Kyrie 'ruba' il Natale dei Sixers: 40 punti e 10 rimbalzi (prima volta in carriera) per battere Joel Embiid (34 e 16) al supplementare. Rudy Gobert schiaccia Portland con 18 punti, 14 rimbalzi e 7 stoppate rilanciando i Jazz
Boston Celtics-Philadelphia 76ers 121-114 (d.t.s)
Con uno show da 40 punti e 10 rimbalzi, Kyrie Irving non poteva fare un regalo migliore ai tifosi dei Celtics (20-13) piegando i Sixers (22-13) con tanto di canestri decisivi come il fadeaway della parit¨¤ nei regolamentari e le due triple che hanno spaccato la contesa nel supplementare. “Stamani ho aperto i regali con la mia famiglia, poi sono venuti tutti a vedermi. Ero eccitatissimo, mi piace giocare contro squadre cos¨¬ forti” commenta Irving a fine partita, dopo aver ricordato a tutti perch¨¦ ¨¨ uno degli attaccanti pi¨´ letali della lega. La difesa di Jimmy Butler su di lui ¨¨ stata perfetta, ma non ¨¨ bastata. “Mette tiri difficilissimi – dice Butler – ? per questo che ¨¨ un giocatore cos¨¬ forte. Ho solo rispetto per lui” Con lui al timone, i Celtics si confermano squadra difficile da battere nelle partite importanti, soprattutto in casa. Jason Tatum (23 punti come Marcus Morris, conditi da 10 rimbalzi) sta tornando quello della scorsa stagione nonostante una selezione di tiro ancora non sempre perfetta e il rientro di Al Horford ha restituito cervello e duttilit¨¤ tattica. ? proprio grazie a quest’ultimo che coach Stevens (forse il migliore nella lega nel leggere le partite) ha girato la partita, accoppiandolo su Joel Embiid dal quarto periodo in avanti, cercando di limitarne lo strapotere in post-basso. Fino a quel momento Embiid era stato devastante, segnando 30 dei suoi 34 punti (conditi da 16 rimbalzi) nei primi tre quarti prima che Horford lo limitasse a 4 punti (1/4 dal campo) tra quarto periodo e overtime. Il centro dominicano ¨¨ stato fenomenale nel mandarlo fuori ritmo, mentre i raddoppi sistematici organizzati da Stevens hanno pagato grossi dividendi, coi tiratori di Phila incapaci di punire dal perimetro. Jimmy Butler segna 24 punti e in difesa fa il massimo contro Irving, ma non ¨¨ un tiratore affidabile; per non parlare di Ben Simmons (11 punti, 14 rimbalzi e 8 assist), la cui totale assenza di un jumper al di fuori del pitturato rende lo schema offensivo di Phila troppo scontato. La sua partita ¨¨ stata decisamente deludente anche nella met¨¤ campo difensiva, dove coach Brown lo libera da marcature per permettergli di aiutare sulle penetrazioni, cosa che regolarmente manca di fare. I Celtics riescono a chiudere avanti il primo tempo (57-51) nonostante le pessime percentuali al tiro (4/20 da tre), ma nel terzo quarto i Sixers vengono fuori, aggiustandosi meglio sul pick-and-roll di Irving in difesa e trovando in Butler un terminale offensivo (13 punti) affidabile al di fuori di Embiid, e grazie a due triple in fila di Chandler e Furkan Korkmaz trovano il +7 (98-91) a 8’13” dal termine. Dopo aver tirato col 60% del terzo parziale per¨°, i Sixers tornano stagnanti in attacco, permettendo ai Celtics di recuperare con Terry Rozier e Tatum, prima che Irving pareggi la tripla di Chandler (108-108) a 20” dal termine. Phila avrebbe la chance per vincere, ma il tiro ben costruito per JJ Redick manca il bersaglio. Nel supplementare gli ospiti segnano i primi 5 punti (113-108) ma i Celtics hanno pi¨´ energia e sospinti da un Garden incandescente mettono la freccia grazie a una difesa capace di generare punti in contropiede e ad altre due magie di Irving, che segna due triple in fila da campione (118-114) mandando i Sixers al tappeto definitivamente.
Boston: Irving 40 (12/23 da due, 5/10 da tre, 1/1 tl), Morris 23, Tatum 23. Rimbalzi: Tatum 10, Irving 10. Assist: Horford 5
Philadelphia: Embiid 34 (8/13, 2/4 da tre, 12/12 tl), Butler 24, Redick 17. Rimbalzi: Embiid 16. Assist: Simmons 8
Utah Jazz-Portland Trail Blazers 117-96
I Jazz (17-18) tornano a giocare nel giorno di Natale dopo 21 anni e non tradiscono le attese, demolendo i Blazers (19-15) grazie ai 19 punti di Donovan Mitchell e ai 18 punti, 14 rimbalzi e 7 stoppate di Rudy Gobert, dominante nel pitturato. Dopo un inizio stentato Utah sta tornando sui livelli dello scorso anno, con cinque vittorie nelle ultime sei partite casalinghe che legittimano una squadra allenata bene, che gioca una buonissima pallacanestro e che complice un calendario durissimo ha raccolto meno di quanto seminato in questa prima parte di stagione. Per i Blazers si tratta della settima sconfitta nelle ultime otto trasferte, col solo Damian Lillard (20 punti) a salvarsi in una serata pessima per ogni suo compagno. Portland resta in partita solo nel primo quarto (24-24) ma pi¨´ che per meriti loro devono ringraziare lo 0-8 da tre punti dei Jazz, che dalla seconda frazione aggiustano la mira (13/21 da l¨¬ in poi) e prendono il largo. I 10 punti di Jae Crowder nel secondo quarto lanciano i padroni di casa, che chiudono in controllo il primo tempo con Mitchell e grazie a due triple di Ricky Rubio scappano fino al 68-51 ad inizio ripresa. Gli ospiti mancano completamente di ritmo offensivo (tolto Lillard, 11/36 dal campo nel primo tempo) e complice lo spauracchio Gobert, che rifila una stoppata dietro l’altra come fossero dolcetti natalizi, non riescono mai a riavvicinarsi nonostante un passaggio a vuoto nel terzo quarto dell’attacco dei Jazz. La difesa di coach Snyder tiene i padroni di casa in controllo, Derrick Favors e Gobert sono preziosi a rimbalzo d’attacco, con il secondo che chiude al ferro un alley-oop pregevole di Rubio con una schiacciata poderosa (98-84) prima che due triple di Joe Ingles e Mitchell chiudano definitivamente i conti (106-83) con ancora 4’49” da giocare.
Rudy Gobert devastante AFP
Utah: Mitchell 19 (6/13 da due, 2/5 da tre, 1/4tl), Gobert 18, Ingles 15, Exum 15. Rimbalzi: Gobert 14. Assist: Rubio 6
Portland: Lillard 20 (7/16, 2/5 da tre), Turner 12, McCollum 11, Aminu 11. Rimbalzi: Nurkic 10. Assist: Lillard 4
Niccol¨° Scarpelli
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