Chicago (senza Beli) ferma Miami!
Denver e il Gallo cadono ancora

I Bulls (39-31) superano gli Heat (56-15) 101-97 con un’indimenticabile prova di carattere, mettendo fine alla striscia di 27 vittorie degli avversari. “A fine partita ho riunito i giocatori. Era la prima volta che menzionavo la striscia. E’ stata una grande esperienza, ho voluto che i ragazzi realizzassero la portata di questo record. Ma ora dobbiamo pensare a cose più importanti e a migliorare, senza più questo pensiero” ha detto a fine partita Erik Spoelstra, coach di Miami.

CUORE E CERVELLO — Chicago, senza Belinelli, Noah, Hamilton e Rose,ha macinato Miami sul piano sia tattico che emotivo, regalando ai propri tifosi la miglior partita della stagione. L’azione simbolo della serata arriva nel finale, con il punteggio ancora in bilico. Kirk Hinrich, 1.90 scarso, strappa di forza un rimbalzo dalle mani di Chris Bosh, mandando la folla in visibilio. Sul ribaltamento di fronte lo stesso Hinrih esegue un perfetto penetra e scarica per Taj Gibson, che segna dalla media distanza. Cuore e cervello, insomma: perfetta sintesi della serata dei Bulls, mentre la folla canta “end the streak” (finite la striscia!) sugli ultimi possessi.

RIMONTA — L’inizio dei Bulls è assatanato. Spinta da un pubblico già in forma playoff, Chicago esegue in attacco con livelli di precisione raramente visti quest’anno, costruendo (e segnando) caterve di buoni tiri. L’approccio degli Heat nella ripresa è però completamente diverso. Miami difende per davvero, sia in transizione che a difesa schierata, tenendo i Bulls a 3 miseri punti nei primi 7’ di terzo quarto. Quando Battier sigla il sorpasso con una tripla (59-58), sullo United Center cala un silenzio di tomba.

FINALE — E’ in questo momento che i Bulls mostrano di esserci davvero con la testa. Guidata da Deng e da Boozer, Chicago resiste alla sfuriata degli Heat, chiudendo comunque avanti il terzo periodo (69-68) e ricostruendo un vantaggio importante all’inizio del quarto (75-69 con canestro di Jimmy Butler). Da lì, gli Heat non ritorneranno più avanti: c’è troppa elettricità nell’aria perchè i Bulls possano mollare la presa, mentre Miami, frenata anche dal nervosismo (antisportivo a James che tenta di passare a gomito alto su un blocco di Boozer), perde tutte le battaglie sulle palle vaganti e assiste all’interruzione della propria incredibile striscia di vittorie. La seconda più lunga di sempre nella storia della NBA.

BELI — Continua intanto il periodo di riposo per Marco Belinelli, alle prese con un problema agli addominali. Marco ha detto di essere sulla via della guarigione, ma di non voler forzare niente, soprattutto in un momento così importante della stagione. La sua situazione rimane monitorata giorno per giorno.
Chicago: Deng 28, Boozer 21, Butler 17. Rimbalzi: Boozer 17. Assist: Hinrich 6.
Miami: James 32, Bosh 21. Rimbalzi: James e Wade 7 Assist: Chalmers 4.