Quel “like” galeotto di LeBron a Irving in maglia Lakers
Funziona cos¨¬, nell’era social. E’ bastato un “like” di LeBron James a un fotomontaggio su Instagram di Kyrie Irving in maglia Lakers per scatenare un putiferio. L’inizio della free agency, del mercato degli svincolati, ¨¨ ancora lontano: 30 giugno, dalla mezzanotte italiana, eppure non ¨¨ troppo presto per sognare, evidentemente, per tanti tifosi gialloviola. E la sceneggiatura eventuale, molto hollywoodiana, di un ricongiungimento LeBron-Kyrie, storia da far invidia a “Guerra e Pace” di Tolstoj, ha fatto il resto. Tutti a sbirciare sui social network, a interrogarsi sulle prospettive vere o presunte di un click…
I fatti
¡ªUn preparatore atletico del North Carolina, savageseason365, specializzato nella crescita dei prospetti Nba, avvistato di recente pure a Akron e seguito su Instagram dalla moglie di LeBron, da Wade, Paul, Duke University, posta la foto di Irving in maglia Lakers, nel pomeriggio americano di ieri, la tarda serata italiana. Gli echi non si sono ancora spenti, dopo la nottata… Perch¨¦ James ha messo un “like”. E la speculazione ¨¨ montata come fosse panna su un gelato.
Il passato
¡ªIrving assieme a LeBron ha vinto l’unico titolo nella storia dei Cleveland Cavaliers nel 2016, segnando la tripla decisiva in gara-7, a casa Warriors. Poi, prima della stagione 2017-18, ha forzato la trade ai Cavaliers, che l’hanno scambiato con Boston prendendo in cambio i resti di Isaiah Thomas, una prima scelta (tramutatasi in Sexton), Crowder e Zizic. I motivi erano stati riassunti da troppi cronisti statunitensi come sinonimi di cattivi rapporti tra Irving e LeBron. In realt¨¤ Irving, convinto che la Terra sia piatta, ¨¨ tipo particolare, voleva da un lato diventare la faccia di una franchigia, dall’altro aveva ben chiaro che la storia tra James e Cleveland fosse ai titoli di coda e non voleva rimanere nell’Ohio col cerino in mano, in una franchigia storicamente perdente, senza quello col 23 sulla maglia. I Cavs con LeBron e senza Irving hanno perso 0-4 le Finals 2018 con i Warriors, poi l’addio di James per il mercato di Los Angeles. Ai Lakers ha vissuto una stagione da incubo: infortunio e niente playoff. Irving ha saltato la post season 2018 per infortunio (Boston ¨¨ uscita contro LeBron in finale di Conference) e quest’anno i suoi Celtics sono stati eliminati da Milwaukee al 2¡ã turno. Irving ¨¨ appena stato selezionato nel secondo quintetto Nba, LeBron nel terzo. Accumunati dalle accuse d’aver minato i rispettivi spogliatoi: primi imputati dei fallimenti di squadra.
Le prospettive
¡ªIrving pu¨° esercitare (o meno) un’opzione da oltre 21 milioni per restare a Boston. Oppure andarsene da free agent. A inizio stagione aveva dato per scontato il futuro con i Celtics. Poi la marcia indietro: “Non devo un accidente a nessuno”. Perderlo a contropartita zero non ¨¨ ideale per Boston, ma i rapporti consumati con compagni e ambiente fanno pensare che sia complicato rivederlo in verde, al massimo salariale. LeBron cerca rinforzi. Ha cominciato, dicono i beneinformati, il reclutamento degli svincolati (o svincolabili) pi¨´ ambiti. Avrebbe gi¨¤ parlato con Leonard e Butler, starebbe appunto corteggiando Irving via social network. Dopo il teatrino stagionale: ha scaricato Ball, Ingram e Kuzma, ottenendo di inserirli nella contropartita per la trade per Davis poi mai realizzata, James non ha guadagnato punti agli occhi di Durant e Leonard, che in caso di addio a Warriors e Raptors sembrerebbero, il condizionale resta d’obbligo, preferire altri lidi. Invece Irving in stagione ha raccontato d’aver telefonato a LeBron “per scusarmi d’essere stato quel giocatore giovane che voleva tutto nelle sue mani”. Nelle sue mani vuole un mercato grande quanto il suo ego: difficile lasci Boston per un palcoscenico minore. New York o Los Angeles, allora. E se vi chiedete cosa pensi LeBron dell’idea di Kyrie ai Lakers non avete che da andare su Instagram. Gli piace.
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