Nba, New York-Atlanta 106-104: Anthony 42
Clippers-Portland 96-83, super Griffin

Carmelo Anthony, 28 anni, 29,4 punti a partita. Reuters

Ancora senza Chris Paul ma con super Griffin, i Clippers riprendono la marcia dopo aver perso le ultime quattro partite, vendicando la sconfitta appena subìta con Portland. Ma è la notte delle grandi prestazioni balistiche in Nba. I 42 punti con nove triple di Carmelo Anthony danno il successo in volata a New York contro Atlanta. Le sette triple di Ryan Anderson firmano il colpo degli Hornets a Memphis. La gran serata di Knight (anche 5/8 da tre) cancella quella di Redick (a sua volta 8 triple) e dà ai Pistons al fotofinish il successo sui Magic in caduta libera. Dallas conferma l'ottimo momento battendo anche Phoenix.

Orlando Magic-Detroit Pistons 102-104 tabellino
Le migliori prestazioni in carriera di Redick e Knight rendono godibile la sfida nei quartieri medio-bassi della Eastern Conference tra Orlando e Detroit, decisa col brivido nel finale quando i Magic sbagliano da sotto tre appoggi di fila per il possibile supplementare. Proprio Knight con due triple di fila aveva firmato l'8-0 Pistons che a 2'30'' dalla fine era valso il 98-103 della sicurezza. Ma Detroit fa di tutto per perdere, con un errore e una persa di Prince, un errore e 1/2 dalla lunetta di Bynum che, sul 100-104, fa anche fallo sulla tripla di Nelson a 6'' dal termine. Il regista di Orlando segna i primi due liberi, sbaglia appositamente il terzo ma ai Magic non bastano tre rimbalzi d'attacco per trovare la parità: Davis è stoppato da Monroe, Vucevic e ancora Nelson sbagliano la correzione, e festeggia Detroit un successo meritato, in cui aveva sempre fatto la partita anche oltre la doppia cifra di margine. Alla quinta sconfitta di fila, 16esima nelle ultime 18 (nessuno mai così male in Nba nel frangente) e nona delle ultime dieci in casa, Orlando cade ancora al fotofinish dopo il buzzer beater di DeRozan nella gara precedente contro Toronto. Nelle ultime 14 gare subisce 107,7 punti di media e se resta in partita è grazie al dominio a rimbalzo, dove Vucevic (8) e Davis, contro Monroe, Drummond e gli altri, prendono 13 dei 18 rimbalzi d'attacco con cui i Magic mascherano una giornata da 30/67 da due, nascosto anche dalle 8 triple (record carriera) su 11 tentativi di Redick, in una serata in cui il resto della squadra però fa 2/12. Di contro, intorno a Knight e ai limiti difensivi casalinghi, Detroit riaccende un attacco che si era fermato a 85 punti di media nelle ultime due uscite.

Orlando: Redick 31 (2/6, 8/11, 3/5 tl), Nelson e Moore 18, Davis 17, Vucevic 12. Rimbalzi: Vucevic 18. Assist: Nelson 8.
Detroit: Knight 31 (7/8, 5/8. 2/2 tl), Monroe 17, Villanueva 12, Singler 10. Rimbalzi: Monroe 7. Assist: Bynum 12.

