Mike D'Antoni ,allena i Los Angeles Lakers. LaPresse

Pochi giorni all’inizio della stagione e usuale grande attenzione mediatica che circonda i Lakers, nonostante gli addetti ai lavori non sembrano accreditare tante possibilità di playoff alla franchigia gialloviola. A tal proposito è tornato a parlare Kobe Bryant, la cui data del rientro è ancora incerta, e lo ha fatto in maniera decisa per rispondere al ranking lanciato da Espn, che lo ha relegato in una posizione quasi offensiva fra i migliori giocatori della lega. “Chiunque pensa che io sia il 25mo giocatore in Nba – ha detto Kobe - ha bisogno di un controllo antidoping “. Mike D’Antoni è tranquillo, il sorriso e le battute non mancano mai, sente che questa squadra sta lavorando bene e i giocatori a disposizione si adattano al suo stile di gioco. Le tensioni della scorsa stagione sembrano essere lontane. Il precampionato ha portato buone indicazioni, a iniziare da Gasol e Farmar, e, aspettando Nash le cui condizioni fisiche preoccupano ancora un po’, l’allenatore ex Olimpia e Treviso sembra sempre più intenzionato a lanciare Shawne Williams in quintetto per allargare il campo. Se intorno si respira un clima di incertezza, D’Antoni è sereno e sicuro dei propri mezzi.

Riesce a dare una valutazione sulla condizione di questi Lakers a pochi giorni dall’inizio della regular season?
“La squadra sta bene, il viaggio in Cina è andato molto bene, abbiamo lavorato intensamente e già recuperato dai problemi di fuso. Siamo pronti per l’inizio della stagione e non vediamo l’ora”.

L’attenzione è tutta su Kobe Bryant. Lei lo sta vedendo ogni giorno. Come è la situazione? Si conosce una data di ritorno?
“Come ha detto lui, siamo ancora in una situazione incerta. Non sappiamo niente ancora. Dobbiamo aspettare che Bryant inizi ad allenarsi, e lo farà quando si sentirà pronto, per capire qualcosa sulla sua condizione. Non dovremo essere lontanissimi ma allo stesso tempo non dobbiamo mettergli fretta. Kobe pian piano tornerà”.

Fra le note positive fino ad ora sicuramente Jordan Farmar che Lei sta usando molto accanto a Steve Blake. Con Nash ancora frenato dai problemi fisici è una soluzione notevole…
“Farmar è una buonissima addizione per la squadra e un grandissimo talento. E’ un giocatore che può segnare tanti punti, sa adattarsi a varie posizioni in campo, può condurre le danze in campo e si completa alla perfezione con gli altri nostri giocatori. Un grande acquisto”.

Mike D'Antoni, Kobe Bryant e Pau Gasol . LaPresse

Si è parlato tanto in questi giorni a Los Angeles della mossa dei Clippers di coprire i gonfaloni celebrativi dei titoli Lakers quando giocano in casa. Quale è la sua idea a riguardo?
“Penso che Doc Rivers fa il suo business e sa bene come farlo. Fossi stato al suo posto mi sarei comportato nello stesso modo. Quando i Clippers giocano allo Staples center quello è il loro campo, la loro arena e il loro territorio. I Lakers non c’entrano. Sono d’accordo sulla sua scelta e, ripeto in tutta onestà, io avrei agito esattamente nella stessa maniera”.

Un pensiero sui giocatori italiani, pronti ad un'altra stagione da protagonisti con l’arrivo anche di Datome ai Pistons…
Prima di tutto sono contento per l’Italia che ha 4 rappresentanti in Nba, poi ci sono molti spunti interessanti. Marco Belinelli appena acquistato dagli Spurs, Andrea Bargnani che va a New York in una squadra nuova, Danilo Gallinari che è reduce dall’operazione al ginocchio e deve cancellare tutti i punti di domanda sul suo recupero.