Kawhi ha chiesto la cessione a San Antonio, ma Pop e la dirigenza lo vedono ancora parte integrante del futuro della franchigia. Come finir¨¤?
Kawhi Leonard ha chiesto agli Spurs di lasciare San Antonio. Sar¨¤ , dopo LeBron James, il giocatore pi¨´ seguito della free agency nonostante abbia ancora un anno di contratto con i texani. Leonard ¨¨ uno dei primi 5 giocatori Nba. Il miglior giocatore degli Spurs. Quelli che nell’era Popovich restano in maglia neroargento per tutta la carriera. Il futuro di Leonard cambier¨¤ gli equilibri della lega: chi lo prende a lungo termine diventa contender per il titolo. Soprattutto perch¨¦ tra 12 mesi Kawhi potrebbe comunque scegliersi la squadra, da free agent: competitiva, oltre che di suo gradimento. Il futuro di Leonard ne cambier¨¤ la percezione a livello Nba. Il bravo ragazzo taciturno potrebbe ricevere il trattamento – nell’immaginario collettivo – riservato a LeBron post addio ai Cavs e a Durant post matrimonio con i Warriors. Pi¨´ di tutto, il futuro di Leonard cambier¨¤ la percezione del “sistema Spurs”. Per anni franchigia da additare ad esempio. Dalla quale, come concorrenza, “pescare” assistenti allenatori/giocatori pi¨´ o meno buoni, ma tutti garantiti dal marchio di fabbrica Doc. Anzi Pop. Pure la sua “modernit¨¤” sar¨¤ testata dal futuro di Leonard. Chiss¨¤ che un addio doloroso per sostanza e modalit¨¤ non possa accelerare i piani di ritiro Nba (oltre l’incarico con Team Usa), complici l’et¨¤ e le vicissitudini familiari.
Gregg Popovich, 69 anni, con Kawhi Leonard, 26. Afp
i fatti —
Leonard ha giocato solo 9 partite in stagione. Afflitto da un infortunio dal quadricipite del ginocchio destro. Quando lo staff medico degli Spurs l’ha dichiarato guarito, il suo staff medico personale, - il cui consulto era stato approvato dagli Spurs -, ha risposto picche. Leonard, che si ¨¨ curato a lungo a New York, lontano dalla squadra, non se l’¨¨ sentita di rientrare. Gli Spurs hanno chiuso la stagione con un record di 47 vinte e 35 perse, settimi a Ovest. Eliminati poi 4-1 da Golden State al 1¡ã turno di playoff Post stagione il circolo di Leonard – lo zio come figura portante - ha fatto sapere agli Spurs anzitutto a mezzo media che Kawhi voleva andarsene. Possibilmente a Los Angeles. Possibilmente ai Lakers. Popovich ¨¨ volato in California per incontrare Kawhi per un disperato tentativo di chiarimento a quattr’occhi. Leonard ha accettato il colloquio. Ma ognuno ¨¨ rimasto sulle sue posizioni. Gli Spurs, che lo vogliono ancora nel proprio futuro, perlomeno non hanno scambiato Kawhi durante il Draft. Ma perdono “forza contrattuale” ogni giorno che passa. Leonard, reduce dalla settima stagione da Sperone, al termine della prossima sar¨¤ in scadenza di contratto. I texani potrebbero dunque perderlo senza ricevere nulla in cambio. C’¨¨ di pi¨´. La contropartita attuale di Leonard per ogni franchigia che non si chiami Lakers non pu¨° essere adeguata al suo valore. Scambiarlo per asset pregiati significa esporsi al rischio di un addio tra 12 mesi. Leonard vuole (maxi)rinnovo e cessione. Prolungare il contratto con gli Spurs gli consentirebbe di mettersi in tasca sino a 219 milioni per 5 anni, soldi che non pu¨° ottenere da altre squadre. Una sign&trade consentirebbe agli Spurs di ottenere una contropartita pi¨´ importante. Ma qui entrano in gioco i rapporti personali. Guastati. La voglia reciproca di fare favori o dispetti. La flessibilit¨¤ mentale degli interlocutori. Il clan di Leonard ha fatto trapelare che sarebbe disposto a rinunciare ai soldi del contrattone, pur d’andarsene. Che tanto poi quei soldi usciti dalla porta rientrerebbero dalla finestra in un mercato pi¨´ competitivo di quello di San Antonio. E ce ne sono a bizzeffe. Gli Spurs hanno fatto trapelare che non hanno poi troppa voglia di parlare coi Lakers, che avevano provato, coi Clippers, a farsi sotto al Draft. E che come soluzione ottimale, in caso di trade, hanno l’Est come destinazione di Kawhi. Lontano da nemici di Conference.
rapporti spurs-kawhi —
A fine febbraio fonti Spurs immaginavano il ritorno di Kawhi prima dei playoff. I rapporti non erano ancora compromessi. Perch¨¦ i rapporti tra Leonard e gli Spurs negli anni sono stati ottimi. Personaggio dal basso profilo, sembrava un pesce nell’acqua nella citt¨¤ dell’Alamo: innamorata dei suoi Spurs, ma che lascia vivere in pace. Leonard pareva l’erede di Duncan pure nei silenzi. Destinato come Robinson, Timmy, Parker e Ginobili a chiudere la carriera indossando un’unica maglia. Poi qualcosa ¨¨ cambiato, in tempi recenti. Dennis Robertson, lo zio di Kawhi, che ha perso in padre nel 2008, ha cominciato a parlare per il ragazzo. Per il quale ¨¨ figura chiave, tanto quanto Kawhi per lui ¨¨ gallina dalle uova d’oro. Leonard e il suo circolo non hanno gradito le parole di Parker, che ha parlato di “mio infortunio 100 volte pi¨´ grave di quello di Kawhi”. E che Pop non abbia legittimato pubblicamente la scelta del suo campione. Pop col GM Buford ha scommesso su Kawhi con una trade geniale - “sgraffignandolo” a Indiana per George Hill al Draft 2011, camuffato da prospetto tutto da valutare, scelta numero 15 - e lo ha poi trasformato in MVP delle Finals e perenne All Star. Leonard s’¨¨ allenato tanto e bene a fari spenti, da secondo violino di Duncan prima, da uomo franchigia poi. Affidandosi senza riserve allo staff tecnico.
le pretendenti —
Eppure ora l’inimmaginabile sembra inevitabile. Leonard via da San Antonio. Boston e Philadelphia prime indiziate, da acquirenti. Pop l’estate scorsa ha ripreso per i capelli l’allora scontento Aldridge, che voleva andarsene, rinnovandolo e spremendogli una super stagione. Ma LaMarcus ¨¨ texano. E l’hanno risolta a quattr’occhi lui e Pop. Stavolta i posti a tavola paiono troppi per i gusti di Pop. Quindi ¨¨ difficile finisca a tarallucci e vino. Anche se l’esperto Pop sarebbe pronto a versare un nettare da 219 milioni di dollari. Unico come Kawhi.
Riccardo Pratesi
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