Memphis Grizzlies-New Orleans Hornets 83-91tabellino
La forza di una panchina da 51 punti trascina New Orleans al successo numero 8 nelle ultime 12 partite, con uno scalpo di prestigio. Una serata da 7 triple di Ryan Anderson (20,6 punti nelle ultime cinque uscite) e la preziosa serata in tuta blu accanto a lui di Jason Smith condannano alla sconfitta interna Memphis, che perde Mike Conley per una distorsione alla caviglia nel primo quarto ed è tradita da Rudy Gay. La guardia sbaglia 14 tiri su 17 (10 su 11 nella ripresa) con 4 perse e la giornata offensiva particolarmente brutta (il 3/16 da tre butta giù le percentuali fino al 36,4% complessivo) è alla fine fatale ai Grizzlies. Nel quarto periodo segnano un solo canestro in otto minuti, concedendo il fianco al 9-0 ospite che vale la fuga 76-86 a 2'30'' dalla fine: il break è aperto da Gordon (solo 8 punti ma senza forzare, con 3/5 e 4 recuperi) e proseguito poi con due jumper di Smith e una tripla di Anderson, per punire l'errore di Wroten, la tripla sbagliata da Johnson e l'infrazione di passi di Arthur. Dopo quattro partite (tre perse) in cui avevano subìto 106,8 punti di media, stavolta gli Hornets limitano i danni approfittando dei limiti offensivi dei Grizzlies, retti prevalentemente sui rimbalzi d'attacco di Randolph (20 punti e 13 rimbalzi), Gasol (14 punti e 11 rimbalzi ma 5/14 al tiro) e Arthur. New Orleans, che comincia col piede giusto una serie di cinque trasferte di fila, maschera così la pessima serata di Vasquez (2/16 al tiro e 4 perse) e ha in Anthony Davis l'unico titolare in doppia cifra (10 punti con 5/7 al tiro, 6 rimbalzi e 5 perse). Memphis aveva vinto quattro delle cinque gare precedenti.

Memphis: Randolph 20 (9/16, 2/2 tl), Bayless e Gasol 14, Gay 10. Rimbalzi: Randolph 13. Assist: Bayless 5.
New Orleans: Anderson 22 (7/13 da tre, 1/2 tl), Smith 16, Davis 10. Rimbalzi: Aminu 12. Assist: Vasquez 11.

New York Knicks-Atlanta Hawks 106-104tabellino
La terza partita sopra i 40 punti di Carmelo Anthony nel mese di gennaio, la quarta in stagione, permette a New York di non perdere colpi contro gli Hawks in ripresa. “Melo” chiude eguagliando il record franchigia di 9 triple, aggiungendo negli ultimi secondi il canestro della vittoria: a -1 riceve al gomito contro Smith, mette palla a terra, attacca il ferro, segna e subisce il fallo che convertirà dalla lunetta per il 106-104 a 12'' dal termine. E proprio Josh Smith è il protagonista alla rovescia del finale: poco prima sul +1 Atlanta aveva perso il pallone per blindare il successo; poi sull'ultimo possesso Teague attacca Chandler e arriva fino al ferro, dove scarica sul perimetro per la tripla di Smith, che finisce sul ferro. Agli Hawks la miglior giornata dell'anno al tiro, 60% totale e 29/42 da due con 8/8 di Horford e quattro triple di Stevenson. Dopo il minimo stagionale di 4/27 che era appena costato la sconfitta a Philadelphia, i Knicks ritrovano il tiro da tre con un 16/27 complessivo, proprio sulle spalle del 9/12 di Anthony, che in estate all'Olimpiade aveva avuto una gara da 10/12 da oltre l'arco contro la Nigeria: al 29° match di fila con almeno 20 punti segnati, “Melo” eguaglia il record franchigia di Richie Guerin. Con Jason Kidd in campo solo 5 minuti e a riposo il resto della serata, a innescarlo è la seconda gara dopo l'infortunio di Felton (10 assist), che battendo il suo uomo dal palleggio ha acceso la circolazione di palla Knicks per trovare l'uomo libero. Per Stoudemire 18 punti dopo il massimo stagionale di 20 coi Sixers. Mike Woodson batte così Larry Drew, che per sei anni era stato suo assistente ad Atlanta. Gli Hawks venivano da tre vittorie con cui si erano messi alle spalle il frangente più difficile della loro stagione.

New York: Anthony 42 (6/16, 9/12, 3/3 tl), Stoudemire e Smith 18, Felton 12. Rimbalzi: Stoudemire 8. Assist: Felton 10.
Atlanta: Teague 27 (7/11, 2/4, 7/7 tl), Smith 20, Horford 16, Stevenson 15, Korver 13. Rimbalzi: Korver 7. Assist: Teague 6.

