo ogni singolo secondo che conferma quanto sappia essere decisivo nella cosa pi¨´ simile a una finalissima che esista in Nba. "LeBron ¨¨ il migliore di tutti - lo incorona Tyronn Lue asciugandosi le lacrime dopo aver ricevuto il trofeo della Eastern Conference -. Quest’anno ¨¨ stato il nostro leader dando l’esempio: ¨¨ alla 15? stagione e ha giocato tutte le 82 partite di regular season, mostrando che tipo di persona ¨¨. Sono contento di averlo dalla mia parte, soprattutto in una gara-7".
LeBron James, 33 anni.
RITORNO ALLE FINALS —
Per LeBron quelle 2018 saranno le none Finals della carriera, le ottave consecutive. Averci portato questi Cavs ¨¨, titolo 2016 a parte, l’impresa pi¨´ grande compiuta con addosso la maglia di Cleveland. "Ho imparato a 9 anni che il basket ¨¨ uno sport di squadra e che senza una squadra non puoi vincere - prova a spiegare King James -. Tutti continuano a criticare i miei compagni e questo per me ¨¨ davvero ingiusto: andiamo alle Finals perch¨¦ loro sono stati straordinari". LeBron parla da leader, ma i numeri dicono altro. Dicono che James ha giocato il miglior basket della carriera sia in regular season che nei playoff, dicono che la serie contro Boston in particolare ¨¨ stata quella del pi¨´ forte del pianeta contro la squadra migliore. LeBron l’ha chiusa con lo show di gara-7, con 33,6 punti, 9,0 rimbalzi, 8,4 assist di media e il 52,4% al tiro, esausto sdraiato a terra in attesa di ricevere il trofeo della Eastern Conference prima di infilare piedi, ginocchia e mani nel ghiaccio in spogliatoio per cominciare a recuperare. Kevin Love, assente in gara-7 per una commozione cerebrale, ¨¨ l’unico altro Cavs ad aver messo almeno 10 punti a partita (12,5 punti e 9,8 rimbalzi) contro i Celtics.
L’ANELLO E IL FANTASMA —
"Ci hanno dato per spacciati a lungo, e adesso siamo all’ultimo giro su queste montagne russe - racconta LeBron nella pancia del TD Garden -. Questa stagione vale almeno come sei". In quello che potrebbe essere il capitolo finale della sua storia a Cleveland, se davvero decidesse di andarsene da free agent in estate, King James ha ancora una Mission Impossible: provare a vincere il titolo. I Cavs partiranno sfavoriti e senza il vantaggio del campo sia contro Houston che contro Golden State. "Per¨° abbiamo una chance di vincere visto che dobbiamo ancora giocare, ed ¨¨ l’unica cosa che conta" chiosa James. Mettersi al dito un altro anello sarebbe un’impresa leggendaria, quella che gli permetterebbe davvero di raggiungere il "fantasma" di Jordan che da anni ha deciso da inseguire. Perch¨¦ tutti riconoscono a LeBron di essere il pi¨´ forte in circolazione, mentre il dubbio che sia meglio anche di MJ ha da poco smesso di essere eresia ma resta dibattito capace di dividere come pochi. Dovesse davvero trascinare una squadra mediocre come i Cavs 2017-18 nell’Olimpo Nba, firmando l’ennesimo capolavoro dopo quelli gi¨¤ esposti durante questi playoff, sarebbe mitologico. E farebbe crollare anche la certezza che non esiste io in una squadra.
Davide Chinellato
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