LeBron punta al massimo
"Sarò il migliore di sempre"

LeBron James, 27 anni, 3 volte Mvp negli ultimi 4 anni. Reuters

LeBron James ha vinto un titolo Nba, ma per lui nulla è cambiato. Certo, ci sono stati alcuni eventi, come il canonico bagno di champagne nello spogliatoio dei Miami Heat, la parata per le strade della città con circa 400.000 tifosi, una visita al suo liceo e, martedì prossimo, ciliegina sulla torta, la cerimonia di consegna degli anelli a pochi minuti dall'inizio di una nuova stagione. Da quel momento, tutto ricomincerà da zero: un altro anno, un'altra lotta per un titolo. A James non basta averne vinto uno, nonostante abbia messo a tacere per sempre le voci di chi gli diceva che non avrebbe mai vinto nulla.

il migliore — Per LeBron la stagione scorsa è stata perfetta. Oltre alla sua seconda medaglia d'oro olimpica, James ha conquistato i tre trofei più ambiti dell'Nba: Mvp, Mvp delle Finali e il titolo. Ma a lui tutto questo non basta, vuole di più. "Voglio essere il migliore di tutti i tempi - ha detto James in un'intervista con la Associated Press -. Punto e basta". Il giocatore aveva già fatto dichiarazioni simili l'anno scorso, quello precedente e forse va dicendolo fin da quando giocava al liceo ad Akron, Ohio. Si è sempre chiesto se un titolo avesse cambiato il suo punto di vista al riguardo. Adesso ha trovato una risposta. "Onestamente, non più di tanto - dice James -. Non ho avuto molto tempo per pensare abbastanza a cosa è successo. E comunque, ci sarà ancora qualcuno che dirà: non riuscirà a vincere il secondo anello. Non vincerà più nulla". Solo il tempo potrà dirci chi avrà ragione. James, alto 203 cm per 113 kg e dotato di una combinazione tra forza fisica e velocità fuori dal comune - Lawrence Frank, coach di Detroit, ha dichiarato "è un mostro"-, è considerato da molti il miglior giocatore attualmente in circolazione. Ha conquistato tre Mvp e alcuni coach avversari hanno dichiarato che potrebbe continuare a vincere questo riconoscimento anno dopo anno finché chi vota non si stancherà di premiare sempre e soltanto lui.

crescita — Ovviamente però, per diventare il migliore di tutti i tempi dovrà ancora lavorare. Per questo motivo, l'estate scorsa - un po' per il desiderio di vincere un altro anello, un po' per il suo bisogno incessante di zittire chi lo critica e un po' perché lui è semplicemente fatto così - James ha avuto ben pochi momenti di pausa. Dalle Finali si è imbarcato direttamente verso i Giochi Olimpici, per poi riposarsi brevemente prima di tornare al lavoro in palestra. James si è presentato al training camp praticamente nello stesso stato di forma con cui aveva concluso la stagione precedente. "Conosce bene questo sport e sa cosa deve fare per essere un campione - dice Erik Spoelstra, coach degli Heat -. È uno dei giocatori più motivati che abbia mai visto; anche se, ovviamente, ogni tanto ha bisogno anche di stimoli esterni. Per la nostra franchigia è davvero una gioia poter avere l'opportunità di lavorare con lui".

consacrazione — La scorsa stagione è stata una gioia anche per James, non solo per la conquista del titolo. Dopo l'ondata di odio nei confronti degli Heat a seguito della sua decisione di andarsene da Cleveland per approdare a Miami nel 2010 - e soprattutto per il modo in cui ha comunicato tale decisione -, James ha dichiarato che durante la scorsa stagione si è concentrato soltanto sull'abc del basket. Ogni volta che ne aveva la possibilità si riuniva con gli amici e con la famiglia, ha provato ad ignorare perlomeno alcune delle notizie che lo riguardavano e voleva tornare a essere felice, nonostante tutto. Ha funzionato. Le due maggiori critiche a James un anno fa si basavano sul fatto che il giocatore non riuscisse a chiudere le partite, non essendo mai decisivo nei minuti che contano e che, per questo, non avrebbe mai vinto nulla. Ma LeBron ha smentito tutti e tutto - segnando 45 punti nella decisiva gara-6 contro Boston nelle finali di Eastern Conference, poi quel tiro da tre su una gamba quando stava soffrendo di crampi durante gara-4 delle finali contro Oklahoma City e, infine, la tripla-doppia nell'ultima partita della stagione. James era tornato in panchina a 3:01 dalla sirena e, poco dopo, ha cominciato a ballare e a saltellare, sorridendo e agitando le braccia. Felice, realizzato. "La miglior cosa dell'anno scorso è che siamo riusciti a scalare la montagna e a superarla - dice James -. Adesso so cosa devo fare per scalarla di nuovo".

stakanovista — Ma James è vicino a raggiungere vette ancora più alte in Nba. Il giocatore si presenta al via della stagione come quarantasettesimo miglior marcatore di tutti i tempi, con la possibilità di salire fino al trentesimo posto se dovesse mantenere la sua media punti nell'arco delle prossime 82 partite. Nella classifica dei giocatori in attività, si trova al nono posto, e tutti gli otto giocatori davanti a lui hanno già disputato almeno 14 stagioni in Nba, mentre James è a quota 9. "LeBron non si ferma mai - dice Udonis Haslem, ala degli Heat -. Dopo aver vinto il titolo è andato subito ai Giochi Olimpici, per poi tornare pensando a prepararsi per la prossima stagione. Sarebbe facile per lui trovarsi una scusa e prendersi un giorno di riposo dagli allenamenti. Ma lui non è fatto così, preferisce lavorare senza sosta. È motivato e ce la mette tutta giorno dopo giorno".

completo — Come molti appassionati di basket sapranno, i molti punti segnati da James sono solo una parte del suo grande contributo in campo. Attualmente, infatti, è il decimo miglior assistman in attività. James comincia questa stagione con tre assist in più rispetto a Tony Parker, playmaker di San Antonio che ha giocato 117 partite in più rispetto a LeBron. E per quanto riguarda la somma punti, assist e rimbalzi a partita (41.7), James è molto più avanti del secondo giocatore in attività di questa speciale classifica, vale a dire il suo compagno di squadra Dwyane Wade (36.4). "LeBron ha un gran talento in campo e, probabilmente, è il miglior giocatore dell'Nba - dice Rashard Lewis, ala degli Heat -. Ma non penso che la gente conosca la sua personalità. È davvero un bravo ragazzo, vuole bene ai compagni di squadra, molto generoso, porta sempre dei regali nello spogliatoio. E poi è davvero divertente, ma quando entra in campo pensa soltanto a giocare". E insiste sul fatto che nulla sia cambiato. Gli Heat sono da tutti considerati i favoriti per la vittoria di un altro titolo in questa stagione. Nonostante le aspettative che arrivano da fuori, James non sembra essere preoccupato. A questo punto, ha capito che l'unica cosa che distingue una buona annata da una fallimentare è un titolo, così come hanno sperimentato prima di lui i vari Michael Jordan, Magic Johnson e Larry Bird, tanto per citare alcuni dei nomi più importanti di questo sport. "Il mio obiettivo non cambierà mai - dice James -. Che vinca o meno, io mi sono sempre prefissato questo traguardo sin dal 2005, forse. E adesso che ho vinto un anello, il mio obiettivo con cambia".