Dallas Mavericks-Phoenix Suns 110-95tabellino
I Mavs festeggiano con un successo la gara numero 1000 in Nba dell'ex Shawn Marion e la giornata in cui Dirk Nowitzki supera Allen Iverson al 18° posto tra i migliori marcatori di tutti i tempi. Godendo anche stavolta della profondità della panchina con Carter, Jones e Brand, Dallas è rinata: nelle ultime otto partite ha perso solo contro le due migliori squadre Nba, Spurs e Thunder. Non l'impensierisce Phoenix, alla quarta gara in cinque giorni dopo aver affidato la panchina a Lindsey Hunter, smarrendo con la fatica degli impegni ravvicinati l'iniziale effetto placebo di due vittorie subito dopo il cambio di allenatore. I Suns, fermi a 95 punti contro una delle difese Nba più battute, trovano il modo per perderla anche stavolta nell'ultimo quarto dopo essere finiti sotto 46-26 nel secondo quarto, sotto i colpi dell'11-0 casalingo. Alla sconfitta numero 14 nelle ultime 18 gare, Phoenix sbaglia 13 dei 17 tiri da tre ma torna in gara conquistando viaggi in lunetta (23/28) e rientra sull'81-76 in apertura di quarto periodo: qui molla con un 10-0 in due minuti dei padroni di casa che voleranno fino al 100-81 a metà ultimo quarto.

Dallas: Nowitzki 18 (6/11, 1/3, 3/4 tl), Marion 18 (9/17, 0/2), Carter 15, Brand 12, Jones 11. Rimbalzi: Marion 9. Assist: Mayo 6.
Phoenix: Dragic 18 (6/10, 0/2, 6/8 tl), Scola 14, Tucker e Beasley 12. Rimbalzi: Gortat 8. Assist: Dragic 8.

Los Angeles Clippers-Portland Trail Blazers 96-83tabellino
I Clippers riprendono la marcia dopo che quattro sconfitte consecutive, in coincidenza con l'infortunio al ginocchio di Chris Paul, li avevano fatti scivolare al terzo posto a Ovest. Alla settima partita delle ultime nove senza il loro play, che ha pagato con la ricaduta un rientro affrettato, i californiani vendicano la sconfitta di sabato a Portland, quando negli ultimi 2'30'' avevano buttato via un +9 sbagliando gli ultimi cinque tiri tra cui uno con Crawford sulla sirena. Era stata la seconda vittoria di fila per i Blazers per uscire da sei sconfitte consecutive, tornati al k.o. a Los Angeles per una brutta serata in attacco: 43,9% al tiro, sbagliando 12 dei 15 tiri da tre, con 19 perse, frutto non solo dell'endemica improduttività della panchina (16 punti con 4/15) ma anche di una giornata un po' imprecisa del rookie delle meraviglie Lillard (5/14 con 5 perse). Davanti non aveva Paul ma l'energia di Bledsoe, autore di una gara più di quantità che di qualità (4/14) con Griffin e Odom (15 assist in due) a fare da facilitatori del gioco di Del Negro. Proprio Griffin segna gli ultimi 11 punti dei californiani nel primo tempo, avviando un break di 12-0 a cavallo del riposo per il 60-50 Clippers in avvio di ripresa, esteso con un 10-2 a metà terzo quarto fino al +15, toccando poi anche il +19 nel quarto periodo. Non bastassero gli infortuni e la flessione, la squadra di Del Negro è nel cuore di una serie da 14 gare su 17 in trasferta: questa era l'ultima gara allo Staples Center prima di una serie di otto gare di fila fuori casa che ne metteranno ulteriormente alla prova la consistenza.

LA Clippers: Griffin 23 (9/14, 0/1, 5/6 tl), Butler 12, Bledsoe 10. Rimbalzi: Odom 13. Assist: Griffin 9.
Portland: Aldridge 21 (9/14, 3/4 tl), Lillard 16, Hickson 15. Rimbalzi: Aldridge 11. Assist: Batum e Matthews 8.